Ringrazio chi sostiene in questi giorni il Teatro La Baracca. Si tratta di amici e di pubblico, non certo di istituzioni o rappresentanti politici che, pur difendendo la pratesità o la cultura e compagnia cantando, nulla dicono di questa esclusione dal circuito delle cosiddette 'residenze teatrali'. Anzi, probabilmente ne sono contenti.
E' un colpo duro, ma cercheremo di andare avanti, come per altro abbiamo sempre fatto.
Andremo avanti anche contro questa ennesima ingiustizia ricevuta, e non ci facciamo certo intimorire né intimidire.
Di questa nostra particolare battaglia -che è battaglia contro il privilegio, la partitocrazia, la ruffianeria, l'ingiustizia eccetera -vi terrò costantemente aggiornati.
Vi aspetto a teatro per la prossima stagione di cui presto comunicherò; è questo il modo più semplice per un aiuto concreto.
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