Torno dal cassonetto or ora, sono andata a gettare la plastica; tento con fatica di fare la raccolta differenziata.
Ho avuto una visione impressionante. Ci mancava il topo, ed era perfetto.
I cassonetti sono sempre più sporchi. Abbandonati. Vengono a svuotarli, punto.
Se non ci fossero gli extracomunitari che passano a ripulire un po' quello che viene ammassato attorno, sarebbero piccole discariche.
In questi anni è peggiorato, almeno qua dove vivo io.
Che fine fanno i rifiuti? Non lo si sa. Io non lo so. Lo sapete voi?
L'aria raramente viene monitorata, ma è diventata più pesante, nonostante molte fabbriche abbiano chiuso.
Delle polveri sottili non si sa nulla.
Forse non esistono?
Le acque, be', non parliamo delle acque.
In zona i depuratori sono lasciati nell'occulto, come se quello che viene rimestato là dentro fosse top secret.
Il Calice, Baciacavallo. Parlo di Prato.
L'acqua del depuratore Calice ce l'ho sotto casa, o quasi, quella che va a finire nell'Ombrone.
Quando denunciai quello che accade al Calice qui sul blog attaccando la municipalizzata GIDA, fui quasi minacciata e NESSUNO mi dette sostegno.
Mi dissero, fermandomi per la strada: "Con quell'articolo non ci sei piaciuta". E poi tirarono dritto, lasciandomi basita, e sinceramente con un piccolo tocco di paura.
Qualche anno fa feci uno spettacolo sui rifiuti, ma, tanto per cambiare, mi fu censurato (Nostra Signora dei Rifiuti). Anche da alcuni comitati e gruppi poi si sono battuti e si battono per una nuova politica dei rifiuti eccetera, che utilizzarono la solita e ben conosciuta tecnica del 'silenzio'.
Forse è per questo che hanno scritto che questo è un blog alimentare?
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