mercoledì 17 marzo 2010

FINE DELLA DIALETTICA SU CAMPO ETRUSCO

Se (da come si può prevedere dal voto in consiglio provinciale), domani al Consiglio Comunale di Prato tutti all’unanimità approveranno il protocollo d’intesa per la (finta) valorizzazione del patrimonio dell'area archeologica di Gonfienti, sarà una delle tante ormai innumerevoli riprove della fine della dialettica politica.

Che serve andare a votare, scegliere l’uno o l’altro schieramento, seguire questa massa informe di rappresentanti politici, se non hanno il coraggio di contestare, di opporsi a questo massacro che, in uno stillicidio continuo, si fa sulla testa della gente?

Se cane non morde cane.

Se le piazze servono solo a quelli che poi dentro i palazzi muovono le vere pedine.

I cittadini, che pigramente leggeranno i giornali, penseranno che come è fatto, è ben fatto e, da una parte e dall’altra, seguiranno ancora illusi sulle piazze il suono dei vari pifferai, finti paladini della libertà, democrazia, pensando, poveri cittadini, che quando sventolano bandiere, la sventolano dalla parte giusta...

L’Interporto, questo è il vero vincitore della questione degli Etruschi a Prato.

L’Interporto, che non decolla. Che è un vero e proprio flop (state attenti: tra pochi giorni ne parleranno bene, suonando la grancassa…)

Balle ci hanno raccontato e ci racconteranno.

Marionettes.

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