lunedì 4 aprile 2011

Museo Archeologico di Artimino e l'inesistenza di Gonfienti

Ieri ho visitato il Museo Archeologico di Artimino, intitolato al Soprintendente Francesco Nicosia.
Il museo è piccolo, ma in sostanza ben fatto e soprattutto vi si possono vedere preziosi manufatti in particolare del Tumulo di Montefortini.
Consiglio una visita.
Però desidero evidenziare che:
dal punto di vista del percorso museale, carente è l'indicazione del singoli reperti, affidati a dei pannelli in plexiglas o simili dove è riportata una descrizione sommaria delle varie teche; solo gli incensieri sono spiegati correttamente. Anche l'illuminazione necessita di un ritocco. Bene invece i video sulle varie tombe e su Pietramarina che, anche se non esaustivi - in particolare quello sul Tumulo di Montefortini, le cui immagini sono scure e non si coglie la visione di insieme - aiutano molto la comprensione.
Non si spiega chi è Francesco Nicosia, per cui non si capisce perché gli sia stato intitolato un museo etrusco: va spiegato; non si dà il giusto risalto all'imprenditore Olmo (così si chiamava? cito a memoria) che ha donato l'immobile dove sorge il museo. Liquidato con una targhetta: merita di più.
Ritorna la divisione 'mondo dei vivi' e 'mondo dei morti', che porta la firma della curatrice, Gabriella Poggesi.
In particolare quando si parla di Pietramarina e quindi del 'mondo dei vivi', ma anche in altri pannelli che sono dislocati nel 'mondo dei morti', nessun riferimento, nemmeno di sfuggita, a Gonfienti, quando invece sono indicati altri nomi di luoghi etruschi della zona. Chi firma questo omissis?
E' chiaro come la Gonfienti etrusca non si vuole che esista.
m.e.

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