venerdì 17 febbraio 2017

Casale assediato dai TIR: c'è un'altra verità




Ora, non amo più tanto occuparmi delle beghe locali, ne sono un po' stufa; ma anche nelle piccole cose della lontana provincia, s'annida il lavorio della strumentalizzazione e delle mezze verità. E allora bisogna intervenire.
Stamani leggo l'articolo su la cronaca locale di Prato, il traffico di Casale, "Casale in balia dei TIR"  e mi viene proprio da ridere, perché il consigliere Alberti, in veste anche di 'esperto', non dice tutta la verità.

Il problema fondamentale del borgo, dove anche vanno a finire i TIR che provengono dalla 'Fooditalia', è principalmente uno: che l'uscita del paese per le macchine è, verso Prato, tutta costretta sull'argine del Fosso di Iolo.  E' lì che vanno a finire i TIR, si bloccano là, almeno una volta alla settimana.

Dalla Fooditalia, i TIR, invece che girare verso l'autostrada , prendono via Montessori dall'altra parte, e vanno a bloccarsi appunto sull'argine del Fosso di Iolo, che, ripeto, è una delle uscite principali del paese, quella che va verso Prato in direzione di Tobbiana.

Fu la giunta Romagnoli, complice la Circoscrizione Sud di allora (era Presidente Peris), a imporre questo sistema viario.
Peccato che il giornalista si sia attenuto solo alle parole del consigliere, che mostra di non essere affatto profondo conoscitore, o molto di parte. Perché il consigliere Alberti ha parlato solo di un problema, che non è quello fondamentale! Altri avrebbero mostrato che l'andazzo in paese è ben altro riguardo i TIR - che ormai raramente si comportano come è descritto nell'articolo! Il consigliere non vuole evidenziare i disastri delle giunte precedenti, oppure non vuole dar fastidio a qualcuno?

Parla poi del ponticino sull'A11,  quello che porta al campo di calcio, come se fosse un problema!
In realtà ne parla solo per benedire i lavori della terza corsia dell'A11, insomma fa... il bravo scolaro!

Poi, un altro nodo, è sempre la stessa stradina sull'argine, ma nella direzione verso la frazione di Iolo, che è pericolosa, stretta, e trafficatissima. Ma d'altronde, per andare in automobile verso Tobbiana e Iolo, da Casale, pur vicinissime, è diventato, questo sì, un vero problema! Meglio a piedi o in bici.


CASALE IN BALIA DEI TIR (Da La Nazione di oggi, Prato)

SIAMO in via Borgo di Casale, proprio davanti alla chiesa: c’è il divieto d’accesso ma un’auto lo ignora completamente, fa cento metri contromano e svolta a destra in via Frosini. Succede nel cuore di Casale, in una strada molto trafficata fra residenti, clienti dei negozi e chi è diretto in parrocchia. Questo è uno dei punti critici della frazione: via Borgo di Casale, infatti, in quel tratto diventa a senso unico e fra chi sbaglia perché non è attento ai cartelli e chi fa il furbo, c’è un alto rischio incidenti. Il nostro viaggio alla ricerca dei problemi di viabilità della frazione inizia proprio da qui. Ad accompagnarci c’è il consigliere comunale Gabriele Alberti, profondo conoscitore del quartiere. «Questa situazione di via Borgo di Casale è già all’attenzione degli uffici comunali – spiega Alberti – Purtroppo non tutti si rendono conto che c’è il divieto, mentre altri fanno i furbi e passano lo stesso per accorciare la strada. Peccato però che in questo modo mettano a rischio la loro vita e quella degli altri automobilisti e dei pedoni». Per risolvere il nodo stradale, comunque, c’è già allo studio un progetto.
«L’IDEA è quella di realizzare un’isola pedonale – commenta Alberti – che da un lato faccia capire bene la viabilità della strada e dall’altro che metta in sicurezza i pedoni. Nel frattempo abbiamo illuminato l’attraversamento davanti alle scuole e alla parrocchia, così abbiamo reso più sicuro il passaggio pedonale».
Il nostro viaggio per Casale, continua all’angolo con via Frosini, dove ci sono i negozi e la Pubblica Assistenza. Il marciapiede è molto stretto, gli anziani faticano a passarci e chi è in carrozzina o col passeggino è costretto a transitare nel mezzo di strada.
«IL PROBLEMA è evidente – aggiunge il consigliere comunale – Da un lato c’è bisogno di ampliare il marciapiede, dall’altro va regolata la sosta selvaggia. In tal senso abbiamo già previsto dei parapedonali, ma anche qui ci vuole una piccola isola pedonale per regolare la viabilità».
Fra tanti nodi legati al traffico, alla sosta e alla viabilità, quello più sentito nel quartiere riguarda il transito dei mezzi pesanti, diretti nelle varie aziende di Casale. Decine di tir passano ogni giorno per le stradine strette della frazione, col rischio spesso di restare pure incastrati.
«IL DISAGIO è evidente – prosegue Alberti – I mezzi pesanti arrivano da via dei Trebbi: quelli che conoscono già la zona svoltano in via Borgo di Casale, e vanno a ingolfare il centro del paese. Quelli provenienti dall’estero, invece, seguono le indicazioni del navigatore e finiscono sul ponticino a una sola corsia dopo il campo sportivo del Cf 2001». E qui il problema non è di poco conto. «Nonostante il ponticino sia a una sola corsia – aggiunge il consigliere Pd – c’è il doppio senso di marcia. Camion e auto così si incastrano. E anche qualora i tir riescano a passare, poi rischiano di restare bloccati nelle varie curve del paese. Con danni ai mezzi e anche alle abitazioni».
La soluzione proposta al Comune da chi abita in zona è quella di chiudere il ponticino, rendendolo solamente ciclopedonale. In questo modo i camion sarebbero tutti costretti a passare dal centro del paese. «Quel ponticino con i lavori per la terza corsia dell’ A11 andrà rifatto – conclude Alberti – Il Comune ha già chiesto di non renderlo più carrabile, ma solo ciclopedonale. La mia richiesta, avanzata alla giunta, è quella di non aspettare i lavori e di intervenire subito. Impedendo già dalle prossime settimane il transito carrabile e lasciando solo quello di bici e pedoni».
Stefano De Biase


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero. Ma non dici PERCHE' hanno imposto quella soluzione viaria: per farci passare davanti a quel cacchio di Circolo VERDI che e' diventato tra l'altro ricettacolo di rumore e alcol e droghe notturne, con una squadraccia di bravi ragazzacci che danno fastidio tutta la notte; a cui si aggiunge il KARAOKE, Dio li maledica!, della pizzeria accanto; insomma una schifezza, non solo estiva, ma anche invernale.
La polizia dovrebbe mandare una ronda notturna ogni notte.
Gianfelice D'Accolti

Anonimo ha detto...

Senza parlare della velocita' a cui sfrecciano le auto in via Borgo Casale, senza reali dissuasori di velocita', dossi che sembrano fatti con il LEGO, totalmente inutili a impedire di andare veloci. Prendano esempio da altre citta', o dall'estero, dove i dossi sono costruiti in modo che ti spacchi l'auto se vai a piu' di trenta all'ora o con i rilevatori di velocita' veramente funzionanti.
Che ipocriti!

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