Caro Sindaco Cenni,
ti ho visto portare il tuo saluto alla Faenzi, signora candidata per il Centro-Destra alla Regione Toscana, che è venuta a farci visita a Prato.
Non c'era molta gente, così ti ho visto meglio.
Eppure, durante la scorsa campagna elettorale, ricordi? (permettimi questo 'tu', che è di tutto rispetto), mi dicesti che era necessario superare le ideologie, superare gli steccati e lavorare per il bene di tutta la gente.
Ora ti vedo accanto a una parte, tu che sei diventato il sindaco di tutti.
Credo che non vada bene. O forse porterai i tuoi saluti a tutti i candidati al soglio regionale che verranno a farci visita?
Molti, nel votarti, hanno pensato che tu, nonostante fossi candidato di una parte, non fossi uomo 'di partito'. Ora però ci sorge il dubbio che tu ti dia daffare proprio per questa parte, per questa signora; se così fosse, è come se tu fossi sindaco solo di una parte politica della città, che con la tua presenza sponsorizzi.
Un sindaco è un sindaco. Tu ora rappresenti anche l'opposizione, la minoranza della città, dunque in teoria rappresenti anche me, che pure non ti ho votato. Ma tu, con questi saluti che temiamo solo di parte, non adatti alla 'par condicio', non puoi rappresentarmi. Come non rappresenti gli altri.
Questi comportamenti, come i decreti che non si devono firmare che invece si firmano, non sempre hanno le migliori conseguenze.
Cordialmente,
Maila Ermini
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