venerdì 31 ottobre 2014

Il teatro per ragazzi de La Baracca

Domani, sabato 1 novembre ore 16, inizia la stagione del teatro-ragazzi a La Baracca.
Tentiamo l'esperimento del sabato pomeriggio, ed è la prima volta; solitamente i nostri spettacoli per ragazzi hanno luogo la domenica, a parte il periodo natalizio.
Il nostro teatro-ragazzi è lontano dagli effetti speciali e dalla tecnologia, semplice nella sua messa in scena, ma sempre con una storia importante e significativa.
E' tributario della commedia dell'arte, da cui prende e trasforma alcune figure fisse e schemi di intreccio.
Ai bambini piace molto proprio per questa semplicità, ma soprattutto per le storie e per la fantasia che è usata come condimento.
Un tempo pensavo che la semplicità strutturale costituisse una debolezza, i bambini sono così abituati ai sapori 'raffinati' delle pellicole o dei teatri stessi, e non avrei mai pensato che potesse incontrare così tanto il loro gradimento. O anche quello dei grandi!
Avevo vent'anni quando ho cominciato con il teatro ragazzi, e da allora non ho più smesso. Non mi sono mai sentita di fare un teatro 'minore', ma tutto il contrario. Sono orgogliosa dei miei personaggi, alcuni dei quali vere e proprie maschere fisse: Pagliaccia Secca, la Befana stessa che ho reinterpretato, il Baco Gigi, l'Uccello Cacatone, Dina La Vespina, Pratopezza (una specie di Pinocchio pratese fatto di cenci), Raccontessa...
E' un teatro fisicamente molto faticoso, dove si balla, si canta, si suona dal vivo.
Quest'anno la stagione è forse meno ricca di spettacoli, ma presentiamo due novità, Petuzzo (tratto dalla filastrocca toscana, ma poi alla fine è diventato altro ed è tutto in rima!) e La Beffana.
Domani si parte con La Lupina, una specie di ragazza-lupo strampalata in salsa toscana. Sa un po' di Charlot e un po' di clown, con un tocco simpaticamente 'noir'.
I miei personaggi sono perdenti, teneri, naiv, oppressi, ma solo all'inizio; poi, e in modo ben diverso che nelle favole 'pellicolose', si liberano sempre, e in qualche modo vincono; trovano sempre la strada per la fuga.



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