Cara Maila,
non riesco a dimenticare Miriam!
L'ho visto due volte, e dice tante cose: non solo sulla fede, l'ateismo, ma anche sulla pazzia (dov' è il confine?), sul carcere (bello il coro!), sul mondo dei reietti; la seconda volta è stato più bello della prima, perché ho potuto apprezzare le singole battute, i vari personaggi, tutto.
La signora che veniva da Padova, che credo fosse tua amica, ha anche detto che tu eri totalmente credibile nella cadenza veneta.
E' uno spettacolo innovativo, originale, avanti, e interpretato magistralmente da te e da Gianfelice, e perché no, anche dalle ragazze!
Te lo volevo scrivere.
Grazie.
F.
Caro amico,
proprio sabato sera ho deciso di dedicare Miriam a Cesarina Foresti: era sindaco di Arzergrande in provincia di Padova quando morì. Io la conobbi grazie agli spettacoli che mi dette la possibilità di presentare in quella cittadina (praticamente tutto il mio repertorio, con l'esclusione di quello per ragazzi e il Dramma intorno ai concubini di Prato, che avrebbe senz'altro messo in scena se non fosse morta); insomma era una mia tenace ammiratrice - una cattolica! - ma soprattutto era diventata una amica. Lei, durante le soste al bar con davanti i cappuccini d'orzo che sempre mi offriva prima dello spettacolo (non si rassegnava che io non bevessi nulla), e anche dopo lo spettacolo - se non a cena di nuovo una bevuta!-, mi dava sapienti ripetizioni in lingua veneta. E lei mi chiedeva che la correggessi col mio toscano! Parlavamo di politica, sempre.
Però Miriam non c'entra né col Veneto né con la Toscana. Ho spiegato a chi è venuto a vedere lo spettacolo perché la scelta di quella lieve cadenza, le motivazioni storico-sociali.
Cesarina avrebbe amato Miriam, sono certa. E non perché la protagonista parla con una lieve cadenza del 'basso piovese'. Ma per la provocazione, e per i temi che affronta. E perché avrebbe compreso questa insolita mistura fra riso e pianto, fra gioia e disperazione.
Infine ti dico: Miriam, come ha svelato sabato sera Francesca prima dello spettacolo, è entrata dentro a tutti noi.
Ti ringrazio per le belle parole.
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