In merito alla vicenda sui matrimoni fra omosessuali, si registra il solito valzerino ipocrita di quei sindaci che mostrano il loro presunto anticonformismo e sfidano la legge e vogliono validare quelle unioni contro il Ministro Alfano.
Questi sindaci però non sfidano nulla e nessuno nel loro partito, nel loro sistema di potere. All'interno del percorso politico italiano vige un conformismo assoluto che nessuno di questi campioni dei diritti intacca minimamente!
Lo sbandierare in difesa dei matrimoni gay, affermare di 'voler andare contro la legge' (sic!) è una ipocrisia buona e utile per le loro campagne elettorali.
Il vero anticonformismo, la vera sfida consiste in altro e questi, come altri sindaci non ne sono davvero l'espressione! Sempre ortodossi, e a capo chino, attenti a non sbagliare mossa nel percorso a ostacoli dell'ambiziosa corsetta.
Forse, oltre a concedere la possibilità a tutti di sposarsi con chi e come (come dovrebbe essere nel cosiddetto paese civile e laico), si dovrebbe cominciare a concedere la possibilità a tutti anche di non sposarsi senza essere menomati nei diritti.
Perché la vita affettiva deve essere regolata solo dal matrimonio? Ma soprattutto, perché si ambisce solo e sempre alla 'santa' famiglia?
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