Gli effetti del libro "Gonfienti, storia di una battaglia" si fanno sentire. Stamani Il Tirreno (ma uno ce l'ha anche La Nazione), riporta, a tutta pagina un articolo su Gonfienti: "A passeggio sulla città etrusca", dove si illustra il (solito) progetto dell'ispettrice Poggesi, che ci farà camminare fra 'i quattro sassi' dell'antica città pratese, fra Tir e colate di cemento.
Ma nel libro è stato previsto anche questo. Lo abbiamo già detto, certe autorità funzionano come il terzo principio della dinamica.
Peccato arriveranno tardi, e in tutta fretta, a farci passeggiare. (Magari nel frattempo ci farebbe piacere se ci facessero passeggiare e pedalare anche nella città nuova, senza rischiare la vita...).
Qualcuno dirà meglio tardi che mai. Ma troppo tardi vuol dire mai!
E i preziosi reperti, la signora ispettrice se li è dimenticati? Devono tornare a Prato, dove sono stati trovati. Su questo punto non demorderemo.
(Nell'articolo de La Nazione l'assessore Nesi parla di 'interporto etrusco': assessore, la prego, se sono sue parole, basta con queste atrocità lessicali).
Maila Ermini
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