mercoledì 20 aprile 2011

Bruciare i libri? Non serve più

Nei loro romanzi apocalittici scrittori come Bradbury o Huxley mai avrebbero potuto immaginare simile raffinatezza. Anzi, dato il luogo che fa da sfondo, direi prelibatezza, al fine di gustar bene e fino in fondo il sottile impalpabile mondo ditta-consumistico omnimercificante che ormai ci circonda e pervade.
Oggi bruciare i libri non serve più. Anzi, al contrario!
Non solo i libri si comprano al supermercato ammassati quasi sempre vicini alle casse; ma anche le biblioteche, grazie a un accordo fra Regione Toscana e Coop saranno sistemate direttamente dentro i supermercati. Che ganzata, eh?
Con la biblioteca nel supermercato finalmente i ragazzi si decideranno una volta per tutte a leggere: così ha detto la Scaletti, assessora regionale alla cultura, che ha dichiarato che i toscani producono cultura (quale?), ma non la fruiscono; tantomeno leggono. 
E allora, ecco trovata la soluzione, grazie al proficuo accordo: mentre i genitori vanno a comprare le merendine, il ragazzo va a prendere in prestito un libro. Pensano già a mettere angoli di lettura fra uno scaffale e un altro; presto si vedranno ragazzi lettori avidamente cibarsi di cultura appollaiati sui carrelli.
Chi potrebbe dire che tale misura non serve alla cultura? Chi la pensasse diversamente, sarebbe subito relegato in un angolo, considerato un disfattista o un poco lungimirante.  Un oscurantista. Infatti nessuno ha da ridire.
Siete contenti, toscani, che i vostri rappresentanti pensino così tanto a voi e alla cultura dei vostri figli?
Forse è vicino il giorno in cui le biblioteche pubbliche - che rendono così poco e gravano così tanto! - saranno sostituite da queste supermerca-biblioteche. Sarà così risolto un altro problema e avremo risparmiato molto!
Per saperne di più (di più chi ti dà?)
http://www.regione.toscana.it/bibliocoop/

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