sabato 20 marzo 2010

STORIE DELLA PEGGIOR PRATO

Leggendo i giornali stamani c'è di che piangere.
1. La questione del consiglio comunale scorso: già l'ho scritto, si sono comportati male, i nostri consiglieri sembrano rappresentarci sempre meno. Hanno modi a volte troppo poco democratici. E quindi anche la questione del WIFI l'hanno trattata come peggio non si può, facendo perdere ai cittadini un'occasione per la loro stupida litigiosità. Una vergogna, che dimostra il livello. Questa non è dialettica, la dialettica politica è ben altra cosa.
2. Gonfienti. Non c'è molto da levare osanna. Siamo lontanissimi dal Parco Archeologico. Tutta roba da campagna elettorale, sia a destra che a sinistra. Intanto si pensa a portare tutto (??) quello che è stato trovato a Gonfienti a Carmignano, è scritto chiaramente stamani: Cirri dice: 'samo arrivati prima' e quindi spetta a noi la fetta più grossa. Noi non la intendiamo così. Ci vuole un museo a Prato per Gonfienti, punto. La Poggesi cammina sempre tra le truppe cammellate che la difendono per difendere sé stessi. Al riguardo consigliamo a tutti la lettura del nostro libro, "Gonfienti storia di una battaglia", affinché almeno un po' di verità venga fuori.
3. La questione del traffico a Casale: è stato ed è gestito malissimo. Non solo per uscire e per entrare a Casale, ma all'interno dello stesso borgo, dove si utilizza un argine del fosso come strada principale di collegamento alla città, creando, oltre la strettoia del borgo, un'altra tutta moderna e ingiustificata (o che è giustificata solo gli interessi di alcuni). E' uno scandalo. Vergogna numero 3.
4. Mentre lo smog ci mangia, questa amministrazione non pensa neanche un po' a come realizzare alternative serie, che, signor Borchi, si possono fare anche senza invocare a difesa la mancanza di soldi. Perché non ci si mette di buzzo buono, a un tavolo, come piace tanto a tutti, e si cerca di risolvere la questione del traffico, almeno di affrontarlo?
Va ripensata la mobilità in città. Bisogna far capire ai cittadini che ci si deve muovere in maniera diversa e bisogna dar loro l'opportunità di farlo!
5. Tutti i partiti sono ora preoccupati per le elezioni regionali e stanno perdendo tempo ed energie dietro i candidati e i vari 'patron' che planano sulla città. Intanto state perdendo i cittadini, che, con l'astensionismo, non vi voteranno. E faranno benissimo.
6. Manca un programma culturale per la città. Non vogliamo le strumentalizzazioni di nessuno! Se non si prende il toro per le corna, qui il toro inforca il torero e la corrida è finita.
7. Insomma, Caporetto.

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