venerdì 28 maggio 2010

Una disastrosa caccia al tesoro

Deludenti, le celebrazioni in onore di Francesco di Marco Datini, mercante pratese del '300. E per certi aspetti risibili.

L’uso che se ne fa, di questa figura di Francesco di Marco Datini, sconcerta: tra le altre cose viene posto a modello di bambini in una insulsa caccia al tesoro con tanto di premiazione al Castello dell'Imperatore.

E questo fa la scuola!

Ai bambini si presenta il mercante senza nessun afflato critico; invece di stupidi e noiosi giochi, si sarebbero potute leggere, trascritte come sono in un linguaggio più moderno, alcune lettere di Francesco alla moglie Margherita, i documenti più preziosi, questi sì.

Ancor più grave è che si passi sotto silenzio la figura di lei, che appare una figura bellissima, di alto valore umano, e più saggia, più ‘aperta’ del marito, chiuso nella preoccupazione del suo ‘fondacho’ e dei suoi beni.

Una donna che a quarant’anni imparò a scrivere, cosa mirabile per quel tempo. E che accettò la sua sterilità, ne parlò nelle sue lettere; e che accolse nella sua casa la figlia di un'altra donna.

Lei, assessore Nesi, la Margherita, è piuttosto un simbolo, non certo il marito!

Ma sono evidenti gli intenti ‘machisti’ della cultura d’oggi, di pura restaurazione, e di valorizzazione del ‘danaro’ e del ‘successo’, e che la scuola accoglie. (E' necessario ripeterlo?).

Non è un caso che a reggere i due assessorati alla cultura del comune e della provincia pratese sono stati chiamati (e non eletti) –incredibilmente a segnare il destino della città, e fuori di questo non se ne vuole altro in una dittatura culturale asfissiante- proprio un ex-mercante e da una dottoressa in economia.

Da La Nazione di oggi, Cronaca di Prato
L’INIZIATIVA AL CASSERO IN MOSTRA I LORO DISEGNI SULLA VITA NEL ’300
E 200 bimbi invadono il centro
Anno datiniano: domani caccia al tesoro sulle orme del mercante

CACCIA AI tesori di Prato sulle orme di Datini. L’appuntamento è per domani mattina: 200 bambini, selezionati fra le quinte delle scuole primarie di Prato e provincia, si sfideranno per le strade del centro nel segno del grande mercante. L’iniziativa, promossa da Comune, Provincia e Apt, in collaborazione con la casa editrice pratese Piano B, rientra nel programma delle celebrazioni per il 600° anniversario della morte di Datini. Sarà un modo originale e divertente per far conoscere ai bambini la figura del mercante e della Prato del suo tempo, ma anche uno stimolo per scoprire nella Prato di oggi la grande eredità che Datini ci ha lasciato. In premio per tutti i partecipanti «C’era una volta un mercante», un libro scritto dalla giovane storica pratese Margherita Romagnoli, edito da Piano B. Il volume racconta la storia di Datini attraverso l’inedito punto di vista della figlia Ginevra, che accompagna i piccoli lettori in un viaggio nel tempo alla scoperta della sua casa, della sua famiglia e della città alla fine del 1300. Il libro nasce dalla diretta frequentazione dei documenti dell’Archivio di Stato da parte dell’autrice, che ha lavorato anche alla pubblicazione promossa dal Comune «Una casa fatta per durare mille anni», un altro volume su Datini a cura di Diana Toccafondi (sarà presentato in autunno).Alla ‘caccia al mercante’ di sabato parteciperanno 200 bambini selezionati attraverso un altro concorso promosso da Comune e Provincia, sempre in collaborazione con Piano B. Si trattava di immaginare e disegnare la vita in Palazzo Datini alla fine del ’300: il risultato sono gli elaborati in mostra da mercoledì e fino al 6 giugno al Cassero. I piccoli, suddivisi in 22 squadre, innalzeranno i loro vessilli medievali partendo da piazza del Comune intorno alle 10 e animeranno il centro svolgendo prove e giochi per trovare il tesoro. La premiazione è prevista alle 12,30 al Castello dell’Imperatore, con la partecipazione di Anna Beltrame e Rita Pieri, assessori alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune, Edoardo Nesi, assessore alla cultura della Provincia, e Alberto Peruzzini, direttore dell’Apt.«Il progetto editoriale di Romagnoli — è il commento di Beltrame e Pieri — ci ha subito convinte e così abbiamo pensato di organizzare una caccia al tesoro di cui il libro fosse ispirazione e premio. L’idea è piaciuta anche alla Provincia e all’Apt, così abbiamo lavorato insieme per metterla in pratica e ricordare Datini con iniziative per bambini e famiglie».Poi Nesi: «Il libro offre un modo nuovo e intelligente per raccontare la storia della nostra città. Giovani e giovanissimi lettori potranno scoprire segreti, abitudini, curiosità sulla vita di un personaggio simbolo».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravi. Al momento questo blog è l'unico 'luogo' controcorrente in questa città intellettualmente e politicamente defunta.


Luca

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