Attratti dal nome di Tim Burton siamo andati a vedere Alice in Wonderland (in questo caso non tradotto in italiano, come invece imporrà per altre faccende e ad altri stranieri il Comune di Prato) e con nostra immensa delusione ci hanno dato gli orrendi occhialetti per vedere la pellicola in 3D.
Il film, confezionato dal regista ormai prono ai voleri e ai finali edulcolorati della Walt Disney, è stato una completa delusione e ne sconsigliamo a tutti la visione, per non buttare via i soldi: tra l'altro la storia di Carroll è completamente falsata e piegata alla moderna insignificanza camuffata di 'moltezza', dove gli effetti speciali sono ormai diventati effetti spiacevoli.
Tra l'altro la visione in 3D, che rompe la convenzione filmica, il divario fra noi e la pellicola, che fa entrare lo spettatore nel film, è specchio dei tempi dittatoriali che viviamo, dove la coscienza critica deve essere abbattuta.
Sottile e magico effetto della tecnologia, che porta lo spettatore magro a casa.
Dopo lo spettacolo siamo stati male, perché quei terribili occhialetti fanno male anche alla salute.
Boicotteremo tutto il cinema dittatoriale in 3D.
Nessun commento:
Posta un commento