giovedì 9 maggio 2019

Ma che musica, Maestro!

Mi arrivano carrettate di pubblicità di musicisti e musiciste, che tutto fanno pensare fuorché alla musica! Strumentiste con vestiti luccicanti e aderentissimi, che sfornano il loro sex-appeal e giocano con lo "strumento"; strumentisti belli e impossibili, magnetici, o maledetti. Spesso capelluti, i capelli sono un elemento fondamentale del musicista uomo, dall'Ottocento in poi è un must. Insomma, come la barba per il filosofo.
Il senso della musica è perduto, il linguaggio musicale, l'altro linguaggio dell'uomo, è fagocitato nel conformismo-divismo e nella baratto-oscenità trionfante. 


1 commento:

Unknown ha detto...

Da professionista del settore, biasimo e ho sempre biasimato questo applicare foto da Agenzia per modelli a copertine di CD o locandine di concerti. Un musicista dovrebbe parlare soprattutto con la voce del suo strumento, non puntare tutto sull 'immagine.

Un'altra bella serata con "Macché Beatrice!"

  Stasera un'altra piccola bella serata al Teatro La Baracca con Macché Beatrice! , incontro, diventato possibile,  con Gemma Donati, mo...