Quando giro per il mondo non uso il tom tom.
Stamani ho deciso, tappa a Trieste. Gianfelice lo chiede da tempo; forse per le sue lontane origini.
Vado ancora con la vecchia cartina. E sarà sempre così. Primo perché adoro le cartine (ne ho un bel po', alcune da collezione), vecchio vizio di una appassionata di geografia con tre esami universitari da 30 e lode (eh, che bei tempi quelli!), e poi perché amo azionare il cervello.
Magari, se proprio sono stanca, adotto il vecchio sistema di fermarsi e di chiedere alla gente.
I ragazzi e anche i meno giovani non girano senza il tom tom o roba varia perché devono far veloce, non possono perdere tempo, eccetera. E intanto perdono capacità. Sapere.
Senza quell'aggeggio non sanno dove si trovano, né dove stanno andando. Conoscono poco della geografia (senza parlare della storia!).
Uno degli esercizi che faccio ai miei allievi di teatro è proprio questo, situarsi.
Senza tom tom.
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