Ci sono pruriti di pulizia, di decoro, di moralità nella Lega pratese che vuole vederci chiaro nella parentopoli delle società partecipate nostrane.
Viene da ridere.
Più che parenti si tratta di un sistema di amicizie, diciamo così, di partito.
Insomma, hanno scoperto l’acqua calda, il sistema di mettere gli amici e i parenti, il cosiddetto sistema clientelare e nepotistico è così radicato in Italia, così sfacciato e volgare, che non si capisce più dove finisca, dove inizi. Si veda per esempio nella Lega il figlio di Bossi che, come un erede al trono, viene iconicamente piazzato sempre accanto al padre. Per non parlare degli artisti e studiosi, che portano in televisione i propri figli, i gioielli. Inguardabili.
E nelle Università?
Per anni i partiti hanno piazzato nelle varie aziende, nei ministeri, nei posti sicuri gente amica, che poteva essere utile al momento del voto.
E così è stato anche qua.
Anche per questo il lavoro non è mai stato dignitoso, ma sempre servile; anche per questo la società italiana è serva e caprona.
I sindacati non sono riusciti a porre e tantomeno a risolvere questo problema.
I sindacati non sono riusciti a porre e tantomeno a risolvere questo problema.
Che se vincevi un concorso lo vincevi perché eri raccomandato. Parlo di quando c’erano i grandi concorsi. E se eri raccomandato c’era un motivo. Se sono stato assunto da una partecipata grazie al partito, è chiaro che sarò devoto al partito.
Oggi i concorsi, in tempo di crisi, spesso sono per un posto, e quel posto è già stato deciso.
Tra l’altro poca chiarezza c’è stata sul concorso a tempo determinato per una esperta in comunicazione bandito ultimamente dal Comune.
La Lega dovrebbe parlare per tutti.
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