mercoledì 12 maggio 2010

FERITAPERTA

Racconto quello che è successo stamani, alla biblioteca del Liceo Cicognini di Prato.
I ragazzi hanno organizzato una assemblea per parlare di due libri pubblicati di recente che parlano della città: invitano me e l'assessore Nesi.
Tutto bene, vado.
Porto con me un po' di materiale, perché immagino che farà piacere ai ragazzi ricevere anche un minimo di informazioni sugli antefatti del mio libro su Gonfienti.
Prima parla il Nesi, parla del suo libro. Tutto tranquillo.
Poi tocca a me e dopo aver fatto vedere un po' di immagini, piccole parti del documentario Gonfienti è morta, dopo aver raccontato sommariamente i fatti relativi alla battaglia per Gonfienti, il Nesi, che deve andare via, chiede la parola per rettificare quanto ho detto. O comunque per dire che la Provincia si sta attivando, che il Pasl qui e là, che ci sono 500 mila euri, che hanno già fatto già tanto, che è difficilissimo, che insomma, Maila è la solita pasionaria (o visionaria?), ma da ora in poi le cose cambieranno.
A parte il fatto che io non avevo interrotto la sua presentazione e che lui si è sentito in dovere di farlo della mia, facendo leva sulla sua autorità nei confronti dei ragazzi; a parte il fatto che dopo non ha aspettato la mia risposta e se n'è andato; a parte il fatto che ha interrotto il filo della mia narrazione; a parte il fatto che prima si presenta come scrittore e poi cambia veste e diventa improvvisamente assessore...Diventa autorità, diventa potere che difende il potere...(la Soprintendenza, in primis, che fa sempre tutto bene...Chi osa, o voi che non siete archeologi, che non SIETE, criticare l'operato della Soprintendenza che fa tutto per il meglio?).
Dopo la partenza della autorità, comunque, ho parlato liberamente ai ragazzi e quanto ho potuto dire ho detto. Ho approfittato, perché diventa sempre più difficile praticare l'educazione senza censure.
La questione Gonfienti continua a bruciare, la ferita è aperta.
E il sito è di nuovo invaso dalle erbacce.
Maila
(P.S. Intendono coprire-proteggere la domus etrusca; e sopra la copertura ci mettono i pannelli fotovoltaici -e l'autorità ne è entusiasta-...Ma se non sono capaci nemmeno di tenere un pezzettino di scavo senza farci ricrescere subito l'erba, cosa ne faranno dei 500 mila Euri (visto che hanno già buttato al vento quelli che sono serviti per ripulire il sito?)?

1 commento:

Simone ha detto...

La Provnicia e Nesi hanno fatto talmente tanto che Gonfienti oggi è un campo incolto, abbandonato a sè stesso ormai da anni.
Come tutte le persone che hanno"il carbone bagnato", Nesi si è sentito punto sul vivo e ha solo arrogantemente dimostrato di saper alzare la voce.
Poi negli ultimi mesi Nesi si è coperto di ridicolo talmente tante volte che infierire è come sparare sulla Croce Rossa.

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