giovedì 20 ottobre 2016

Recensioni e commenti su "Stupida"


Qui trovate tutti le recensioni e i commenti su "Stupida".  Anche quelli successivi alla data del post.


"Bravissima! Lo spettacolo è godibile davvero: mi sono rivista nella "stupida" chiusa nel cesso: quanto, di tanti di noi c'è nel personaggio! Viva il teatro!" (Doriana).
"Agrodolce!! Con te non ci annoia mai. Ottimo per la interpretazione e l'originalità. Sei bravissima! "(Silvia S.).
"Creatività. Passione. Talento. Eccezionale!". (Carla C.)
"Uno spettacolo divertente ed esilarante, che tiene 'incatenato lo spettatore dal primo all'ultimo minuto". (Tiziano P.)
"Una prova superlativa, è riuscita a sorprendermi ancora." (Gabriella B.).
"Intensa, profonda, comica, bravissima!!. Mi sei piaciuta tantissimo".  (Beatrice).
"Bravissima!!" (Daniele R.).
"Mi è piaciuto molto" (Erika C.).
"Grazie, Maila, bellissimo spettacolo con tanti spunti, allegri scanzonati e seri, quante domande...". (Paolo L.).
"Maila ci porta nella dimensione iperrealista di un teatro che va oltre la realtà virtuale. Magistrale! "Stupida" è un nuovo stile e una lettura straordinaria  per farci entrare nella realtà vissuta del nostro grottesco quotidiano". (Beppe).

"Mi è piaciuto molto." (Simona).
"In un mondo dove spesso viviamo 'dormendo', il tuo teatro aiuta a riflettere sulla propria potenzialità e sul gusto della vita". (Lorenzo)
"Sei molto in gamba". (Diego)
"Ho molto apprezzato la serata, Maila, e mi piace che tu sia sempre "una e centomila" ma mai..."nessuna". (Rossana Cavaliere).
"Complimenti, molto brava". (Michela).

"Un testo bellissimo, bellissima recitazione". (Doesijka Koortalis).

“Carissima Maila, volevo farti i complimenti per lo spettacolo di sabato scorso "Stupida". La tua interpretazione del testo è stata avvincente e ha saputo  trasmettere il dramma di una donna che, condizionata, prima dalla madre, poi dal marito, vive prigioniera dei suoi sensi di colpa per tutto quello che le succede nella vita.  (Dunia S.).

“Che bel personaggio hai creato! Indimenticabile. A distanza di giorni, Viola vive ancora.  Non mi succedeva da tempo. Di solito, dopo aver visto uno spettacolo o un film, scompare tutto subito. “(Simona).

“Carissima Maila, volevo farti i complimenti per lo spettacolo di sabato scorso "Stupida". La tua interpretazione del testo è stata avvincente e ha saputo  trasmettere il dramma di una donna che, condizionata, prima dalla madre, poi dal marito, vive prigioniera dei suoi sensi di colpa per tutto quello che le succede nella vita.  (Dunia S.).

"A volte è proprio necessario interrompere ogni comunicazione per parlare con se stessi. Ma, alla fine, dov'è la via d'uscita? Bravissima".

"Fortissima come sempre. Bellissima serata. Ho ondeggiato con Viola nella sua mente. Grazie per aver condiviso questa cosa così importante con noi" (Elena)

"Cara Maila...a fine giornata mi sono lasciata andare alle riflessioni su “Viola chiusa nel bagno” che all’inizio mi ha creato un’angoscia sottile, eppure ridevo, quindi c’è qualcosa di geniale nel testo e nell’interpretazione! La tua idea di mettere in scena una donna intrappolata è splendida! Mi è apparsa d’improvviso una realtà che stavo vivendo: trovarsi in un luogo chiuso e da sola induce alla riflessione e a rimuginare sul passato, induce a dialogare con i genitori specie se sono deceduti, ho capito che i miei cessi … un po’ mi intrappolano … anche se le porte sono aperte! Se sono da sola ingigantisco le analisi di me stessa! Ho capito che cessi e stanze mi hanno portata ad analizzarmi troppo, cosa che anche prima facevo ma insieme ad altre persone! Questo spettacolo ha creato in me un effetto “ripulitore", è vivo e in me ha prodotto questo effetto. Ieri ero ancora nell’ incanto, parlo di incanto perché durante lo spettacolo me ne stavo incantata fra dramma e commedia, in attesa di altri colpi di scena che arrivano sottili, quasi impercettibili, sia nel testo che nella recitazione e ti tengono attaccata al filo! Stupida è eccezionalmente nuovo, fresco, fatto con grande gusto, con un attento studio, con duro lavoro, faticoso da portare in fondo!! Ma tu sei tosta, la Maila di sempre con qualcosa in più!! Anche questa volta hai dato tanto, tantissimo a tutti noi, ed è stato bellissimo il filo emozionale che sei riuscita a creare con il pubblico davvero bello, un incanto! Brava Maila, anche intrappolata sei libera poiché liberi le emozioni e fai liberare tutti noi! (Maura Salvi).

“Stupida”... appare come un’altalena di temi drammatici in un classico del comico: rimanere chiusi dentro. O, viceversa, una sequela di spunti comici ingabbiati nel tema classico per eccellenza della tragedia: la trappola. Edipo, forse che non cade nella trappola che lui stesso ha costruito? O Amleto, non costruisce una trappola allo zio Claudio – e proprio attraverso il gioco del teatro – per smascherare il di lui turpe primigenio delitto? Così a “Stupida” ci facciamo tutti ingabbiare in bagno da Viola e seguiamo con lei l’angoscia di rimanere sola che le fa svelare il rapporto col nume della madre morta, che, proprio come la madre di molti personaggi di Woody Allen, ossessiona la figlia con l’ eccessiva presenza condizionandone malamente la vita. Ma sono le figure maschili che lasciano veramente sola Viola: il padre? Certo il marito da cui è divorziata; ma soprattutto l’attuale compagno che comunque per due o tre giorni, il tempo fisico della commedia, non viene a cercarla di persona, e, ma non è dato di sapere, forse si limita a chiamarla al telefono. Troppo poco per dimostrare un vero sincero amore per la povera Viola. O il telefono-tavoletta, l’altro assente, che consentirebbe a Viola una rapida soluzione della vicenda. Ma allora quanto siamo dipendenti veramente dalla tecnologia? Senza di essa non c’è salvezza fisica? No, alla fine il salvatore è un uomo in carne e ossa, forse il nuovo corso di Viola, restituita a se stessa dalle scoperte che farà in bagno – e che qui non sveliamo – e che certo cambiano la sua consapevolezza di essere-al-mondo. Ancora “Stupida” agli occhi degli altri, ma ora cosciente? Maila ha dato il meglio di sé, ma non so quale la più brava: la drammaturga? la regista? l’attrice? ma perché limitarsi a una delle categorie: Maila la donna totale di teatro, ecco, lei ci ha proprio convinto. (G.D’Accolti).


«Viola non far la stupida stasera....». Il finale dello spettacolo... è il momento culminate e una meravigliosa sintesi di tutti i sentimenti e le emozioni di Viola (ma anche di quelle vissute dallo spettatore): quei pochi attimi finali raccolgono tutta l’ansia, l’amarezza, la tristezza, la speranza, l’ironia, la realtà e l’immaginazione vissuti durante lo spettacolo, con in più il senso di liberazione, non solo dal luogo fisico ma da una vita intrappolata. Maila è stata bravissima durante tutto lo spettacolo, ma è molto difficile chiudere uno spettacolo così difficile da reggere in scena (soprattutto senza l’ausilio di nessuna tecnologia) con un finale che riesce a moltiplicare le emozioni, a raggiungerti nel più profondo dell’essere, a restarti dentro anche il giorno successivo: probabilmente ancora per tanti giorni, mesi, anni, chissà... Il canto di Viola mentre aspetta chi la toglierà dalla trappola in cui si è rinchiusa (malauguratamente o volontariamente?) è drammaturgicamente un finale originale e significativo, poiché lo spettacolo fa immaginare varie possibilità, intensificato dal suo talento di interprete.
Che dire…ancora una volta una meravigliosa Maila che, questa volta, ha creato una meravigliosa «Stupida» (Piera Salvi).


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