Non si trovano facilmente le parole per descrivere cosa è successo oggi pomeriggio a Prato dopo che all'assessore Caverni e compagnia è venuta in mente l'idea di far installare semafori intelligenti per far defluire meglio il traffico in prossimità di Piazza San Marco a Prato (quella della scultura di Moore) e attuare l'unica 'rivoluzione' che in città si riesce a immaginare, ossia quella del traffico veicolare: il centro della città era bloccato.
Mi veniva in mente lo slogan, tanto caro alla giunta Cenni: "Se vuoi bene alla città, vivi il centro".
Sì, erano proprio tutti lì, molti pratesi, arrabbiatissimi, a patire il centro dentro le brave macchinuzze e noi, quelli della bici o a piedi, a lato, che non si respirava dallo smog attorno per quel traffico congestionato. Roba da non credere.
Ma come si fa, dico io, a compiere questi disastri? Bisogna proprio mettersi d'impegno!
Proprio ieri avevo scritto quell'articolo sull'incapacità di questa giunta di mettere in campo una mobilità cittadina alternativa. Ma che dico: di pensarla! Sembrava un argomento 'minore'? Ma è tutta qui l'altezza a cui arriva la filosofia della politica cittadina, e mi sembra anche dell'opposizione, che finora non ha profferito parola (c'erano stati 'riscontri bipartisan positivi' al progetto...)
Ecco infatti cosa combinano. Si affidano agli esperti di traffico, e lo bloccano.
Avessero almeno fallito tentando un altro scenario cittadino, che ne so; avessero fatto le prove per qualcosa di davvero diverso e impegnativo! E invece hanno fallito proprio nel loro campo mentale, la 'rivoluzione del traffico'! (dopo aver punzonato le biciclette, eh!), nella loro strategia da manualetto cittadino provinciale su come fare a vincere le prossime elezioni, dove si legge che la città deve avere appunto il suo traffico di macchinuzze che defluisce, di tre quattro minuti in meno rispetto alla tornata elettorale precedente...Oppure, togliere lo spauracchio del carro-attrezzi per le macchine (può andar bene come manovrina pre-pre...?). Eh, sì, perché loro pensano in grande, paragonandosi agli amministratori di Nuova York!
Dopo aver intasato il cuore della città per quasi un mese, con le brutture e le scazzottate della Palla Grossa della festa settembrina e condimento di musica (musica?) a tutto volume e volgare, roba che, come afferma qualche direttore di teatro, si deve tollerare perché al popolino piace...
Ma chi paga, ora? La società fiorentina Aleph Transport Engineering (http://www.alephprogetti.com/index.php)?
Ci piacerebbe sapere cosa dicono questi ingegneri, ci piacerebbe avere spiegazioni, visto che i calcoli sui semafori intelligenti non sono andati molto bene o cosa, magari è colpa di qualcun altro?
In sostanza: quanto è costata questa figuraccia?
Questo devono dire. Non basta ammettere di aver fallito. Bisogna dire ai cittadini quanti soldi sono stati buttati.
La superbia e l'incapacità di certi amministratori va a cavallo, in questo caso in macchina, e torna a piedi.
Ecco come era stato annunciata la 'rivoluzione del traffico' in un articolo de Il Tirreno del giugno scorso; a rileggerlo risulta comico:
Prato, piazza San Marco: a fine estate la rivoluzione del traffico
Il piano prevede l’installazione di due semafori intelligenti, uno su via San Silvestro e l’altro su viale Piave
2 commenti:
Cara Maila, la seguo da tempo silenziosamente su questo blog, sono un pensionato di 79 anni, e avevo deciso di non mettere mai commenti. ma ora non ce la faccio proprio piu'. Mi chiedo cosa ci stia a fare la' col suo blog: mi dispiace e' tempo perso. Lei dovrebbe stare al governo della citta' e non questi incompetenti massoni. Destra o sinistra, a Prato e forse in altre parti d'Italia sono diventati tutti uguali. Lei riesce a fotografare ed evidenziare tutti i problemi di cui i politici non parlano con una lucidita' impressionante. Ora capisco perche' la tengono fuori dai grandi circuiti teatrali, ho letto anche la vicenda delle residenze. Insomma, me lo faccia proprio dire, Maila: lei e' una grande risorsa per la citta'. Ma questa citta' non la merita.
La saluto cordialmente
Niccolo', ex operaio in pensione
Sottoscrivo.
S.L
Posta un commento