venerdì 15 aprile 2011

Centro storico come centro commerciale

Una mia amica che vive in centro a Prato mi fa notare che nelle richieste dei commercianti del centro storico, in particolare della Confcommercio, in cui si sollecita, oltre ad esoneri fiscali, sostanzialmente una riapertura alle macchine con riduzione della Ztl, una maggiore facilitazione dei clienti ai negozi (pena il non svolgimento dei giovedì estivi con apertura dei negozi in notturna, chiamato litto-sovieticamente "Il giovedì del cittadino") non viene contemplato minimamente 'il residente' del centro storico.
Dato che il linguaggio ormai è del tutto mistificatorio e quindi falso, con "giovedì del cittadino" si deve intendere piuttosto il giovedì del cliente o dell'avventore". Di questo ci si preoccupa.
Il centro storico è ormai un centro commerciale che vuole far concorrenza agli altri centri commerciali nati ad hoc e contro cui abbiamo tanto combattuto, invano.

Insomma il rischio è questo: che col forzare la mano del commercio, con  l'invadere il centro di macchine e avventori per aiutare la 'ripresina', con il voler fare tutto per l'economia, si rischia di soffocare proprio quel centro antico che si vuole tutelare e valorizzare. Insomma il residente in centro è a rischio, abbandonato, e non è strano che abbandoni gli spazi lasciandoli vuoti o ad 'altri'.

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