Ieri sono andata a vedere una seduta del consiglio comunale, a Prato.
Si parlava di Gonfienti, era all'ordine del giorno la votazione del piano provinciale per il cosiddetto recupero dell'area etrusca.
Sapevo già quale sarebbe stato il risultato, che il tutto sarebbe stato votato all'unanimità, perché non c'era altra soluzione, altra possibilità.
L'assessore Beltrame ha dato atto, pubblicamente, al mio impegno, alla tanta fatica (e alla denigrazione di tutti) riguardo questa faccenda.
Io mi sentivo un po' triste, un po' rimbambita in mezzo a quel cerimoniale un po' bruttino, e ho pensato che avevo previsto anche questo.
Qualcuno, nell'uscire, si è congratulato con me, come se quel risultato fosse stato opera mia.
Nel libro già è scritto come andrà a finire.
P.S. Ho notato, fra gli scranni, un lievissimo vento anti-democratico, toni forti in certi momenti; ironia di cattivo gusto nei confronti di certi consiglieri. Sarcasmo, piuttosto, che rimbalzava a mo' di ping-pong.
E anche maleducazione. Direi che sarebbe il momento di cambiare toni, e modi.
Ed è per questo che sollecito i cittadini a essere più presenti alle sedute. Io lo farò.
Nessun commento:
Posta un commento