mercoledì 13 aprile 2011

Le notti di Arcore

"Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole e ciò che il potere vuole è completamente arbitrario, o dettatogli da sue necessità di carattere economico che sfuggono alla logica comune" (PPP).
Per capire le notti di Arcore consiglio - se ce la fate - la visione del film di Pier Paolo Pasolini "Salò o le 120 giornate di Sodoma", oppure l'ultimo film di Kubrick "Eyes wide shut" dove il regista inglese cita, nella scena dell'orgia, lo stesso Pasolini.
Pasolini ha anticipato tutto, tutto quello che mestamente dichiarano le fanciulle Chiara e Ambra, e di cui si legge sul quotidiano "La Repubblica" oggi. La mercificazione dei loro corpi.
La differenza sta solo nell'apparente assenza di crudeltà, quella che invece si vede nel film di Pasolini, e che nelle notti di Arcore appare mascherata nel processo tele-democratico. Insomma la dittatura è tale senza essere crudele e omicida, e la violenza, incluso naturalmente quella sessuale, si apparecchia in maniera pacchiana e scherzosa, senza per questo essere meno micidiale.
Credo, e ormai da tempo, che una seria opposizione possa consistere nel non guardare la televisione, boicottarla, in particolare per ledere gli interessi economici dei vari dittatori sparsi nel globo.

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