Assessore Silli,
non basta scandalizzarsi per il numero alto degli aborti delle immigrate.
Non basta scandalizzarsi per l’utilizzo dell’aborto come pratica contraccettiva.
Bisognerebbe anche scandalizzarsi sul fatto che molte donne immigrate (ma non solo) sono sfruttate; che, come certamente Lei saprà, vivono in una situazione di sottomissione e subcultura; e dunque l’aborto praticato in ospedale, assistito, pur aberrante possa essere, è uno dei tanti modi che hanno per difendersi dalla violenza senza finire al Creatore.
Se dobbiamo scandalizzarci, dobbiamo farlo a 360 gradi, nei confronti di una società profondamente sessista, dove le donne sono fortemente discriminate. ‘Utilizzate’ sessualmente, e come mano d’opera a nessun costo in quasi tutte le famiglie.
E dovremmo scandalizzarci e fare campagne di sensibilizzazione anche nei confronti di quegli uomini che non hanno nessun rispetto verso le proprie ‘compagne’.
Cordialmente.
Maila Ermini
non basta scandalizzarsi per il numero alto degli aborti delle immigrate.
Non basta scandalizzarsi per l’utilizzo dell’aborto come pratica contraccettiva.
Bisognerebbe anche scandalizzarsi sul fatto che molte donne immigrate (ma non solo) sono sfruttate; che, come certamente Lei saprà, vivono in una situazione di sottomissione e subcultura; e dunque l’aborto praticato in ospedale, assistito, pur aberrante possa essere, è uno dei tanti modi che hanno per difendersi dalla violenza senza finire al Creatore.
Se dobbiamo scandalizzarci, dobbiamo farlo a 360 gradi, nei confronti di una società profondamente sessista, dove le donne sono fortemente discriminate. ‘Utilizzate’ sessualmente, e come mano d’opera a nessun costo in quasi tutte le famiglie.
E dovremmo scandalizzarci e fare campagne di sensibilizzazione anche nei confronti di quegli uomini che non hanno nessun rispetto verso le proprie ‘compagne’.
Cordialmente.
Maila Ermini
Da Il Tirreno, cronaca di Prato, del 23 maggio 2010
Inaccettabile accettare così tanti aborti
Da tempo sto lavorando su dati statistici che sono a dir poco allarmanti, dati che vedono in prima linea per numero di aborti numerose donne immigrate. Dati che certamente mostrano un utilizzo dell’aborto assolutamente sregolato, quasi come strumento di contraccezione. Donne che abortiscono 2/ 3 volte nel giro di due anni, con conseguenze facilmente intuibili anche per la loro stessa salute. Quale classe politica, comunque la pensi sull’aborto, può accettare che in una città come Prato vengano praticati 596 aborti all’anno? Tra le donne che si sono sottoposte ad IVG, 4 su 6 sono straniere, in particolare cinesi nel 40,6% dei casi, albanesi nel 5,7%, romene nel 4,7%, nigeriane nel 3,9% e marocchine nell’2,5%. Il problema è certamente di tipo culturale e urge un grande lavoro informativo nelle varie comunità di stranieri, per questo per il mese di settembre, con una associazione di donne migranti ho previsto un convegno nazionale al riguardo ed ho già provveduto ad invitare personaggi di rilievo che presto renderò noti. Si può essere favorevoli o contrari all’aborto, ma certo è che mai e poi mai una cosa orribile e ripugnante come l’aborto può essere utilizzata come metodo di pianificazione familiare.
Giorgio Silli assessore Immigrazione Comune di Prato
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