Stamani ho fatto esperienza, per la prima volta, del Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Prato.
L'accesso al Pronto Soccorso, se non si parcheggia l'auto a pagamento, è quanto mai impossibile.
Se si scende con l'autobus, poi, impensabile: bisogna, a piedi, fare il giro di tutto l'ospedale, passare da dietro e poi vi si arriva. Una persona anziana o disabile trova difficoltà.
Se si arriva con la macchina e si paga, allora è più comodo, ma poi nemmeno tanto, perché il percorso pedonale è stretto.
La sala di aspetto del Pronto Soccorso, piccola e angusta - non ci sono finestre - è in comune con l'accettazione e quindi in uno spazio limitato si accalcano molte persone che formano fila senza che ve ne sia l'agio: insomma, il luogo e la disposizione non aiutano ad alleviare le difficoltà.
Se poi ci sono altri intralci, come le pulizie, allora la situazione diventa caotica.
Quali architetti e ingegneri hanno progettato tutto questo? Come qualcuno mi ricorda, bisogna progettare pensando al caso peggiore. E qui sembra che non lo abbiano proprio fatto.
1 commento:
E c'è chi esulta quando si trovano una decina di posti letto a Villa Fiorita o da qualche altra struttura .....sono gli stessi che non hanno fiatato contro Rossi quando il progetto fu presentato e approvato, non hanno aperto bocca per ordini di scuderia ovviamente. No si è pensato al bene dei Pratesi ma a non disturbare il caro governatore e i suoi assurdi nuovi ospedali. Bravi. Ora che la frittata è fatta Giacomelli ( dopo 2anni di silenzio) fa notare le carenze. ....DOVE ERA QUESTO SIGNORE NEGLI ULTIMI 3 ANNI?
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