giovedì 25 marzo 2010

Perché non mi intusiasmo per RAI PER UNA NOTTE

Dirò le solite cose che non piaceranno a nessuno.

Certo, contro la censura. Non sono io continuamente censurata?

Non sono certo a favore di chi non fa andare certi programmi in televisione durante il periodo elettorale!

Ma, tuttavia, non mi entusiasmo e non ci sarò ad assistere a RAI PER UNA NOTTE, a servizio di Santoro e degli altri suoi illustri peones.

Almeno se prima non si discute la televisione in toto.
Berlusconi se n'è impossessato perché gli è stato permesso. E' chiaro.
Perché la televisione di stato era, ancor prima di lui, anti-democratica.

Per esempio, come si risponde alla domanda (ma tante altre domande si potrebbero fare): come si fa a 'entrare' in televisione, o alla radio pubblica?

E' nelle pari opportunità che si vede la democrazia. E per pari opportunità non intendo solo quelle fra uomo e donna, e che servono solo agli uffici elettorali!

Dunque, banalizzando:
detesto con tutto il cuore i sudici patriarchi alla sudamericana, ma non amo chi mi vuol far credere che l'altra parte è quella giusta. Dove ci sarebbe pulizia e democrazia!

Eppoi detesto la televisione. Così, com'è fatta almeno adesso da TUTTI, volgare e brutta, insipida, vanitosa e utile solo al potere, sì, questo abominevole simbolo del potere che mi toglie tempo al pensiero, alla creazione, allo stare con gli altri. Allo stare con me.
Alla vita.


maila

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