venerdì 21 ottobre 2016

Nostro signore blogger Vittorio Giugni (che offende me e la Marcia per Gonfienti)



Stamattina mi informano e leggo che il nostro signore blogger Vittorio Giugni di nuovo mi attacca apertamente. Perché si sentirebbe attaccato da me, l'avrei accusato - mai scritto - di 'essere un lacché a tempo pieno' .
Ma perché, ancora una volta, è così risentito nei miei confronti? A causa della Marcia di Gonfienti. Che lui ha giudicato malissimo. Avremmo fatto la marcia per farci pubblicità. Per i nostri interessi!
In particolare io, naturalmente. Che per farmi pubblicità, non ho esitato a mettere in ridicolo con una marcia esigua, una cosa così importante come la città etrusca di Gonfienti.

Sì, secondo lui, lui che afferma di non difendere i 'poteri forti' dunque, Gonfienti sarebbe un aspetto così importante e delicato per la città da non essere sciupato con una marcia seguita da poche persone. Che si sarebbe dovuto trattare tutto con cautela per non incorrere nel dileggio ...che sarebbe un affare delicato, che avremmo dovuto coinvolgere anche le associazioni...Quali? Quelle morte e sepolte e i comitati che sono evaporati?

Le associazioni no, ma noi eccome! si farebbe il tutto e solo per gli affari nostri, per il nostro core business!

In particolare, io. 

Rifiuto e rigetto questa calunnia, che vuole gettare fango su un'azione civile giusta e sacrosanta!

Invece gli altri no...Invece Interporto SpA no; invece la Soprintendenza no. Noi...sì! 

Coloro che non vogliono Gonfienti, l'area archeologica e i reperti a Prato, per quale core business non lo vogliono? Di questo lui non parla, parla invece del mio core business!

Non si doveva fare la marcia eccetera eccetera per l'interesse dell'area archeologica! E' questo il discorso di base che fa il Giugni.

Ma vedi tu, che divertente.  Che ragionamento, e come fila!

Ma chi è Vittorio Giugni? Dicesi radicale, ex dipendente comunale in pensione che gestisce un blog che è seguito per la sua acidità, è questo il suo core business, ché si sa quando si parla male di qualcuno, poi tutti lo seguono. Alla fine la gente ci crede! La calunnia è venticello... Lui lo sa bene! Ché lui, più di discutere sulle cose, è specializzato nel prendere di mira questa o quella persona.
Certo non prende di mira, che ne so, persone che contano, mai per esempio il sindaco di Prato, o altri del governo locale, a cui dice sempre di sì come per il referendum prossimo, ma attacca preferibilmente persone che praticamente non contano nulla, come me. O indirettamente anche altri che hanno partecipato alla marcia.  Una piccola marcia che ha dato molto fastidio. Ma vi rendete conto?  E allora parte il post-denigratorio, in questo caso affermando che io farei la marcia per bieco interesse personale. Il gioco è questo.

Ogni tanto il Giugni scompare, poi riappare con il suo blog. Ora s'è di nuovo svegliato o l'hanno svegliato dal sonno o da cosa non si sa per dare  una mano,  liberamente,  ai signori del sì sul referendum costituzionale.
Si sa che il Giugni ha significative amicizie, fra cui il signor Taiti, notoriamente gran Maestro della Massoneria locale, e lo ha sostenuto nelle sue escursioni elettorali.
E' questo il suo core business?

Incredibile, egli mi tratta con tanta importanza come se fossi aderente a un partito. Addirittura mi definisce 'esponente politico', 'sociologa'! (Nel tumulto delle definizioni con cui tenta di denigrarmi sembra un po' invidioso...).
Ma attenzione: esponente politico che però farei tutto per gli affari del teatro.  Purtroppo il core business della Baracca è fuori Prato, anzi sempre di più fuori della Toscana ché non ci danno molto da lavorare, anzi pochissimo in Regione, dove non mi vedono gran ché bene. Lui questo lo sa, perché legge questo blog, lo segue.

Da quattro anni La Baracca non riceve più alcun tipo di finanziamento, né questo blog riceve nulla, né rappresenta alcun partito o movimento. Io no sono a capo di nulla o di nessuno. Né il blog nel passato ha ricevuto nulla. Come invece altri blog so che hanno ricevuto. E' liberamente libero.

Giugni denigra (o dovrei dire calunnia visto che mi dà quasi anche della stupida giocando facile e scontato con il titolo di una mia opera) anche i miei spettacoli senza averli visti, SENZA AVERLI VISTI, perché lui , per sua stessa ammissione, non va a teatro, lo annoia.

Lui certo il suo core business privato non lo deve curare più, è pensionato!  Beato lui, e si può dedicare tutto il giorno a spulciare i siti e stare ad attaccare a destra e a manca, vero cazzottatore del web.
Ma perché mi attacca? Per senso di giustizia? Perché ha a cuore Gonfienti? 
Via!
Il suo gioco è scoperto e anche un po' noioso. Vuole denigrare chi ci mette impegno e passione per una causa, che è più che giusta: area archeologica e reperti a Prato.
Lui lo sa bene.
Tanta cattiveria nei miei confronti o di altri non si capisce in chi poi va a difendere e accarezzare i carcerati.  Anche le persone libere vorrebbero un minimo di buon trattamento!

Vittorio, ora mi rivolgo a te: non risponderò più alle tue calunnie e continuerò a essere multiforme e molto di più, che lo so essere, anzi è la mia natura; a combattere per Gonfienti e per tutto quello che riterrò giusto in barba ai tuoi post, passati presenti e futuri, alle tue litanie denigratorie, che poi sono sempre le stesse, e che sembrano avere il solo fine di mettere a tacere certe persone non gradite.

Dal Blog Liber@mente:
NOSTRA SIGNORA DELLA BARACCA E DI GONFIENTI.
Così sul suo Blog la multiforme Maila Ermini, proprietaria del teatro "La Baracca", attrice, regista, scrittrice, commediografa, cantante, sociologa, organizzatrice, impresaria teatrale, poetessa, esponente politico, ex candidata sindaco, pasionaria ecc. ecc., impegnata adesso nella rappresentazione di un testo (autobiografico?) dal titolo "Stupida", stigmatizza un commento sulla "Camminata per Gonfienti, Marcia Giusta 2". 
Trasformando una banale osservazione sul numero dei partecipanti alla marcia  in un omaggio di chi scrive al "potere". Farneticando che chi non la pensa come lei è sicuramente un lacchè, a tempo pieno, dei "poteri forti"!
Sulla città etrusca di Gonfienti la maggioranza dei cittadini pratesi è del tutto indifferente, vuoi per disinformazione, vuoi per sottovalutazione, vuoi per "ignoranza". Tuttavia c'è pure un discreto numero di pratesi che hanno a cuore, come l'Ermini, il destino di quell'area archeologica importantissima. Perchè ha riportato alla luce non una necropoli ma una vera e propria città. Caso rarissimo. L'unico altro esempio si trova nella gemella Marzabotto.
Ed è per questo che il tema di Gonfienti andrebbe trattato con la massima attenzione ed anche con cautela. Non ci si può svegliare una mattina ed "indire" un'iniziativa pubblica a sostegno. Non lo si può fare da soli soletti. Perchè l'esito può essere disastroso! L'esiguità dei partecipanti alla marcia della Ermini ha difatti dato luogo in città a commenti trancianti. "Tre gatti per i sassi di Gonfienti"; "Gonfienti non interessa nessuno" ecc. ecc. Di buone intenzioni, insomma, sono lastricate le strade per l'inferno. Se si vuol valorizzare Gonfienti occorrerebbero iniziative che radunino, già dalla fase organizzativa, le diverse associazioni e persone che si interessano degli etruschi pratesi. Certo che questo percorso è leggermente più faticoso di una decisione assunta da un singolo personaggio. Che, probabilmente, ha più in testa un ritorno mediatico-pubblicitario-utilitaristico personale che non la riuscita della manifestazione. Alla quale ha partecipato, tra gli altri, il Prof. Giuseppe Centauro, tutor/sparring partner della Ermini. Per 5 lunghi anni Centauro è stato consigliere del sindaco Roberto Cenni. Non cavando però un ragno dal buco per quel che riguarda la salvaguardia e la valorizzazione degli scavi di Gonfienti. Senza però che all'atteggiamento di estrema chiusura di Cenni sia corrisposta una sua lettera di dimissioni.    
Allora l'impressione che qualcuno può ricavare dalla temerarietà di queste iniziative è che il loro scopo principale sia altro. Ovvero ottenere un rimbalzo mediatico per il proprio core business raggiungibile anche a scapito dell'oggetto specifico della manifestazione. Rendendo un pessimo servizio alla questione Etruschi ed all'area archeologica di Gonfienti. 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

poveretto... non si rende conto di quel che dice...soprattutto l'ultimo periodo e' demenziale, aiutatelo.

Medico in prima linea

Anonimo ha detto...

Cara Maila,
voglio esprimerti la mia solidarietà. Quando uno è così messo alla berlina ingiustamente, è necessario ricevere solidarietà pubblica.
E' chiaro che vogliono intimidirti, depotenziarti. Ma nessun fango sporca, credimi, la tua bella persona.

Grazie per il tuo impegno, e nel teatro e nella vita civile.

Lucia Ricciardi

Anonimo ha detto...

Ma dico: un po' eccessivo l'accanimento del Giugni. Dovrebbe tranquillizzarsi, tanto faranno come piace alla sua beneamata ispettrice Poggesi, porteranno tutti i reperti a Campi, eccetera.
Tanta ostilità fa pensare che ci sia altro...

Anonimo ha detto...

Giugni chi? La Banderuola che scodinzola a
sotto la tavola dei piccoli ras locali sperando di raccattare qualche avanzo? Non fosse una capra belante chi lo noterebbe? Nullità pura. E faccia di bronzo.

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