Dato che non c'era nessun giornalista a vedere lo spettacolo, scrivo qui per i conoscenti e gli amici che mi hanno chiesto due parole sul debutto di Gaetanina Bresci di venerdì 28 settembre 2013 al Teatro La Baracca.
Lo spettacolo dura 1 e 5 minuti senza intervallo. In scena io, che interpreto Gaetanina Bresci, e Gianfelice D'Accolti che interpreta invece gli altri personaggi: il console, il funzionario di polizia, l'accompagnatrice. La scelta è, ancora una volta, in economia (come è accaduto da Laris Pulenas in poi, costretta a fare davvero teatro di 'ricerca' per mancanza di soldi).
Presente anche la politica locale: un consigliere comunale, Aurelio Donzella, e un gruppo del M5S di Prato.
Il dibattito è durato più di un'ora, e si è parlato soprattutto di Bresci e del significato oggi della sua figura, del suo gesto, anche se non solo; ci sono state anche domande propriamente più teatrali come relative alla regia (in particolare l'aspetto linguistico del dramma che presenta alcune particolarità), o ai personaggi: quello di Gaetanina Bresci e la sua psicologia, e quello molto riuscito e più propriamente teatrale del poliziotto.
E' stato valutato positivamente l'articolo dello scrittore ed editore Giuseppe Galzerano, autore del libro più famoso ed esaustivo sul Bresci, pubblicato su Il Manifesto.
Tra l'altro l'autore sarà presente per la replica venerdì prossimo 4 ottobre.
Gianfelice è stato come al solito bravissimo e, come ho detto, non avrei potuto fare questo spettacolo senza di lui: primo perché è stato disponibile in carenza finanziaria; secondo perché sopporta i miei difficili testi assolutamente non commerciali; terzo perché ha pazienza di sopportarmi anche come regista di spettacoli senza soldi; quarto perché dà sempre consigli e apporti significativi.
Trascrivo qui anche alcuni commenti della serata, scritti sul Libro del Gradimento (il pubblico è libero di scrivere o meno quello che pensa o giudica dello spettacolo) o mandati via mail; sono tutti positivi, non posso farci niente, sono questi:
"Molto bello e interessante questo spettacolo: il personaggio di Gaetanina è strepitoso per l'intelligenza riflessiva, l'intransigenza, lo spessore umano... un debutto molto bello. Gaetanina mi ha colpito al cuore, proprio perché non era una che amava i pianti, mi pare di capire. Perlomeno voleva distinguere le ragioni del cuore e della ragione, per dirla con Pascal.
. (S.Batisti).
"Che dire dello spettacolo? Brava, bravi davvero. Si è riusciti a parlare di Bresci attraverso un aspetto a cui nessuno aveva pensato, completamente dimenticato: le figlie! Sono felice di essere stato in questo piccolo grande teatro. Grazie". (Biglietto anonimo).
"Lo so che appaio melenso, tuttavia non posso non ringraziare te e Gianfelice per il Lavoro che state portando avanti. Date l'opportunità a qualcuno, di misurarsi con la voglia di capire e di apprezzare la Cultura nella sua più Alta Forma:la Conoscenza..."(M.Tofani).
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