sabato 21 agosto 2010

Shanghai, ''s-cianchetta'

Dunque i guai del Sindaco Cenni non sono pochi, e dà fastidio questa protesta cinese, una vera e propria 's-cianchetta' alla giunta, tanto che l'onorevole Mazzoni chiede di far chiarezza. Insomma, pesa questa figuraccia cenniana. E, al solito, la vittima sarebbe il sindaco.
Ma intanto: perché non comincia lui a fare chiarezza? Perché il sindaco non dice ai suoi elettori cosa farà da grande?
La giunta, dopo aver cocomerato, ora punta sull'altra festa, quella dell'8 settembre con il relativo corteggio storico, e la riesumanda pratesità.
Poveri noi, dalla sinistra padella siamo finiti alla brace braciolina.
Non se n'esce.

Caso Sasch: «Il governo faccia chiarezza»

Dubbi del deputato Mazzoni sulla protesta degli operai cinesi

PRATO. E’ così il caso della protesta degli operai cinesi dell’azienda tessile Txy, controllata dalla Sasch del sindaco Roberto Cenni, è approdata in Parlamento. Il deputato del Pdl, Riccardo Mazzoni, ha infatti presentato un’interrogazione al ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, affinchè venga fatta chiarezza sulla vicenda che, a suo dire, presenta alcuni lati oscuri. Così l’onorevole Mazzoni ricostruisce i fatti. «Settanta dipendenti cinesi dell’azienda tessile Txy, controllata dall’italiana Sasch, hanno scioperato il 10 agosto scorso a Shanghai davanti alla sede del consolato italiano consegnando un appello alle autorità italiane “perché ci aiutino a recuperare gli stipendi che la Sasch non ci ha pagato”. Il vice console italiano Francesco Varriale, ex consigliere comunale pratese dei Ds, ha confermato che “un gruppo di persone si è presentato al consolato chiedendo un intervento” e che “il consolato ha contattato i dirigenti di Txy”». Le considerazioni del deputato Mazzoni, già espresse nei giorni scorsi, sono a questo punto le seguenti: «la strumentalità della protesta è apparsa subito evidente, visto che la Sasch in questa vicenda è parte lesa e sta tutelando i suoi interessi, anche attraverso una circostanziata denuncia alle autorità cinesi, nei confronti dei dirigenti della sua partecipata Txy, accusati di comportamenti poco trasparenti; inoltre fra gli azionisti della holding che controlla la Sasch c’è l’attuale sindaco di Prato Roberto Cenni, la cui giunta sta attivamente operando per far emergere dall’illegalità diffusa il distretto cinese della città laniera». «In Cina - ricorda Mazzoni -, l’unico sindacato ammesso è quello di Stato e di conseguenza la sensibilità allo sciopero è pochissimo sviluppata. Molti osservatori, nonché autorevoli fonti giornalistiche hanno messo in rilievo l’anomalia di questo sciopero improvviso, collegando peraltro la protesta con la visita fatta in gran segreto a Prato, nei giorni precedenti la manifestazione, da un alto funzionario del governo cinese». Si arriva quindi alla questione più prettamente politica: «il Partito democratico pratese, ora all’opposizione, ha strumentalizzato politicamente lo sciopero di Shanghai, nel tentativo di recare un danno d’immagine al sindaco e alla giunta». Tirando le somme l’onorevole Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del Pdl, chiede al Ministero degli Affari Esteri se «intenda compiere ogni possibile passo presso il governo cinese per chiarire questa vicenda che presenta troppi lati oscuri». Mazzoni non lo dice apertamente, insomma, ma fa ben capire che dietro alla protesta degli operai in Cina potrebbe esserci stato qualche regista pratese interessato a mettere in cattiva luce il sindaco-imprenditore. Solo esasperata dietrologia? (Il Tirreno)

2 commenti:

IguanaEco ha detto...

Davvero sfortunato Cenni. Se ne va in Cina a fottere i lavoratori pensando di starsene qui in santa pace a dargli di cocomero e a far profitti e invece, o non si mettono a scioperare anche lì. Chieda consiglio a Marchionne, lui avrà una soluzione sicuramente migliore di quelle vittimistico-complottiste del suo protettore Mazzoni. Comunque mi piace questa cosa che la sasch è parte lesa. Ora se devo pagare qualcuno faccio così anch'io. Sono parte lesa!
Io pensavo che con Romagnoli se ne fosse viste abbastanza ma ancora una volta il mito di Gino Bramieri e delle sue splendide barzellette viene oscurato da un sindaco pratese e dalle sue battute.
Nel nome di Verdini il sol dell'avvenir!
http://municipioverde.blogspot.com/2009/05/prato-cosa-centra-annibale-viscomi-con.html
Riccardo

Anonimo ha detto...

E' bello rivedere l'Iguana in azione... ;)

Su Cenni... continua a distribuire cocomeri e promesse, freschi di Esselunga gli uni e ormai passite le altre!

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