mercoledì 18 maggio 2011

SOS CICLABILI

A Prato le ciclabili stanno cadendo a pezzi, nessun tipo di cura, le staccionate crollano nei punti pericolosi, in altri non sono mai state sostituite dopo il crollo; in più l'amministrazione comunale non sta facendo NULLA DI NULLA per i ciclisti urbani...e meno male che non lo diciamo solo noi. E meno male che sappiamo che ci ridono dietro, quando andiamo a parlare di queste cose! Ma quando andremo a votare qualcun altro riderà probabilmente.
Trascrivo questa lettera da Il Tirreno di Prato:

"PISTE CICLABILI
Il centro apre alle auto,  ma chiude alle biciclette

Maggio è il mese di tante iniziative collegate all’uso della bicicletta: Bimbinbici, Bicincittà, Giornata Nazionale della Bicicletta. La maggior parte delle città italiane partecipa a queste manifestazioni in maniera del tutto ipocrita, non avendo mai fatto nulla, o pochissimo, per favorire l’uso della bicicletta come effettivo mezzo di mobilità. Prato non fa eccezione e non si configura certo come una città “amica delle bici e dei ciclisti”.
 Delle tante cose che non sono state fatte o di quelle poche che sono state fatte, scelgo di parlare un po’ delle piste ciclabili. Ebbene, la loro manutenzione lascia a desiderare e questo è sotto gli occhi di tutti coloro che in qualche modo le usano. La loro rete ha un percorso che le fa pensare più per un uso ricretivo- sportivo- turistico piuttosto che effettivamente legato ad una mobilità alternativa e sostenibile.
 Prendiamo il caso del centro storico, cioè la zona della città con più limitazioni di traffico e sosta.
 Non esistono piste ciclabili: quella che appare tale anche sul sito del Comune, cioè quella interna all’area ospedaliera e che poi continua fino a San Giusto (pista Learco Guerra) di fatto non è mai esistita. C’è un cartello in corrispondenza del cancello chiuso di piazza del Collegio e, dentro, solo un parcheggio e strade per le auto dei dipendenti.
 Questa è la situazione vera, nonostante gli slogan e le vanterie degli amministratori a partire dal 2001. La giunta attuale si è distinta per una drastica riduzione della zona a traffico limitato e dell’area pedonale, in concomitanza con la scarsità di controlli. Sono convinto che sia difficilissimo progettare piste ciclabili all’interno del centro, in strade strette e in zone con concentrazione abitativa e commerciale altissima. Ma proprio per questo bisognerebbe cercare di limitare il transito delle auto, altrimenti (e questa è davvero un’assurdità) il centro sarà una delle zone meno percorse dalle biciclette.
 I nostri amministratori dovrebbero cominciare a considerare che i ciclisti urbani sono abbastanza e molti sono i genitori che vorrebbero andare per la città coi figli, in bici e in situazione di sicurezza.
Alessandro Bellucci ciclista urbano "

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