Ricevo dal Prof. Centauro e pubblico, credo che a qualcuno possa interessare.
"Ciao Maila,
ti faccio un po’ di cronaca della mia conferenza.
“Dalla Calvana a Gonfienti: il patrimonio archeologico
del territorio pratese”
Una serata molto familiare e piacevole ieri sera nella
saletta, colma di vecchi amici, della Libreria “I libri dimenticati” in
via Santa Trinita 117, quasi un marchio di fabbrica quel nome che è suonato
come una metafora riferita agli etruschi, anch’essi rottamati e dimenticati
come vecchi reperti dismessi, se non addirittura mai “letti”, come spesso
capita ai libri da scaffale, acquistati e mai aperti . L’acquisto di per sé non
è sinonimo di un reale interesse, talvolta è spinto dalla mera esibizione.
Che dire ancora?! Ieri sera è stato anche il tempo degli anniversari, tre, in
particolare, sono stati ricordati: 16 anni compiuti dai primi “timidissimi”
scavi; 10 anni dall’uscita nel settembre 2004 di” Ipotesi su Camars”; 8 anni
dal convegno al Pecci sulle tre grandi eccellenze archeologiche della Toscana,
dove figurava la città degli Etruschi di Gonfienti. Dopo sappiamo bene com’è
andata a finire, col disastro dell’occultamento totale, la fine delle ricerche
sul campo, la fuga delle istituzioni e, quel che è più lacerante, la
perdita definitiva di una porzione determinante di oltre 12 ettari dell’area
archeologica bisentina contenente, oltre le evidenze di matrice etrusca, le
preziose e rare testimonianze stratigrafiche dell’Età del Bronzo. Non è stata
però solo una serata all’insegna della memoria e della amarezza mai sopita per
quanto accaduto, si è guardato avanti sulla spinta delle recenti iniziative, a
partire da quella dell’anno passato condivisa col CAI, con la presentazione del
video di David Fastelli “Antiche antropizzazioni a Poggio Castiglioni – La
Bucaccia” sui Monti della Calvana, svoltasi nell’ambito della Settimana
UNESCO dedicata alla bellezza dei paesaggi, per finire con le nuove ricerche,
attualmente oggetto di tesi di laurea, ed altre iniziative legate soprattutto
al convegno annunciato per la prossima primavera, organizzato
dall’’Associazione “Ilva – Isola d’Elba, la via etrusca del ferro” che
riguarderanno anche il patrimonio archeologico pratese che nei prossimi mesi
sarà monitorato dagli “Amici di Ilva – sezione di Prato” (le iscrizioni a
questo nuovo gruppo di appassionati si apriranno nei prossimi giorni per tutti
coloro che si sentono nonostante tutto ancora partecipi di possibile
progetto di rilancio di queste nostre dimenticate risorse culturali, per info:matrixilva@gmail.com) .
Si comincia domenica mattina con una camminata in
altura, ritrovo alla chiesa dei Cappuccini, alle ore 8,40 ca.
A proposito di patrimonio dimenticato ieri non si è
avuta traccia di politici, amministratori locali o istituzionali, ma di queste
eccezioni il Teatro “L a Baracca” conosce molto meglio del sottoscritto
tutti i particolari risvolti e le impietose motivazioni.
A maiora semper."
G.A.C.
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