La nostra serata per Gonfienti nel 'venerdì di passione' , il 22 aprile scorso, almeno a qualcosa è servita: entrambi gli assessori alla cultura di Prato, quello del Comune e della Provincia, si sono sentiti in dovere di citare Gonfienti nelle loro dichiarazioni al settimanale "Metropoli".
Sono tutti tanto dispiaciuti per il fatto che ancora la città etrusca non sia fruibile e addirittura l'assessore comunale invoca l'intervento di un mecenate che possa risolvere il problema, ossia i soldi mancanti per l'apertura ed il prosieguo degli scavi, e l'assessore Nesi - che dichiara di sentirsi al lavoro anche mentre promuove il suo libro candidato al premio Strega - immagina una ricostruzione della città etrusca in tre D!
Insomma vista la passione di entrambi gli assessori per il tecnologico, si potrà pensare di vedere la città etrusca sul Bisenzio in versione 3D con i touch screen e via discorrendo, tutto nella realtà virtuale.
Nel magico mondo del 'superficiale'.
Nel magico mondo del 'superficiale'.
Nessuno però dice che l'Interporto, a cui è stato sacrificato tutto, è praticamente senza vita. Che non decollerà mai come interporto, è finito quel tempo, e quindi ci ritroviamo stanzoni vuoti da riempire.
Nessuno dice anche che i soprintendenti non hanno molta voglia di aprire siti archeologici, che li vedono destinati immancabilmente al degrado (come li ho sentiti dire in occasione dei crolli di Pompei) e quindi quasi quasi li preferiscono sepolti e sotterrati da metri cubi di cemento come accade all'unica strada etrusca che abbiamo ritrovato, e che ora sta sotto il piazzale di un interporto vuoto.
Insomma, preferiscono tenerli celati al mondo, visto che il mondo consumista-economicista non è capace di mantenerli e li sciupa, così anche i reperti, perché no, alcuni ispettori preferiscono tenerseli come a casa piuttosto che in qualche museo etrusco che si potrebbe aprire a Prato.
Naturalmente nessuno dei due assessori pratesi s'è sentito in dovere di citare chi li aveva messi in moto. Addirittura il Nesi, llorante dolor de los ojos, per far vedere che era arrivato prima lui, appena saputo della serata su Gonfienti, ha scritto un messaggino su facebook - in modo che lo leggessero tutti, perché facebook ormai è sinonimo di pubblicità di sé, in modo che tutti sapessero che he cares - aveva scritto al principe Renzi, da cui è stregato, per chiedergli, tutto in minuscolo:
Naturalmente nessuno dei due assessori pratesi s'è sentito in dovere di citare chi li aveva messi in moto. Addirittura il Nesi, llorante dolor de los ojos, per far vedere che era arrivato prima lui, appena saputo della serata su Gonfienti, ha scritto un messaggino su facebook - in modo che lo leggessero tutti, perché facebook ormai è sinonimo di pubblicità di sé, in modo che tutti sapessero che he cares - aveva scritto al principe Renzi, da cui è stregato, per chiedergli, tutto in minuscolo:
caro matteo renzi, ho una domandina per te. cosa faresti se ti dimostrassero che, sepolta in una zona industriale, c'è una città etrusca di venti ettari del settimo secolo a.c. nel territorio del comune di firenze? la lasceresti lì sepolta? buona pasqua. ciao, edoardo
Il principe Renzi, l'Illuminato, il Grande, gli avrebbe risposto: “M’impegnerei a fondo per salvare la città etrusca…parliamone”…..Roba da far resuscitare Laris.
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