martedì 30 marzo 2010

Italia fascista e Partito Assente

L'Italia è un paese profondamente fascista.
Non è che lo è diventata con i recenti governi della Destra. Anzi, possiamo dire, che nonostante i colori alternanti, essa lo rimane nel profondo, visceralmente. Camuffatamente dietro tutti gli schieramenti si annidano i fascisti.
Alla regionali vincono i partiti della non-cultura; della volgarità; dell'affarismo; del populismo; dei simboli, ma non della sostanza, religiosi.
E' nato definitivamente poi il Partito Assente, o della contestazione, che, parafrasando in negativo Gaber sembra voler dire: "Libertà non è (questa) partecipazione".
In Toscana, e non solo, il Partito Assente è molto forte, ha il 40 per cento dei consensi.
Il Centro-sinistra ha poco di che festeggiare.
M.E.

lunedì 29 marzo 2010

La Toscana non sceglie, la Toscana non vota!

Non potendo fare altro per dimostrare il proprio dissenso e repulsione alla politica locale e nazionale condotta dai partiti, molti cittadini hanno deciso di non andare a votare o di annullare il voto (almeno stando alle dichiarazioni).

E’ un momento di significativa protesta nei confronti della finta rappresentanza, della finta democrazia.

Certo non basterà questo segnale per far cambiare la rotta alla politica affaristica e corrotta, comunque i partiti ne dovranno tener conto.

Incapaci di dare risposte concrete e ideali. Incapaci perfino nello scegliere i rappresentanti, deboli, poco significativi, sbiaditi.

Le Regioni sono state trattate per come sono diventate, un altro strato di potere a schiacciare i cittadini. Ridicolo l’appello alla toscanità, o alle varie altre regionalità.

L’unico elemento positivo è stato un senso nazionale che ha accomunato gli elettori , che hanno idealmente e veramente votato per candidati di altre regioni.
Per esempio, la Bonino, oltre ai voti degli abitanti del Lazio, ne ha incassati molti e molti di più da tutt’Italia. E così Vendola.

Nessuno di fuori Toscana ha votato per Rossi, né per la Faenzi, candidati non graditi, rappresentativi di nulla se non del potere stesso che li ha proposti.

Dunque infelice e infausto, ipocrita, lo slogan scelto dalla Regione per queste elezioni (La Toscana sceglie, la Toscana vota), e per questo giustamente punito col suo contrario.

Criminalizzare le bici!

Leggo stamani su La Nazione che il sig Baldi di Cittadinanza Attiva scrive addirittura al Ministro Matteoli per le bici pratesi fuorilegge, che insomma non rispetterebbero il codice della strada. Soprattutto i ciclisti andrebbero in giro senza luci anteriori e posteriori.
E’ vero. Capita di frequente che i ciclisti (soprattutto, sembra voler dire il signor Baldi quelli cinesi), viaggino senza il corredo luminoso.
Si è dimenticato però di dire che gli automobilisti, che pure sono corredati di luci, sfrecciano a velocità ben oltre i limiti consentiti in tutto il territorio senza alcun tipo di controllo, non curandosi né di bici né di pedoni, (non ci sono ronde per gli automobilisti, ormai padroni assoluti della città di Prato!).
E’ veramente pazzesco che si criminalizzino i ciclisti quando ovunque regnano incontrastati il caos e la prepotenza automobilistica e non si fa nulla per creare piste ciclabili e pedonabili, con la scusa che non ci sono soldi.
Se questo è vero, è altrettanto vera l’indifferenza per l’attuale amministrazione (e opposizione) per qualsiasi progetto di viabilità alternativa.
Maila Ermini

sabato 27 marzo 2010

La censura continua

Continua la censura nei confronti del libro "Gonfienti, storia di una battaglia", che racconta la vicenda della Città Etrusca sul Bisenzio, seppellita dall'Interporto della Toscana Centrale.
La notizia della presentazione-spettacolo di oggi pomeriggio, alle 17 presso la libreria Mondadori di Prato (prima tappa del nostro percorso in città) è stato censurata dai giornali locali.
Vi aspettiamo. L'ingresso è libero.

venerdì 26 marzo 2010

SPECIALE ELEZIONI

In occasione della sepoltura di una fata

Quando torneranno i re
-oh sì che torneranno
già li vedo accapare-
coi teologi sottobraccio
con le teste incoronate
con le teste incappucciate
spero d'essere già seppellita
com'è stata quest'oggi
la fata mia che per tanto tempo
mi protesse. Ma invano.

(Poesia-canzone tratta da Mestiero di libertà di Maila Ermini ©)

giovedì 25 marzo 2010

Appello per un funzionario

Pochi anni fa, durante una presentazione del mio libro, L'infanzia negata dei celestini, al circolo ARCI di Mezzana, incontrai un funzionario del Comune di Prato, forse ora in pensione, che si occupò della chiusura, in tutta fretta come mi raccontò, dell'Istituto gestito da suore del Santa Caterina di Prato. Si voleva evitare un nuovo scandalo simil celestini.

Lo sto cercando.

Si allontana quel tempo, ma si avvicinano le violenze subite. Mia madre fece appena in tempo a togliermi di là.

Se qualcuno conosce questo funzionario, o mi può indirizzare, vi prego di scrivere a
primaveradiprato@alice.it

Grazie.

Maila

Perché non mi intusiasmo per RAI PER UNA NOTTE

Dirò le solite cose che non piaceranno a nessuno.

Certo, contro la censura. Non sono io continuamente censurata?

Non sono certo a favore di chi non fa andare certi programmi in televisione durante il periodo elettorale!

Ma, tuttavia, non mi entusiasmo e non ci sarò ad assistere a RAI PER UNA NOTTE, a servizio di Santoro e degli altri suoi illustri peones.

Almeno se prima non si discute la televisione in toto.
Berlusconi se n'è impossessato perché gli è stato permesso. E' chiaro.
Perché la televisione di stato era, ancor prima di lui, anti-democratica.

Per esempio, come si risponde alla domanda (ma tante altre domande si potrebbero fare): come si fa a 'entrare' in televisione, o alla radio pubblica?

E' nelle pari opportunità che si vede la democrazia. E per pari opportunità non intendo solo quelle fra uomo e donna, e che servono solo agli uffici elettorali!

Dunque, banalizzando:
detesto con tutto il cuore i sudici patriarchi alla sudamericana, ma non amo chi mi vuol far credere che l'altra parte è quella giusta. Dove ci sarebbe pulizia e democrazia!

Eppoi detesto la televisione. Così, com'è fatta almeno adesso da TUTTI, volgare e brutta, insipida, vanitosa e utile solo al potere, sì, questo abominevole simbolo del potere che mi toglie tempo al pensiero, alla creazione, allo stare con gli altri. Allo stare con me.
Alla vita.


maila

Traffico a Casale, ovvero uno spunto per invertire la rotta

I giornalisti rischiano di generare confusione quando scrivono della viabilità a Casale.
In realtà la raccolta di firme pro e contro il senso unico riguarda solo i cittadini di Tobbiana.
Casale ne fu investito, qualche tempo fa, prima dell’istituzione del senso unico, e molte firme erano contro.
Evidentemente a Casale non piace trovarsi ancor più isolata rispetto alle altre frazioni di Prato; molte signore, che erano abituate a fare la spesa in un piccolo supermercato di Tobbiana, non ci vanno più. Andare a Iolo e a Tobbiana è complicato, al mattino.
A Tobbiana, chi lamenta un calo di affari, ha ragione da vendere.
Ma ha ragione in avanzo anche chi dice che il senso unico ha dato un tono migliore alla via incriminata (anche se poi la sera la strada è usata solo per sostare con le macchine in comodità davanti casa creando una strada-parcheggio).
Insomma è un pasticcio a colpi di imposizioni e di firme. Così si genera divisione e inimicizia. E proprio questo vuole la cattiva politica.

A Casale poi è stato imposto anche un giro del traffico, che vede l’uscita dal paese su un argine del fosso, dove i pedoni vanno a loro rischio e pericolo. Nel senso unico del borgo vecchio, stretto, le macchine sfrecciano indisturbate.

In tutti questi anni, fra tutte queste firme, non s’è fatto niente per i 'fondamentali:' andare senza affanni a piedi o in bicicletta, che è ancora il mezzo preferito dalle signore e dagli anziani al mattino per spostarsi fra le frazioni. Molti da Casale a Tobbiana o a Vergaio vanno così.
Non s'è fatto niente per incentivare mezzi alternativi di spostamento.

D'altronde andare a piedi o in bici è pericoloso in molte parti di Prato.
Quaggiù non c’è un percorso in sicurezza per esempio lungo il viale alberato che separa Casale da Tobbiana, che chiedo da anni. Costa così tanto crearlo? Dobbiamo ancora una volta raccogliere le solite inutili firme? (Perché gli alberi buttati giù dal vento non sono stati ripiantati?).

In realtà lo stesso problema esiste fra altre frazioni della Circoscrizioni Sud, che da questo punto di vista è stata la più martoriata.

Tutto e solo per le macchine e le questioni non finiscono mai.
Bisogna cominciare ad abituare i cittadini a utilizzare, in parte, anche altri mezzi. Però un autobus fra le frazioni non c’è. E non è previsto.
Per i cittadini del futuro, i bambini, il modello è solo e sempre quello dello spostamento con le macchine. In bici si va solo la domenica, e sulla ciclabile, che è solo il luogo dello sport.
Nel futuro si prevedono solo altro cemento (costruiranno altre strade) e strumentalizzazioni politiche, di cui molti cittadini come me, e molto più di me, non ne possono più.
Maila Ermini

martedì 23 marzo 2010

SPERIMENTARE LA CENSURA

A pochi giorni dalla pubblicazione del libro sperimento la censura. La percepisco. La tocco.

Esiste, in questo paese, la censura. E' il Convitato di pietra dell'arte impegnata. O dell'impegno civile.

Non è più quella dei libri all'Indice, terrorizzante. Essa è più sottile e maligna. E' benigna. Il tumore è trasformato dalla tecnologia, è travestito nel verbo democratico.

Non ha più bisogno delle carceri o della tortura fisica.

E' la censura della falsa democrazia, e quando può si maschera di 'cultura' come al carnevale: è il suo asso nella manica.
La censura giunge da tutti gli schieramenti, indifferentemente. Da tutte le chiese; da tutte le sette; da tutti i partiti.
La sua parola finale è il silenzio. Il ver-detto.

Tu puoi pubblicare ciò che vuoi. Tu puoi fare ciò che vuoi. Ma se dici quello che tu sai che non devi dire, se fai ciò che tu sai che non devi fare, se non stai al 'gioco', ti lasciano solo. Non ci sono più amici. Non parli più con nessuno.

Non c'è nemmeno e forse soprattutto più lavoro.

Se hai qualche incarico, te lo tolgono.

C'è sempre una scusa per toglierti qualcosa.

Ti denudano.

Ti deridono.

Ho toccato interessi troppo grossi, e lo sapevo.

Da quando ho cominciato a occuparmi della Città Etrusca di Gonfienti è stato così. Il deserto si è esteso. E sempre peggio. Non immaginavo così tanto.

Tuttavia se avessi abbandonato, la battaglia sarebbe stata persa.
L'unica battaglia che si perde è proprio quella che si lascia.

Nella Toscana felix.


Maila Ermini

La Chiesa e i cortigiani di 'Sinistra'

Ancora una volta la Chiesa, per bocca del Cardinal Bagnasco, s'impiccia di questioni elettorali.
Lo fa lanciando i suoi strali contro l'aborto e contro chi rappresenta in Italia la battaglia a favore della legalizzazione dell'aborto, la candidata alla regione Lazio, Emma Bonino.
Bagnasco è costretto, per non essere accusato di usare due pesi e due misure, anche a mostrarsi scandalizzato dall'enorme scandalo mondiale dei preti pedofili, ma la sua lancia intende colpire Emma e solo lei.

Come se i cattolici fossero costretti all'aborto.
Come se non si fosse, istintivamente tutte, contro l'aborto.
Che però vogliamo legalizzato.
Non vogliamo morire d'aborto.
(Ripetiamo sempre le stesse cose da anni, cardinale, e le ripeteremo sempre per difendere la nostra persona, per non andare finite al macello).

Ancora una volta la Chiesa parla per le donne e contro le donne.
In questo volere a tutti i costi tutelare la vita, quello che si perde di vista è proprio la vita, i sentimenti, i problemi, le angosce.

Ma lo scandalo maggiore riguarda i partiti di Sinistra, che tacciono in massa, gli ipocriti, nel terrore di perdere voti criticando la Chiesa.

Una massa di cortigiani, ecco quello che siete diventati.

lunedì 22 marzo 2010

LE MISURINE DEL COMUNE DI PRATO, OVVERO COME METTO LA TOPPA ALLO SMOG

Contro lo smog il Comune di Prato non pratica che 'misurine'.
E questo da anni.
La giunta attuale non fa che continuare quello che praticava quella precedente. Minimissime differenze.
Nessun progetto di viabilità alternativa a lungo periodo. Nessun programma ambientale.
Soprattutto, come ebbi a dire all'assemblea a Casale in cui erano presenti il Sindaco, Vice-sindaco, assessore Caverni e ingegner Frasconi, ci vuole una inversione di tendenza radicale, un coraggio che nessun governo locale mostra, programma culturali, oltre che misure oggettive, per tentare di respirare nel futuro.
Naturalmente si dice che non ci sono soldi, a noi il vice sindaco Borchi ci ha detto così in merito a una proposta di studio per un progetto di viabilità pedo-ciclabile alternativa a basso costo.
Si susseguono le amministrazioni e le opposizioni deludenti, non c'è modo di fermarle.

M.E.

Dal sito internet del Comune di Prato
Superato il limite delle polveri sottili, scattano i provvedimenti per ridurre le emissioni
Stop ai mezzi non catalizzati su tutto il territorio comunale, gratuiti i bus urbani e i parcheggi scambiatori
A Prato, nelle stazioni di rilevamento della qualità dell'aria, il limite di concentrazione media giornaliera delle polveri sottili, il cosiddetto Pm10, è stato superato per tre giorni di seguito, il 19, 20 e 21 marzo. A partire, quindi, da domani, saranno attivati, sino a successiva revoca, i provvedimentii previsti dall’ordinanza comunale del 15 marzo scorso in applicazione del piano di azione disposto dalla nuova legge regionale (legge 9/2010) per ridurre le emissioni in atmosfera e limitare così l'intensità e la durata dell'esposizione alle polveri della popolazione.
Da domani il servizio di trasporto pubblico urbano sarà gratuito e i cittadini potranno utilizzare i bus senza pagare il biglietto. Sarà gratuita anche la sosta nei parcheggi scambiatori di via Nenni e presso la Questura. L'ordinanza comunale dispone, inoltre, che l'orario di funzionamento degli impianti di riscaldamento, ad esclusione degli impianti installati negli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura o assimilabili, venga ridotto da 12 a 10 ore e la temperatura massima venga abbassata di un grado da 20°C a 19°C. Infine il divieto di circolazione disposto per i mezzi non catalizzati ed euro 1 diesel non riguarderà solo la cosiddetta ZTC, ma sarà esteso a tutto il territorio comunale. Per garantire l'osservanza di tali disposizioni e, soprattutto per evitare comportamenti che pregiudichino la fluidificazione del traffico, verranno intensificati i controlli da parte della Polizia Municipale.
Dal 1° gennaio 2010 il valore limite giornaliero del Pm10 di 50 mg/m3 non può essere superato più di sette volte nell'arco dell'anno solare: a Prato dal 1° gennaio al 17 marzo scorso il limite della concentrazione media giornaliera era stato superato per 18 volte e, pertanto, sono scattate le misure del piano di azione previsto dalla nuova legge regionale.
gs

domenica 21 marzo 2010

Presentazione-spettacolo del libro

Per chi non si accontenta o è stanco delle verità pre-confezionate e voglia veramente sapere com'è andata la questione della 'scomparsa' di una delle più grandi scoperte archeologiche degli ultimi anni; per chi voglia riflettere su come vadano a finire le nostre battaglie politiche...

Sabato 27 marzo, ore 17
presso la libreria Mondadori di Prato
presentazione-spettacolo, a cura del Teatro La Baracca, del libro
GONFIENTI
storia di una battaglia

di Maila Ermini

Ingresso libero


Libreria Mondadori, Via Guizzelmi, 13/15 59100 - PRATO tel: 0574 448224 fax: 0574 444674 E-mail: libreriamondadoripo@gmail.com
Edizioni del Teatrino di Legno c/o Teatro La Baracca, via Virginia Frosini, 8 Prato Telefono 0574-812363
labaracca@tin.it; teatrinodilegno@libero.it

sabato 20 marzo 2010

Dove si può comprare il libro

Queste sono le librerie dove si può comprare il libro "Gonfienti, storia di una battaglia":

A Prato
Equilibri
Il Gufo
Libreria Cattolica
Marzocco
Mondadori

A Campi Bisenzio
Libreria della Rocca (Galleria G.di Vittorio)
Libreria Pezzi da Otto (Via Santo Stefano, 5)

Quarrata
Libreria Fahrenheit 451

Pistoia
Libreria Mondadori
Libreria Mario Ventavoli (via degli Orafi)


Presto vi comunicheremo gli aggiornamenti, anche relativamente alla nuova presentazione del libro, che intendiamo proporre come presentazione-spettacolo.

STORIE DELLA PEGGIOR PRATO

Leggendo i giornali stamani c'è di che piangere.
1. La questione del consiglio comunale scorso: già l'ho scritto, si sono comportati male, i nostri consiglieri sembrano rappresentarci sempre meno. Hanno modi a volte troppo poco democratici. E quindi anche la questione del WIFI l'hanno trattata come peggio non si può, facendo perdere ai cittadini un'occasione per la loro stupida litigiosità. Una vergogna, che dimostra il livello. Questa non è dialettica, la dialettica politica è ben altra cosa.
2. Gonfienti. Non c'è molto da levare osanna. Siamo lontanissimi dal Parco Archeologico. Tutta roba da campagna elettorale, sia a destra che a sinistra. Intanto si pensa a portare tutto (??) quello che è stato trovato a Gonfienti a Carmignano, è scritto chiaramente stamani: Cirri dice: 'samo arrivati prima' e quindi spetta a noi la fetta più grossa. Noi non la intendiamo così. Ci vuole un museo a Prato per Gonfienti, punto. La Poggesi cammina sempre tra le truppe cammellate che la difendono per difendere sé stessi. Al riguardo consigliamo a tutti la lettura del nostro libro, "Gonfienti storia di una battaglia", affinché almeno un po' di verità venga fuori.
3. La questione del traffico a Casale: è stato ed è gestito malissimo. Non solo per uscire e per entrare a Casale, ma all'interno dello stesso borgo, dove si utilizza un argine del fosso come strada principale di collegamento alla città, creando, oltre la strettoia del borgo, un'altra tutta moderna e ingiustificata (o che è giustificata solo gli interessi di alcuni). E' uno scandalo. Vergogna numero 3.
4. Mentre lo smog ci mangia, questa amministrazione non pensa neanche un po' a come realizzare alternative serie, che, signor Borchi, si possono fare anche senza invocare a difesa la mancanza di soldi. Perché non ci si mette di buzzo buono, a un tavolo, come piace tanto a tutti, e si cerca di risolvere la questione del traffico, almeno di affrontarlo?
Va ripensata la mobilità in città. Bisogna far capire ai cittadini che ci si deve muovere in maniera diversa e bisogna dar loro l'opportunità di farlo!
5. Tutti i partiti sono ora preoccupati per le elezioni regionali e stanno perdendo tempo ed energie dietro i candidati e i vari 'patron' che planano sulla città. Intanto state perdendo i cittadini, che, con l'astensionismo, non vi voteranno. E faranno benissimo.
6. Manca un programma culturale per la città. Non vogliamo le strumentalizzazioni di nessuno! Se non si prende il toro per le corna, qui il toro inforca il torero e la corrida è finita.
7. Insomma, Caporetto.

venerdì 19 marzo 2010

Cronaca di un consiglio

Ieri sono andata a vedere una seduta del consiglio comunale, a Prato.
Si parlava di Gonfienti, era all'ordine del giorno la votazione del piano provinciale per il cosiddetto recupero dell'area etrusca.
Sapevo già quale sarebbe stato il risultato, che il tutto sarebbe stato votato all'unanimità, perché non c'era altra soluzione, altra possibilità.
L'assessore Beltrame ha dato atto, pubblicamente, al mio impegno, alla tanta fatica (e alla denigrazione di tutti) riguardo questa faccenda.
Io mi sentivo un po' triste, un po' rimbambita in mezzo a quel cerimoniale un po' bruttino, e ho pensato che avevo previsto anche questo.
Qualcuno, nell'uscire, si è congratulato con me, come se quel risultato fosse stato opera mia.
Nel libro già è scritto come andrà a finire.
P.S. Ho notato, fra gli scranni, un lievissimo vento anti-democratico, toni forti in certi momenti; ironia di cattivo gusto nei confronti di certi consiglieri. Sarcasmo, piuttosto, che rimbalzava a mo' di ping-pong.
E anche maleducazione. Direi che sarebbe il momento di cambiare toni, e modi.
Ed è per questo che sollecito i cittadini a essere più presenti alle sedute. Io lo farò.

giovedì 18 marzo 2010

CORO DEGLI EMI-GRATI

Quelli che non hanno santi in paradiso
-dicevano-
Li troveranno da qualche altra parte

Una stagione all’inferno non ve la toglie nessuno!

Ma anche il diavolo si è stancato di noi
E Lucifero al bancone della birra
Mesce a tutti
E se mostri la tessera
-Non va pe’l sottile -
Da bere anche agli angeli!

Quelli che non possono andare al diavolo
Non hanno più nemmeno
Un inferno dove emigrare

Emigrare è già un lusso
E non possiamo permettercelo.

ROMAGNA MIA

Ieri sera, durante il mio laboratorio teatrale, una allieva mi chiede del Metastasio, mi chiede cosa pensi di quello che accade attorno al teatro cittadino.
Perché, insomma, non abbia preso posizione a favore di Tiezzi. Mi fa questa domanda perché molti hanno appoggiato Tiezzi, ma non tutti, e vuol capire perché.
Stamani ricevo da un gruppo teatrale romagnolo un appello per la riconferma, come assessore alla cultura della regione Emilia-Romagna, di Ronchi. L’appello è firmato da tutte le più importanti associazioni teatrali di quella Regione, famose anche a livello internazionale.
Non c’è un appello simile per l’assessore toscano Cocchi.

Ecco, cara allieva, questo vuol dire due cose: la prima, che a Prato, e in Toscana in generale, gli enti e le persone preposte alla cultura non hanno lavorato altrettanto bene che in Emilia Romagna.
In Toscana, per esempio, si è creato un ente mangia-tutto, la Fondazione Toscana Spettacolo, e non si è dato forza, come invece si è fatto in Emilia-Romagna, alle varie associazioni culturali, alle varie entità che, un tempo, partivano dal basso.
L’assessore Ronchi ha rafforzato questo sistema capillare, e ora questo sistema capillare, per sopravvivere, si coalizza e crea un circuito di solidarietà, per continuare a esistere con la stessa forza. Bravo Ronchi.

Nemmeno a Prato questo non è stato possibile, non è possibile appoggiare Cardillo, Tiezzi o altri, che in questi anni ci hanno sistematicamente ignorato, parlo soprattutto della prima; esattamente come hanno fatto coloro che l’avevano preceduta.
Conseguentemente nessuno può appoggiarli, se non, oltre ai politici-tartufi, qualche spettatore ignaro di quello che veramente si cela dietro la facciata metastasiana.

L’assessore Cocchi poi ha continuato, teatralmente, a difendere ed appoggiare la Fondazione Toscana Spettacolo, una rete che vive per sé stessa, che mostra un prepotente disprezzo verso i gruppi teatrali o i singoli artisti che vanno a chiedere udienza; che sceglie ademocraticamente chi far circuitare e come.

In Emilia Romagna non è stato creato nessun mostro simile.

Dunque non è possibile, per nessun artista toscano, pensare di veder riconfermato Cocchi, e mi auguro che non lo sarà, da Rossi, che quasi sicuramente vincerà queste elezioni, dato che non c’è e non ci può essere alternativa.

Ma l’appello dei gruppi emiliano-romagnoli vuol dire soprattutto questo: che per gli artisti, gli intellettuali e simili non c’è vera libertà, che la democrazia, le pari opportunità, il dissenso, non sono tra noi.
Insomma, ancora una volta, la strada dell’inferno è lastricata dalle solite buone intenzioni.

Maila


Questo è l'appello.
Lunedì 22 marzo 2010, ore 20.30 Auditorium Cariromagna (via Falvio Biondo, 16 – Forlì)
EMILIA ROMAGNA: POLITICHE CULTURALI E CONTINUITÀ
Dialoghi con i firmatari degli appelli per la riconferma di Alberto Ronchi nel ruolo di assessore regionale alla Cultura
Per la prima volta cinquanta realtà chiave dell'offerta culturale romagnola si incontrano per discutere e sottoscrivere gli appelli mirati alla riconferma di Alberto Ronchi all'assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna. L'incontro, aperto al pubblico, è in programma il 22 marzo a Forlì nell'auditorium di Cariromagna.Due parole sull'iniziativaIn questi anni l'assessore Alberto Ronchi ha condotto un importante lavoro nel settore culturale, investendo risorse ed energie tanto sul rilancio di realtà storiche dell'offerta regionale quanto su nuove esperienze. Aiutando così una scena a consolidarsi, a rinnovare proposte e pubblici, a stimolare pluralità sul territorio. Il tutto in un clima di trasparenza, di chiarezza, di competenza, di ascolto e di apertura al nuovo riconosciuto e largamente apprezzato, indipendentemente dalle appartenenze politiche, dai percorsi e dalle diverse esperienze dei singoli attori culturali. Numerosi sono gli appelli, nati spontaneamente, mirati alla sua riconferma. Il gruppo facebook conta circa 3500 iscritti. Recentemente, a Bologna, è stata consegnata a Vasco Errani una raccolta firme su petizione iniziale promossa da oltre duecento intellettuali emiliani. Diverse realtà romagnole hanno già inviato raccolte di firme ed appelli al presidente della Regione. Una pluralità di voci per un grande movimento d'opinione partito dal basso e con una quantità (e qualità) di adesioni senza precedenti nella nostra regione. All'incontro, in programma lunedì 22 marzo alle 20,30 nell'auditorium Cariromagna di Forlì (via Flavio Biondo 16) ha aderito la stragrande maggioranza dei più grandi e importanti festival, delle rassegne e delle realtà culturali operanti in Romagna. Sono stati invitati, inoltre, rappresentati politici di vari schieramenti. Al dibattito parteciperà anche Alberto Ronchi.Di seguito la lista – esclusivamente romagnola e in continua evoluzione – delle realtà che hanno aderito all'iniziativa.
Per informazioni: 320 0374633
Lista della adesioni
Accademia Perduta/Romagna Teatri, Forlì/RavennaAidoru associazione & Itinerario Festival, Cesena/Mercato SaracenoAltre Velocità, redazione intermittente sulle arti sceniche, Bologna/RavennaAngelicA, Festival Internazionale di MusicaArci NA, ForlìArea Sismica, ForlìArrivano dal Mare!, CerviaAssalti al Cuore, RiminiAssociazione Almagià, RavennaAssociazione Culturale Big Ben, ModiglianaAssociazione Lugocontemporanea, LugoBronson Produzioni, RavennaCittà di Ebla, ForlìCombo Jazz Club, ImolaCompagnia Korekanè, RiminiCompagnia Quotidiana.com, RiminiDiagonal Loft Club, ForlìDiatonia, FaenzaDo-Nucleo Culturale, FaenzaE20 Romagna, CesenaFanny & Alexander, RavennaFestival Ammutinamenti - Cantieri Danza, RavennaGagarin Orbite Culturali/Ass.Gonzo, FaenzaGiardini Pensili, RiminiGruppo Nanou, RavennaJazz Network (Crossroads, Lugo Musica Estate, Ravenna Jazz), RavennaL'arboreto - Teatro Dimora, MondainomalaFesta, Associazione Ora D'Aria, Santarcangelo di RomagnaMasque Teatro, ForlìMenoventi, FaenzaMotus, RiminiMuseo Carlo Zauli, FaenzaNaima Club, ForlìOpera. Consorzio Creativo – Impresa Sociale, FaenzaRete Anticorpi Emilia RomagnaRiminiteatri – associazione operatori teatrali della provincia di RiminiSantarcangelo 2009/2011. Festival Internazionale del Teatro in Piazza, Santarcangelo di RomagnaSocìetas Raffaello Sanzio, CesenaStrade Blu Festival, Emilia RomagnaTeatro della Centena, RiminiTeatro della Valdoca, CesenaTeatro delle Albe/Ravenna Teatro, RavennaTeatro Due Mondi, FaenzaTeatro Petrella, LongianoTratti Festival/Moby Dick, FaenzaZapruder filmmakersgroup, Roncofreddo

mercoledì 17 marzo 2010

FINE DELLA DIALETTICA SU CAMPO ETRUSCO

Se (da come si può prevedere dal voto in consiglio provinciale), domani al Consiglio Comunale di Prato tutti all’unanimità approveranno il protocollo d’intesa per la (finta) valorizzazione del patrimonio dell'area archeologica di Gonfienti, sarà una delle tante ormai innumerevoli riprove della fine della dialettica politica.

Che serve andare a votare, scegliere l’uno o l’altro schieramento, seguire questa massa informe di rappresentanti politici, se non hanno il coraggio di contestare, di opporsi a questo massacro che, in uno stillicidio continuo, si fa sulla testa della gente?

Se cane non morde cane.

Se le piazze servono solo a quelli che poi dentro i palazzi muovono le vere pedine.

I cittadini, che pigramente leggeranno i giornali, penseranno che come è fatto, è ben fatto e, da una parte e dall’altra, seguiranno ancora illusi sulle piazze il suono dei vari pifferai, finti paladini della libertà, democrazia, pensando, poveri cittadini, che quando sventolano bandiere, la sventolano dalla parte giusta...

L’Interporto, questo è il vero vincitore della questione degli Etruschi a Prato.

L’Interporto, che non decolla. Che è un vero e proprio flop (state attenti: tra pochi giorni ne parleranno bene, suonando la grancassa…)

Balle ci hanno raccontato e ci racconteranno.

Marionettes.

SGRADITA

Essendo persona sgradita, e ora ancor più dopo la pubblicazione del libro, per la sua festa, la Confartigianato di Prato, nonostante sia una artigiana del teatro da molti anni (e ora dell'editoria), non mi ha invitato.
Nell'invito era prevista addirittura la lettura di brani tratti da Campana e Artaud (come dire: il massimo della ribellione, ma poi sembra che non abbiano letto nulla), ma naturalmente non hanno chiesto a me di leggere (sarebbe stato gratis) e addirittura, appunto, si sono dimenticati di invitarmi.
Sarei stata presenza sgradita alle Loro Presenze Cenni e Gestri?

E' così facile praticare la censura, scusandosi poi in qualche modo.

Naturalmente ho fatto le mie rimostranze, ma il copione era noto, e le entrate e le uscite..: le solite.
Peccato che la Confartigianato, di cui faccio parte (settore 'artigianato artistico') divida i soci in soci e sociastri.
Cosa dite: me ne devo andare?

Maila

Dinamiche etrusche

Gli effetti del libro "Gonfienti, storia di una battaglia" si fanno sentire. Stamani Il Tirreno (ma uno ce l'ha anche La Nazione), riporta, a tutta pagina un articolo su Gonfienti: "A passeggio sulla città etrusca", dove si illustra il (solito) progetto dell'ispettrice Poggesi, che ci farà camminare fra 'i quattro sassi' dell'antica città pratese, fra Tir e colate di cemento.
Ma nel libro è stato previsto anche questo. Lo abbiamo già detto, certe autorità funzionano come il terzo principio della dinamica.
Peccato arriveranno tardi, e in tutta fretta, a farci passeggiare. (Magari nel frattempo ci farebbe piacere se ci facessero passeggiare e pedalare anche nella città nuova, senza rischiare la vita...).
Qualcuno dirà meglio tardi che mai. Ma troppo tardi vuol dire mai!
E i preziosi reperti, la signora ispettrice se li è dimenticati? Devono tornare a Prato, dove sono stati trovati. Su questo punto non demorderemo.
(Nell'articolo de La Nazione l'assessore Nesi parla di 'interporto etrusco': assessore, la prego, se sono sue parole, basta con queste atrocità lessicali).
Maila Ermini

martedì 16 marzo 2010

DECENTRAMENTO addio! (Capitolo secondo)

Nel Comune di Prato il decentramento amministrativo è percepito depotenziato rispetto a una decina di anni fa.

A partire dall’inizio del nuovo secolo le Circoscrizioni hanno progressivamente perduto la loro forza, e la loro significanza agli occhi dei cittadini è andata sempre più sfumando.

Ultimamente la Circoscrizione Sud ha organizzato una serie di incontri sul territorio, ma ugualmente la tendenza è verso l’annullamento del valore e della risorsa del decentramento.

Ciò è quasi un paradosso, ora che invece al governo cittadino è seduta anche la Lega.

Si potrebbe pensare che questo è dovuto a un conflitto fra la gestione politica centrale, di Centro Destra, ed alcune Circoscrizioni, ancora in mano al Centro Sinistra.

Non è così.

Causa ne è la risorsa economica mancante, ma anche una tendenza accentratrice indubbia da parte del governo locale, che già era in atto nelle precedenti giunte, ma che ora è diventata più delineata e chiara.

Fino a poco tempo fa uno degli elementi forti delle Circoscrizioni era quello di organizzare eventi culturali, che si estendevano capillarmente sul territorio, in qualche caso si trattava di manifestazioni importanti. Ora non è più possibile, i soldi mancano.

Anche in questo caso, con lo spettro della mancanza di danaro (e di lavoro), si attua e perpetua il sistema dell’oppressione al cittadino, che giorno dopo giorno, diventa sempre più marcata.
M.E.

lunedì 15 marzo 2010

Pitagora e il Metastasio

Che dire ancora di quello che è successo al Teatro Metastasio di Prato?
Non ci esaltiamo per la fine del periodo Tiezzi, e nemmeno ci aspettiamo nulla dalla nuova coppia Magelli-Luconi, che ancora una volta, dovrebbe salvare le sorti del teatro.
Il sistema culturale è talmente malato, assolutamente a-democratico in toto, che non si può dire o fare assolutamente nulla che serva a modificarlo. Almeno al momento.
Dobbiamo piangere perché la signora Cardillo se ne va?
Quando Ferranti, stamani su Il Tirreno, si scaglia contro le ingerenze della politica, di cosa parla, quando la signora Cardillo è lei stessa una ingerenza della politica?
In questi anni non abbiamo mai avuto modo di parlarle. La signora e tutti gli altri, compreso Tiezzi, non si sono mai degnati di confrontarsi con gli artisti della città, non hanno mai veramente incontrato la città, se non attraverso i numeri, che, come dice lo stesso Ferranti, sono quello che interessa.
E’ scandaloso e aberrante parlare così. Non è da uomo di Sinistra. La Sinistra non era portatrice della Cultura dei Numeri; o meglio dei Numeri nella Cultura. Invece, ora, lo è diventata. Dunque questa è Sinistra solo nominalmente.
E’ anche per questo che ce ne siamo allontanati, dalla Sinistra Nominale. Quella che dice che il Teatro deve parlare attraverso i numeri. E non attraverso il Significato.
Il sistema culturale è servo del sistema politico, oltre che economico, dunque ogni discorso o anche ogni salvezza, ci è preclusa.
Le stagioni teatrali (e tutto quanto è culturale) sono organizzate sulla base della convenienza, dello scambio, del calcolo politico, dei numeri. Dei legami clientelari, partitici, dei rapporti sessuali di favore e così via.
Ci sono tanti artisti bravi capaci coraggiosi lasciati al palo, perché non sono servitori di nessun padrone. Che non sono funzionali al sistema.
Nessuno parla di questo, nessun dirigente politico, nessun rappresentante, nessuna associazione, nessun comitato.
Non ci interessa, non è allettante l’invito che Ferranti fa al Cenni, di sedersi al tavolo, perché sembra alludere alla divisione della torta. Parla come parlano tutti i politici. Siamo disgustati da tutto questo.
(E sono questi politici che non vogliamo. Che non voteremo. Né a Destra né a Sinistra. Né da nessuna altra parte. Non ragioniamo più secondo questi schemi calati dall'alto, non li riconosciamo più come validi, finché almeno alle parole non torneranno i giusti significati e non intravedremo una politica almeno in parte modificata nei modi).
Finché si ragionerà così, quello della divisione della torta, e lo fanno entrambi gli schieramenti, per il Teatro Metastasio, come per altro, non ci sarà salvezza.
Nemmeno se Pitagora tornasse redivivo a sedersi nel CdA.

La cultura dell’ignoranza

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera, con il sostegno e la stima di Primavera di Prato nei confronti del Prof. Centauro:
I siparietti della politica non sono niente di più che espressioni della cultura dell’ignoranza e del disimpegno, portatori perniciosi di cattiva informazione alimentata da inaccettabili mistificazioni della realtà. Lo dimostra in modo palese il caso gratuitamente sollevato dalla segreteria IDV di Prato per quanto riguarda il coinvolgimento del Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università degli Studi di Firenze e il Comune di Prato in un accordo di ricerca scientifica, stipulato in prosecuzione di un programma di studio attivato fin dal 2007/2008, poi rinnovato annualmente, nel novembre scorso per il biennio 2009/2010, a supporto del restauro dei manufatti architettonici e degli elementi di corredo del Parco delle Cascine di Tavola che si trovano da anni in stato di rudere. Non precisando il comunicato stampa divulgato dalla segreteria IDV che il cantiere di restauro è progettato e diretto dal Servizio Tutela dell’Ambiente del Comune di Prato.
La pietra scagliata nei confronti del Sindaco Cenni, evidentemente considerato reo di avere deliberato il rinnovo del contratto con l'ateneo fiorentino, riguarda soprattutto il coinvolgimento del sottoscritto, in quanto professore di restauro incardinato presso il suddetto dipartimento e firmatario, in qualità di responsabile scientifico dell’accordo di cui sopra, rilevando in questo una presunta incompatibilità con il mio ruolo di consigliere del Sindaco, a titolo gratuito, subodorando altresì in forma esplicita una retribuzione diretta con incarico personale del tutto inesistente.
Questa accusa, oltre alla falsità della cosa in sé, come si evince dallo stesso disciplinare, va ben oltre in virtù dell’abissale e pervicace ignoranza dimostrata da chi ha sollevato il polverone, venendo a gettare inqualificabili sospetti sulla stessa procedura in modo gravemente lesivo sia del dipartimento universitario che dell’amministrazione comunale sia, più direttamente, nei miei confronti, in qualità di dipendente pubblico. E ciò non solo per la infondatezza dell'accusa, laddove l'affidamento della ricerca si fonda su di un accordo di collaborazione scientifica tra enti pubblici e non già tra enti e persone fisiche, quanto piuttosto per la diffamazione procurata che mina sotto l’aspetto deontologico ed etico la mia stessa figura di professore universitario.
La cultura dell’ignoranza alimentata da questa calunnia è doppiamente grave se si considera che, nella fattispecie, il rinnovo contrattuale da parte dell’attuale amministrazione, oltre a completare un profilo di ricerca iniziato con la passata amministrazione, riguarda un protocollo di lavoro destinato ad attività di laboratorio per la caratterizzazione dei materiali per il restauro, per la qual cosa, il sottoscritto agisce esclusivamente per conto dell’università come responsabile scientifico del procedimento. Questa attività testimonia semmai dello spirito di servizio condviso a livello istituzionale nel continuare un impegno nei confronti della salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale della città.
Gravissimo poi avere reiterato l’accusa sulla stampa locale dopo che lo scrivente aveva fornito personalmente tutte le informazioni necessarie alla comprensione dell’accordo. Ciò rende esplicita la volontà di proseguire la calunnia nei miei confronti strumentalizzandola ai fini politici. Mi attenderei dopo tanto rumore una pronta e responsabile rettifica da parte della segreteria IDV.

Prof. Giuseppe Centauro

sabato 13 marzo 2010

ASSENTI


Stamani, alla presentazione del libro GONFIENTI, STORIA DI UNA BATTAGLIA, molti protagonisti, nel bene e nel male, delle passate lotte a favore della città etrusca erano assenti.


Si sono svegliati tardi o avevano altro da fare.
Peccato, perché il libro parla anche di loro.


Tuttavia si rallegrino, che hanno la possibilità di rimediare il loro tartufismo, ché prossimamente ci avvicineremo, con una nuova presentazione, al centro (a tanti tanto caro), sì che avranno modo di averci più vicino.


venerdì 12 marzo 2010

I primi effetti del libro, ovvero la dimostrazione del terzo principio della dinamica

Leggendo le cronache cittadine, sia de Il Tirreno che de La Nazione, si possono già scorgere gli effetti del libro Gonfienti, storia di una battaglia, con gli annunciati passi avanti verso il parco etrusco, approvati all'unanimità dal consiglio provinciale pratese.
Chissà cosa faranno quando leggeranno il libro, la storia e i documenti contenuti!
Ancora una volta si dimostra che ad ogni nostra azione corrisponde una reazione uguale e contraria: il terzo principio della dinamica!
Vi aspettiamo domani, alle ore 11, a La Baracca, per la presentazione della casa editrice e del libro.

giovedì 11 marzo 2010

TRADIMENTI

Ieri sera sono andata all’incontro organizzato dal Comitato Ambientale di Casale con il sindaco Cenni, il vicesindaco Borchi e –inaspettati – erano presenti anche l’assessore Caverni e l’ingegner Frasconi.

Credo sia stata la prima volta del sindaco a Casale, e questo era dovuto.
Lui, con i suoi soliti modi da signore, gentile e aperto, ha salutato tutti, anche me, e mi ha baciata. Come una amica. Nonostante gli abbia mosso critiche, in questi giorni.

Il sindaco mi aveva telefonato, lunedì (dopo la pubblicazione della mia lettera aperta su Il Tirreno, dove gli rimproveravo di essere stato presente dalla Faenzi, che insomma il suo atteggiamento era di parte), dicendo che lui invece aveva incontrato anche Rossi eccetera.

Le questioni poste ieri erano le solite di sempre irrisolvibili: i rifiuti, la viabilità di un borgo ormai lasciato in disparte, la rivalutazione di Pantanelle con la richiesta di inserirlo nel fantomatico Parco della Piana, la rabbia contro la Food Italia e la ditta Cambi che riempirebbero Casale di TIR e di inquinamento; la temuta terza corsia sull’autostrada e strade attigue, questioni queste che già erano state poste il 1 marzo, quando, al Circolo Verdi era venuta a incontrare i cittadini ‘partecipati’ la presidente della Circoscrizione Sud.

Non era un incontro difficile, per l’amministrazione, anzi molto morbido (lontani sono i tempi in cui i comitati protestavano contro l’amministrazione di Centro-Sinistra), e, per di più erano presenti gruppi amici, che erano stati sostenitori di Cenni durante la campagna elettorale, tanto che molte persone, e anch’io, hanno pensato che, come quello della Peris, anche questo era un incontro pre-elettorale.

La mia presenza era gradita solo al Sindaco, che forse ha capito che le mie esternazioni, pur crude, in realtà non fanno tanto male quanto quelle fintamente amiche dei suoi sostenitori, molto spesso ruffiani, che anche ieri sera abbiamo visto.

Purtroppo il Borchi, prima e durante l’incontro, mi ha detto che non c’è speranza per i miei sogni ciclabili, che il Comune non ha soldi, che anche la cultura, mi ha detto, non ha soldi. Chissà perché mi ha detto questo!

Ma, gli ho risposto, la Baracca non incide sul bilancio del Comune, siamo autonomi, ci autofinanziamo, e tuttavia, ci trattano con molta diffidenza e astio, perché non serviamo partiti, non organizziamo serate a favore di nessuna fazione.

Ho visto fra i presenti anche persone che un tempo erano amiche, che mi hanno addirittura sostenuto durante la campagna elettorale, ma che hanno fatto finta di non vedermi, nonostante abbia tentato di salutarli.

In fondo sono i tradimenti umani, più di quelli politici, che spiazzano.
Maila

mercoledì 10 marzo 2010

Casale scatenato

Questa settimana la frazione di Casale si scatena.
Nonostante i mezzi di trasporto, cavernicoli, ci abbiano dimenticato.
Stasera arrivano addirittura Cenni e Borchi (sindaco e vice sindaco insieme!), invitati dal Comitato Ambientale.
(E lunedì prossimo avremo un’altra assemblea pubblica, sempre organizzata dal Comitato Ambientale...)
Immaginiamo che Borchi certamente verrà per rispondere alla proposta di Primavera di Prato circa le piste ciclabili (febbraio è passato…).
Chissà se verranno anche da noi, poi, al Teatro La Baracca, a curiosare, i nostri amministratori, visto che sabato 13 inauguriamo la nuova casa editrice, EdizionidelTeatrinodiLegno, con un argomento di cui molti comitati si sono dimenticati, e non solo…Do you remember ‘ Gonfienti’?
Noi, gli amministratori, li abbiamo invitati tutti.
Oppure, come al solito, ai nostri inviti son sempre sordi? Quando organizzammo, primi fra tutti, la serata a favore degli alluvionati, nel gennaio scorso, non c’era un’ombra di amministratore.
Ma come faranno, al Comitato, a farsi ascoltare così?

martedì 9 marzo 2010

Manganelli e crocifissi

Fra le notizie curiose del nostro comune annoveriamo queste:
il Comune (dunque con i nostri soldi) ha comprato 16 crocifissi e diversi manganelli e spray urticanti.
Quest'ultimi (forse un regalo di Maroni) saranno dati in dotazione alla polizia municipalizzata, che così si potrà difendere meglio dai malintenzionati che girano ovunque per la città; i crocifissi (ci hanno assicurato costano pochissimo) saranno donati a una scuola media.
Vediamo che stiamo progredendo verso la civiltà!
E tutti tacciono, soprattutto ora, in prossimità delle elezioni. Guai a toccare i simboli più cari alla sicurezza.
I disastri continuano.

lunedì 8 marzo 2010

Una nuova casa editrice a Prato

Con piacere comunichiamo che a Prato è nata una nuova casa editrice, EdizionidelTeatrinodiLegno ©

Sabato 13 marzo 2010, alle ore 11, presso il Teatro La Baracca si inaugura la casa editrice con la presentazione del primo libro, dall'omonimo spettacolo teatrale,

Gonfienti, storia di una battaglia
di Maila Ermini


a un anno esatto dalla morte ufficiale della Città Etrusca sul Bisenzio.

Introdurrà Gianfelice D’Accolti.

L’ingresso è libero e invitiamo tutti a partecipare.
RSVP.


Teatro La Baracca, via Virginia Frosini 8, Casale – Prato. Telefono 0574-812363
labaracca@tin.it
teatrinodilegno@libero.it

Il libro è già disponibile nelle seguenti librerie di Prato:



Equilibri
Libreria Cattolica
Il Gufo
Marzocco
Mondadori

domenica 7 marzo 2010

Non vogliamo babbi alla cultura

Il programma di Magelli per il Metastasio, che oggi hanno messo in bella mostra su La Nazione, non ci convince affatto.
Prima di tutto confonde.
1. La Bottega di Gassman è stata una scuola teatrale aperta e chiusa in breve lasso di tempo, che non ha riguardato Prato, bensì Firenze. E' pur vero che quella scuola è stata frequentata da cittadini pratesi, ma anche da gente provieniente da altri parti d'Italia. Girava voce che per entrare si dovesse essere raccomandati.
2. Il Magelli cita di nuovo la Camerata, dice cosa bisogna fare del Magnolfi, eccetera, insomma, parla al posto dell'Assessore alla Cultura Beltrame; anzi, sembrano le parole dell'assessore stessa. Lui deve parlare di teatro, punto; e magari dimostrare che pensa con la sua testa.
3. Conseguentemente, anche lui soffre di smanie accentratrici; il Magnolfi dunque, come Officina Giovani (e lo ripetiamo ancora una volta) non avrà vita sua, né vita complementare. Quello che si prospetta è una pessima omologazione.
4. Cosa significa 'sinergie'? Cosa significa che 'non ci deve essere concorrenza fra i vari enti culturali'? E' semplicemente incredibile che questo sistema stalinista sia sponsorizzato dal Centro-Destra, che invece dovrebbe aiutare la libera iniziativa.
Dunque diciamo no a questo programma insano sulla cultura.
Diciamo no a questi babbi della cultura, a questi guru illuminati a traliccio.

sabato 6 marzo 2010

Caro Sindaco Cenni

Caro Sindaco Cenni,
ti ho visto portare il tuo saluto alla Faenzi, signora candidata per il Centro-Destra alla Regione Toscana, che è venuta a farci visita a Prato.
Non c'era molta gente, così ti ho visto meglio.
Eppure, durante la scorsa campagna elettorale, ricordi? (permettimi questo 'tu', che è di tutto rispetto), mi dicesti che era necessario superare le ideologie, superare gli steccati e lavorare per il bene di tutta la gente.
Ora ti vedo accanto a una parte, tu che sei diventato il sindaco di tutti.
Credo che non vada bene. O forse porterai i tuoi saluti a tutti i candidati al soglio regionale che verranno a farci visita?
Molti, nel votarti, hanno pensato che tu, nonostante fossi candidato di una parte, non fossi uomo 'di partito'. Ora però ci sorge il dubbio che tu ti dia daffare proprio per questa parte, per questa signora; se così fosse, è come se tu fossi sindaco solo di una parte politica della città, che con la tua presenza sponsorizzi.
Un sindaco è un sindaco. Tu ora rappresenti anche l'opposizione, la minoranza della città, dunque in teoria rappresenti anche me, che pure non ti ho votato. Ma tu, con questi saluti che temiamo solo di parte, non adatti alla 'par condicio', non puoi rappresentarmi. Come non rappresenti gli altri.
Questi comportamenti, come i decreti che non si devono firmare che invece si firmano, non sempre hanno le migliori conseguenze.
Cordialmente,
Maila Ermini

NO AL CINEMA IN 3D

Attratti dal nome di Tim Burton siamo andati a vedere Alice in Wonderland (in questo caso non tradotto in italiano, come invece imporrà per altre faccende e ad altri stranieri il Comune di Prato) e con nostra immensa delusione ci hanno dato gli orrendi occhialetti per vedere la pellicola in 3D.
Il film, confezionato dal regista ormai prono ai voleri e ai finali edulcolorati della Walt Disney, è stato una completa delusione e ne sconsigliamo a tutti la visione, per non buttare via i soldi: tra l'altro la storia di Carroll è completamente falsata e piegata alla moderna insignificanza camuffata di 'moltezza', dove gli effetti speciali sono ormai diventati effetti spiacevoli.
Tra l'altro la visione in 3D, che rompe la convenzione filmica, il divario fra noi e la pellicola, che fa entrare lo spettatore nel film, è specchio dei tempi dittatoriali che viviamo, dove la coscienza critica deve essere abbattuta.
Sottile e magico effetto della tecnologia, che porta lo spettatore magro a casa.
Dopo lo spettacolo siamo stati male, perché quei terribili occhialetti fanno male anche alla salute.
Boicotteremo tutto il cinema dittatoriale in 3D.

venerdì 5 marzo 2010

ITALIANO

C'è qualcosa che non torna in merito alla imposizione della lingua che il Comune di Prato attuerà nei confronti degli stranieri che vorranno aprire una attività commerciale.
Questo 'patentino linguistico' ha, diciamolo subito, il silenzioso sostegno della maggioranza dei pratesi, che, stanchi di vedere insegne cinesi, sono contenti di questa misura punitiva; non si rendono conto però di come, coloro che ora la usano per difendere la italianità (o meglio, i loro conti correnti), in realtà non si sono impegnati affatto per fare della lingua italiana uno strumento culturale più convincente e pervasivo. Tant'è che non leggono e non scrivono.
L'altra sera, durante una serata partecipativa organizzata dalla Circoscrizione, ho chiesto una maggiore presenza della cultura sul territorio, oltre a riempire le buche.
Qualcuno ha sorriso: la solita utopista rompiballe.
Insomma, le misure del governo locale ricordano quel detto che dice: 'chiudere la stalla quando i buoi sono scappati'.

giovedì 4 marzo 2010

DETERSIVO

Qualcuno sorriderà (i soliti stupidi), ma è un fatto:
da più di anno non utilizzo più il detersivo per lavare i piatti; ne utilizzo uno naturale, e va benissimo, anzi molto meglio: la cenere, che mi lascia il camino durante l'inverno.
La raccolgo la mattina, di solito, quando mi preparo il caffé; la metto da parte in un sacchettone; poi ogni tanto, quando ho più tempo, la passo al setaccio e la metto nei barattoli.
Cenere e acqua calda è un detersivo perfetto e sgrassa tutto. Non fa schiuma, e questo è l'unico punto 'dolente'.
Ho convinto anche il mio compagno, che non ne voleva proprio sapere.
La cenere toglie via i cattivi odori, e così setacciata, resa polvere finissima, va benissimo anche per i panni, incluso in lavatrice.
E' stata dura, ma ce l'ho fatta. Non lo dite alla Nelsen.
Se qualcuno vuole provare, ho barattoli pronti.
(Be', vi ho fatto ridere, no? Ma è tutto vero!)

M

mercoledì 3 marzo 2010

PARTECIPAZIONE

Primavera di Prato, pur seguendo con interesse il percorso partecipativo messo in atto dai comitati e dalla giunta comunale di Prato, tuttavia non ne fa parte.
Tanto diciamo perché qualcuno ha chiesto quale sia la nostra posizione in merito alla riunione sulla partecipazione organizzata all'Urban Center il 1° marzo.
Primavera di Prato è un gruppo di elaborazione politica, non un comitato che mira a risolvere questo o quel problema.
Dunque la sua azione è di ricerca, di riflessione, proposta o contrasto nei confronti delle azioni messe in atto a livello politico da vari enti o rappresentanti che amministrano, sia a livello locale che nazionale.
La sua finalità è ridare alla parola 'politica' il suo significato originario, affinché lo strumento democratico abbia il senso ormai smarrito dall'inettitudine (voluta o meno) di molti di rappresentarlo e utilizzarlo.
La politica è di per sé già partecipazione.
I comitati sono nati dall'incapacità delle varie 'politiche' di dare un senso autentico e collettivo della gestione della cosa pubblica.
Dunque non tanto dare la politica ai cittadini (slogan che rischia di essere demagogico o retorico); ma far sì che i cittadini che intraprendano il percorso politico ne siano capaci, consapevoli, responsabili. E soprattutto siano in grado di elaborare idee, progetti, futuro sostenibile e condiviso, creatore di un 'senso', e non siano strumenti del potere.
Per tanto, stabilire un percorso sistematico di 'tavoli', rendere cadenzata e omologare la partecipazione, codificarla, è creare una struttura parallela, ingessare la vita democratica, che, per togliersi dall'empasse, deve essere dialetticamente viva, e non resa sistema, ombra di governo.

martedì 2 marzo 2010

Notiziola alluvio-periferica

Ieri sera a Casale ha avuto luogo un incontro partecipativo organizzato dalla Circoscrizione Sud.
Tra le tante cose dette, ed annunci di buche ricoperte, abbiamo saputo, dalla bocca di un alluvionato, che dopo gli eventi beneficenti, ancora non sanno, gli alluvionati, se bevono acqua potabile o meno dai loro pozzi; che vorrebbero sapere, da Comune e Provincia, cosa si ha in animo di fare per quegli argini, visto che ora si potrebbe cominciare a organizzare un qualche riassetto del territorio, magari per evitare altri disastri.
La serata, chiaramente pre-elettorale, tant'è che c'era anche un manipolo di rappresentanti dell'opposizione all'opposizione che hanno tentato di metter nel panico la Presidenta della Circoscrizione Sud e gli scudieri (ma ormai hanno imparato bene come si fa a gestire la protesta), ha evidenziato ancora una volta che sono talmente tanti i problemi e gli affanni della città che urge un impegno collettivo mostruoso.
A questi incontri si nota innanzi tutto una città scollegata, deamministrata, impoverita e smarrita, sfiduciata, combattuta fra la necessità di mantenere i posti di lavoro e le attività produttive che gravano sul territorio, e un ambiente reclamato ma ormai compromesso; un traffico opprimente e una incapacità a spostarsi per la città altrimenti, sia per abitudine, sia per mancanza di alternative, che l'amministrazione non offre.
Chiedere di includere, come ha fatto una rappresentante del Comitato Ambientale di Casale, la zona di Pantanelle nel 'master-plan' del Parco della Piana, va benissimo (non lo si chiede da anni un recupero di quella zona? quando tanto tempo fa si progettò la strada asse dell'industria, lo dicemmo, inascoltati, che quella zona era da tutelare. Ma allora i comitati non c'erano e qualcuno ci rise in faccia. Peccato).
Bisognerebbe, innanzi tutto, includere il Parco della Piana nel 'master plan' delle possibilità e non nella fanta/finta-politica.
P.S. Abbiamo saputo che Pamela Villoresi è candidata alle elezioni nella Regione Lazio con la Polverini. Una vera e propria sorpresa. D'altronde questa è la seconda. La prima l'avemmo nell'Anno Santo, quando la ascoltammo leggere poesie religiose a destra e a sinistra di tante navate. Nel sito dell'attrice si possono leggere le motivazioni di questa seconda 'chiamata'.

lunedì 1 marzo 2010

REGIME CULTURALE

TEATRI O SPAZI TEATRALI A PRATO CHE SARANNO GESTITI DIRETTAMENTE DAL COMUNE

METASTASIO
POLITEAMA
MAGNOLFI
OFFICINA GIOVANI

ovvero tutti gli spazi, se andrà in porto il progetto culturale prospettato dalla giunta Cenni.

Dunque solo il Teatro la Baracca non sarà omologato, perché è privato; ma chiaramente, rischia di soffocare davanti a un così compatto spiegamento di forze.

D'altra parte, in Regione, le cose non vanno meglio: su 190 teatri, di cui solo un centinaio funzionanti, 50 sono gestiti direttamente dalla Fondazione Toscana Spettacolo, che opera in maniera arbitraria e assolutistica nelle sue scelte in merito alla circuitazione; gli altri teatri sono gestiti direttamente dai Comuni che tendono però ad affidarsi sempre di più alla Fondazione per motivi economici e di praticità gestionale.
Dunque la prospettiva è assolutamente di regime. Sempre più vicina ai tempi in cui mio nonno per lavorare doveva avere la tessera di partito.
Naturalmente questo modo di procedere costituisce un grave danno economico, non incentiva la creatività, le forze giovanili, il cambiamento di cui la città di Prato e in generale tutta la Regione hanno assoluto bisogno.
Cercherò di combattere questo stato di cose, ormai intollerabile.
Dunque La Baracca è ormai un centro di resistenza culturale.
Spero che qualche collega si renda conto che piatto velenoso è offerto condito con olio di bacini, sorrisi e pacche sulle spalle.

Maila Ermini
_______
TEATRI GESTITI DALLA FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO, ente regionale
· Arezzo
TEATRO COMUNALE CAVRIGLIA o TEATRO COMUNALE BUCCI SAN GIOVANNI VALDARNO o TEATRO COMUNALE CAPODAGLIO
CASTELFRANCO DI SOPRA o
TEATRO COMUNALE DEGLI ANTEI PRATOVECCHIO o TEATRO COMUNALE DI CASTIGLION FIORENTINO
CASTIGLION FIORENTINO
TEATRO DANTE SANSEPOLCRO o TEATRO DOVIZI BIBBIENA
·
Firenze
o
TEATRO AURORA SCANDICCI o TEATRO COMUNALE GIOTTO VICCHIO o TEATRO COMUNALE NICCOLINI SAN CASCIANO VAL DI PESA
o
TEATRO DEL POPOLO CASTELFIORENTINO o TEATRO EXCELSIOR EMPOLI o TEATRO GIOTTO BORGO SAN LORENZO TEATRO SHALOM
EMPOLI
· Grosseto
o
TEATRO CASTAGNOLI SCANSANO o TEATRO DEGLI INDUSTRI GROSSETO o TEATRO DEGLI UNANIMI ARCIDOSSO o TEATRO DEI CONCORDI
ROCCASTRADA o
TEATRO DEL CILIEGIO MONTEROTONDO MARITTIMO o TEATRO MODERNO GROSSETO o TEATRO SALVINI PITIGLIANO
·
Livorno
o
TEATRO DEI CONCORDI CAMPIGLIA MARITTIMA TEATRO DEI VIGILANTI PORTOFERRAIO o TEATRO EDUARDO DE FILIPPO CECINA
o
TEATRO METROPOLITAN PIOMBINO
·
Lucca
o
Teatro Comunale Accademico BAGNI DI LUCCA o TEATRO DEI DIFFERENTI BARGA TEATRO DEI RASSICURATI MONTECARLO o TEATRO POLITEAMA VIAREGGIO
· Massa Carrara
o
TEATRO COMUNALE F. QUARTIERI BAGNONE o TEATRO DEGLI ANIMOSI CARRARA o TEATRO DELLA ROSA PONTREMOLI TEATRO P. A. GUGLIELMI MASSA
·
Pisa
o
TEATRO CINEMA FLORENTIA POMARANCE o TEATRO COMUNALE VERDI SANTA CROCE SULL’ARNO o TEATRO DEI CORAGGIOSI
POMARANCE o
TEATRO PERSIO FLACCO VOLTERRA o TEATRO VERDI PISA
·
Prato
o
TEATRO FABBRICHINO PRATO o TEATRO FABBRICONE PRATO ·
Pistoia
o
TEATRO PACINI PESCIA
·
Siena
o
SALA LIA LAPINI SIENA o TEATRO ALFIERI CASTELNUOVO BERARDENGA o TEATRO BRUNO VITOLO TORRITA DI SIENA o TEATRO COMUNALE DEI RINNOVATI SIENA o TEATRO DEGLI OSCURI TORRITA DI SIENA o TEATRO DEI ROZZI SIENA o TEATRO DEL POPOLO RAPOLANO TERME
o
TEATRO PIETRO MASCAGNI CHIUSI

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.