Graziosissimo nome che le deriva dal benefattore Martino Maleseti, che aveva fondato uno 'spedale' per i pellegrini, di cui non trovo traccia.
Dopo l'assalto urbanistico degli anni sessanta e settanta del '900, dopo la costruzione delle tangenziali, una l'ha completamente separata dalla Chiesanuova (che viene definita 'il muro di Berlino'), dopo la costruzione dell'inqualificabile 'palasport', rinominato 'Palaconsiag', la frazione di Maliseti è completamente soffocata, e si qualifica come altro dormitorio; si anima durante le Feste dell'Unità che sono organizzate nei giardini al confine con Narnali e Viaccia, ma in realtà rimane isolata e dimenticata dal 'centro' come le altre.
La salva soltanto lo stare ai piedi del Monferrato. A Maliseti è il carcere della Dogaia che, nonostante le paure di qualche anno fa, non ha creato nessun problema di ordine pubblico. Ha un comitato, Insieme per Maliseti presente su internet, http://www.maliseti.it/, dove, in sintonia con l'amministrazione circoscrizionale, evidenzia le problematiche della frazione.
Quando ero bambina, la strada che dal cimitero della Chiesanuova si snodava - e si snoda ormai dimenticata - fino a Maliseti era fra le mie preferite.
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