martedì 24 maggio 2011

Mercatini e fantasia

Parto da una polemica locale, quella pratese, ma il discorso va bene per tante città, anche all'estero. C'è stata un po' di polemica  per l'eccessivo uso del mercatino fra le mura a Prato, a ridosso del Castello dell'Imperatore o in piazza Duomo, e noi diciamo che finalmente qualcuno se n'è accorto: molta gente non ne può più di mercati. O almeno non così.
Ogni tanto sì animano le strade e sono effettivamente gradevoli,  ma ormai so di persone che deviano il percorso per evitare di incappare nel mercatino di turno, che quando c'è, in Centro proprio non ci va.
La città va animata variamente e non tappezzata solo di bancarelle, che non si può camminare, non si può parlare...si torna a casa stressati, nervosi.
Se la gente diserta il Centro non è perché non trova parcheggio, -che idee sbagliate hanno questi amministratori, visto che loro non prendono le biciclette né vanno a piedi pensano che gli altri facciano uguale!- ma perché non gradisce una città così noiosa nelle sue manifestazioni ricreative, se ricreazione equivale a mercato mercato mercato (non lo faccio  per piacer mio ma per piacer ai commercianti). Abbiamo i già centri commerciali, le coop e le cooppole aperte ogni tot domenica al mese per questo, dove i tristi umani si infilano per distogliersi dalla noia. 
Ci vuole fantasia per immaginare un'altra città, oltre che rispetto per gli altri, per renderla viva e sensata.

P.S. Nella polemica è venuta fuori anche la credenza diciamo popolare che il Castello dell'Imperatore è del Barbarossa, ma è l'ora dare notizie più esatte, senza tema di parer presuntuosi, tipo: che il Castello fu fatto costruire da Federico II di Svevia, nipote del Barbarossa, che è opera dell'architetto Riccardo da Lentini, 'magister' che dirigeva maestranze fatte giungere appositamente dalla Puglia, e fu eretto sul terreno che già ospitava una fortificazione minore, donato all'imperatore da una famiglia Ghibellina pratese.

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