mercoledì 26 maggio 2010

GLI UNI NON SI VERGOGNANO E GLI ALTRI TACCIONO

Non si vergogna il Nesi di far pubblicità al suo libro in qualità privilegiata di assessore e saltella qua e là nei luoghi pubblici addirittura circondato da giornalisti.

Complimenti, signori. E poi vi lamentate se vi mettono il bavaglio? In queste condizioni è così facile, mettervelo…

Sono i conflitti di interesse di cui nessuno parla.

Presto se ne profilano altri in vista, di conflitti d’interesse, robetta certo, robetta di provincia, ma che tanto assomigliano a quelli nazionali e ancor di più: per esempio direttori di testate giornalistiche e televisive che diventano presidenti di teatri…

L’opposizione politica locale e regionale non ha nulla da dire; la protesta della base, tanto vivace nella precedente amministrazione, ora tace tramortita. O forse soddisfatta?

Gli artisti-scimmie e gli intellettuali inconsistenti ballano battendo il tamburo, come diceva De André, ma senza mai dire 'vaffanculo' .

Sperano tutti evidentemente nella ’politica del bacino’, d’esser baciati e da rospi diventare principi.
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Da La domenica delle salme di De André:
"Voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio/coi pianoforti a tracolla vestiti da Pinocchio,/voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti/per l'Amazzonia e per la pecunia/nei palastilisti/e dai padri Maristi/voi avevate voci potenti/lingue allenate a battere il tamburo/voi avevate voci potenti/adatte per il vaffanculo".

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