mercoledì 25 agosto 2010

Biciclettare

La forza di questo paese chiamano Olanda mi appare tutta qui: la bicicletta.

La bicicletta è vivere nell’essenziale, organizzarsi con poco, arrangiarsi, coraggio, divertimento, libertà dal petrolio. Non consumo, non inquino.

Il traffico è tutto regolato sulla bicicletta, che è la regina della strada. Si vedono TIR enormi inchinarsi alle due ruote.

Gli olandesi biciclettano a qualsiasi tempo, e in genere il tempo è brutto e ventoso.

Qui esistono le autostrade per le due ruote, e questo è l’unico vero legame che mi stringe a questa striscia di terra, che peraltro non amo.

In questi pochi giorni qui, imparo molto. Sono molto riconoscente a tutto questo sapere che non costa nulla, che non ha bisogno di esperti con cachet salati.
Sto studiando bene, nel tempo libero, sto approfondendo il progetto che tenterò di ripresentare invano nella mia città per renderla pedo-ciclabile.

Una città ‘vecchia’, immobile, che non sa vedere il proprio futuro, tantomeno il passato, glielo hanno impedito, ferma al contrasto cinesi-non cinesi, tessile-non tessile, vecchie storie, la tradizione che si vuol rinnovellare (ma che favole sono?), 'facciamo i nostri affarucci' e tutto va alla malora. Non sanno, non vogliono guardare oltre la propria trama, l'orditino di interessi e famiglia.

m.e.

4 commenti:

IguanaEco ha detto...

Non posso in un breve commento rendere evidente la drammaticità e la gravità del problema che sto per esporre, ma spero di essere creduto.
Il problema è: come si fa ad andare in bici se, quando va bene, bisogna ricomprarne una al mese a causa dei furti continui che si subiscono?
Giuro che la prossima che mi rubano, querelo l'assessore Milone e il questore di turno. Ci sono bande organizzate con pinze e furgoni che girano notte e giorno per la città. Possibile che non si riesca a combattere questa piaga che danneggia il portafoglio e la psiche delle persone e indirettamente l'ambiente? Sono arrabbiatissimo!!!!!
Ricc

Anonimo ha detto...

Io non sapevo di questo problema a Prato. A me insomma non è mai capitato. Ma quando agiscono, di notte, di giorno? E Milone lo scortato lo sa?

Lucia

IguanaEco ha detto...

per Lucia e per tutti.
Guarda lucia è una cosa tremenda. Ogni giorno ci sono lettere ai giornali di gente che non ne può più. Io ho cambiato casa e ora non posso più tenere la bici dentro. Appena arrivato, intendo la prima notte, mi hanno portato via la mia adorata. Subito dopo un'altra (di notte). Le zone adiacenti al centro sono molto colpite. Qualcuno che la sa lunga dice che le rivendono a pistoia e a firenze. Infatti gli unici ladri professionisti che in passato sono stati beccati erano cittadini di mezza età pistoiesi. ma dice che ci siano anche dei rumeni organizzati. I cinesi invece se le fregano fra loro perchè non si vogliono mescolare nemmeno in quello. Io non so molto ma ho molti testimoni della cosa che qualche anno fa spinse il consigliere Donzella IdV a fare una mozione per i parcheggi con blocco meccanico sul modello ferrarese. Ci sono proposte anche degli amici della Bicicletta di cui il presidente pratese è Danilo Presentini, persona seria e simpatica....
ric

Anonimo ha detto...

(scritto il 26 agosto, ma non avuto il tempo di pubblicarlo)
Riccardo, hai ragione. Ma ci sono almeno due ordini di problemi: uno culturale e l'altro di sicurezza pubblica. Quello della sicurezza, che coinvolge il Milone e il questore, é piú generale e riguarda il tema del furto non solo di bici, ma anche nei nostri appartamenti, dei nostri beni, auto, eccetera. E si combatte con la prevenzione e la vigilanza delle forze dell'ordine. E a scuola educando, come fai tu. E in famiglia. E quindi si torna all'aspetto culturale: che bisogno c'é di rubare se non ne hai bisogno? se rubare non paga, e se le biciclette rubate non riesci a venderle? se, insomma, non ci fosse la ricettazione, allora si sarebbe meno spinti a rubare. Anche in Olanda, comunque, mi dicono le persone che Maila e io abbiamo incontrato, le biciclette sono rubate. Meno, ma lo sono comunque. Che le biciclette siano oggetto di furto non deve peró essere un alibi per Borchi e compagnia cantante per ignorare o minimizzare il problema del trasporto a due ruote: ci si sente rispondere che ai Pratesi la bici non interessa. Borchi, dove vivi? Ma, giá, che appartieni alla cocomerante giunta 'res nullius' e delle cose pratiche poco vi importa. Ma se la giunta non facesse orecchie da mercante sul tema, sai quante proposte si potrebbero fare, anche per diminuire drasticamente il furto di bici? Prato potrebbe essere innovativa, in tal senso, e aprire un nuovo mercato, magari...
26 agosto 2010 15:34

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