lunedì 16 maggio 2011

Forme della nuova censura in Toscana: l'esempio di "Laris Pulenas"

Dato che nella Toscana felix la censura non può esistere, né  nell'Italia  'democratica' in generale, almeno la censura come i nostri padri la sperimentarono direttamente nell'era fascista e anche dopo fino agli anni '70 in vario modo, oggi la censura nei confronti di un'opera si muove in maniera diversa, in modo ipocrita ed evanescente.
Essa dunque si palesa, in absentia. Si somma alle invidie, alle rivalità, alle convenienze e agli affari in un vortice pericoloso, portando all'eliminazione, alla cancellazione, alla damnatio.
Personalmente l'ho sperimentata con il Laris Pulenas, un dramma che ho potuto rappresentare con Gianfelice una decina di volte non più, un'opera che ha ricevuto belle, lusinghiere recensioni e che invece è stata negata, rifiutata ovunque solo perché l'abbiamo presentata per Gonfienti. Si è levato intorno al dramma un silenzioso rifiuto, un'ostinato no, ma tutto taciuto, non verbale non scritto, qualcosa di più terribile di qualsiasi confino. Anzi, potrei dire: l'opera è stata mandata al confino, nel deserto tartariano, della morte intendo perché di Gonfienti non si poteva parlare. Anche se l'opera non parla di Gonfienti, non accenna minimamente alla questione. Tuttavia...parla di corruzione, di corruzione di Stato!
A questo si sono sommate poi le solite beghe ruffiane della teatropatia nostrana, le consorterie di palazzo, gli amici lavorano gli altri no, il caso scandaloso della Fondazione Toscana Spettacolo (ci aspettiamo novità in seno alla nuova dirigenza della senatrice Magnolfi!) e degli altri circuiti teatrali toscani e non - la sostanza viscidosa è uguale ovunque in questo paese e le Regioni, invece di differenziarsi , al tempo del Federalismo di Stato si somigliano sempre più - e quindi ecco il risultato.

Abbiamo presentato il Laris ben cinque volte gratuitamente, solo come forma di lotta; dall'anno passato abbiamo cominciato a recuperare le spese. Quest'anno nuovamente lo rappresentiamo in una giornata tutta dedicata agli Etruschi di casa nostra, che sarà preceduto alla Biblioteca Lazzeriniana di Prato dalla conferenza dell'archeologo Zecchini sulla splendida kylix ritrovata appunto a Gonfienti , tutto organizzato dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'associazione La via etrusca del ferro presieduta dal  Prof. Centauro.

Non so se questa sarà l'ultima occasione del Laris Pulenas, vedremo se saremo capaci di vivificare un po' il deserto, radere la sterpaglia.

me

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