COMUNICATO STAMPA DEL
COMITATO AMBIENTALE
DI CASALE
E
COMITATO QUALITA'
DELLA VITA DI PONTE DEI BINI
Si informa che il Comitato
Ambientale di Casale ed il Comitato Qualità della vita di Ponte dei Bini hanno
presentato alla Provincia di Prato le loro osservazioni al progetto di
trasferimento provvisorio della società Varvarito Lavori Srl nell'area delle
Pantanelle.
Le osservazioni sono finalizzate
a sottoporre il progetto alla procedura di VIA (Valutazione di impatto
ambientale). Le osservazioni sono articolate in 11 punti con motivazioni
dettagliate che chiunque sia dotato di buon senso può capire e condividere.
La zona interessata è ad elevato
rischio alluvionale non adatta ad insediamenti industriali anche perchè la
legge regionale lo vieta espressamente. Il terreno è praticamente a contatto
con il lago delle Pantanelle, recentemente rinaturalizzato con Fondi
provinciali ed europei come area protetta di pregio naturalistico. L'area ha una destinazione ad uso
agricolo seminativo per cui si va ancora a consumare terreno agricolo quando
nel comune di Prato ci sono ampie aree industriali disponibili e già dotate
delle infrastrutture necessarie per qualsiasi tipo di attività imprenditoriale,
già pagate dai cittadini di Prato.
Per quale ragione il Comune si deve
fare carico di pagare nuove dotazioni infrastrutturali quando ci sono già delle
aree disponibili?
Lo Studio Ambientale Preliminare
prodotto dalla Varvarito Lavori Srl considera di accedere all'area tramite il
sottopasso dell'A11 che ad oggi è inesistente e che sarà di difficile
realizzazione a causa delle acque molto superficiali esistenti nell'area. I 48
camion che dovrebbero accedere all'impianto ogni ora dovrebbero perciò
attraversare la Via di Casale e Fatticci aggiungendosi a quelli del Consorzio Calice
che già da tempo la percorrono con le stesse finalità. Ricordo che quella
strada è da sempre vietata ai camion (c'è ancora il cartello di divieto) perchè
è una strada di campagna larga neanche 3 metri, con dei ponti non collaudati
per il traffico pesante. La situazione è già oggi insostenibile per cui un
aggravamento della situazione causerebbe reazioni forti da parte degli
abitanti. Poi c'è l'importante
impatto inquinante dell'attività svolta dalla società che oltre ad incrementare
fortemente la già elevata percentuale di polveri sottili (PM10), ha anche
impatti da valutare bene sulla falda acquifera per effetto dell'uso della calce
nelle lavorazioni. Queste sono in estrema sintesi le principali osservazioni
che sono state formalizzate allo scopo di far sottoporre l'autorizzazione
all'insediamento dell'impianto Varvarito alla preventiva procedura di VIA.
I comitati sono da anni impegnati
a difendere l'area umida del Calice / Pantanelle da ogni tipo di insediamento
infrastrutturale inquinante perchè purtroppo le nostre amministrazioni
(Provincia – Comune) la considerano particolarmente vocata a tale destinazione.
E pensare che l'attuale Sindaco
aveva destinato a Parco l'area delle Pantanelle! E' evidente che a Prato il
concetto di Parco assume significati molto originali vedi il “Parco Prato” il
“Parco di Gonfienti” ecc..
Prato, 30 Agosto 2013
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