Finora, a vedere Gaetanina Bresci al Teatro La Baracca - quel piccolo teatro che in provincia di Prato vive, pur tra grandi difficoltà da vent'anni -non abbiamo ancora visto i 'revolucionarios'; solo la gente comune, quella che non si fregia di alcuna appartenenza politica o partitica palese.
Coloro invece che cantano e suonano per Bresci, che lo considerano 'positivamente', che scrivono e sottoscrivono affinché la via a Prato - giustamente - non venga tolta secondo la sciocca proposta avanzata da alcuni; che ne scrivono risentiti o che si autocompiacciono in battute salaci e ironiche eccetera, ecco di questi 'revolucionarios', quasi nessuno abbiamo visto. Diciamo pochissimi.
I più infatti sono i 'revolucionarios' delle belle parole, quelli che anche Bresci detestava, gli autoincensatori del bel gesto che però, appena hanno la possibilità di compiere davvero il bel gesto, scappano a spron battuto.
Oppure non sono interessati perché non hanno il palco per sé. Insomma, non si parla di loro.
Oppure non vogliono dare importanza al 'teatrino' o a chi lo dirige eccetera...
Oppure non vogliono dare importanza al 'teatrino' o a chi lo dirige eccetera...
Quest'anno, è stato annunciato dall'assessore Anna Beltrame che è venuta a vedere lo spettacolo (la sua prima volta in Baracca), ci saranno sembra 1.500 euro per il nostro teatro.
Al momento però viviamo delle nostre forze e se qualche 'revolucionario', oltre a venire a vedere lo spettacolo, volesse darci qualche donazione, lo può fare.
Intanto, gli ex-revolucionarios che stanno ben seduti e pasciuti alla Regione Toscana, ufficio cultura, hanno dato mezzo milione di euro in tre anni ad alcuni teatri e, invece ad altri, nulla. Anche lo scettico avvocato che porta avanti il nostro ricorso, che non mostra mai stupore difronte a nulla, è rimasto basito.
Gaetanina Bresci si replicherà ancora sabato 19 e sabato 26 ottobre, ore 21.
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