Riassunto del primo atto: si sta costruendo il megastore Senzatìr e improvvisamente si scopre una città etrusca, ma si vuole ricoprire tutto. Le mummie etrusche non ci stanno e si ribellano e minacciano la stabilità della città.
II ATTO
I scena
Nel sottosuolo, nella sepolta città etrusca.
Entrano il sindaco con il coro delle cinesi, il presidente
della società Senzatir e il Sovrintendente. Separato da tutti il blogger attivista Scrivotutto, sempre in silenzio.
CORO DELLE CINESI Oh,
quanta umidità, quanta umidità. Non è buono per la salute!
SINDACO State
zitte…
PRESIDENTE Io
un po’ di paura ce l’ho…
SOVRINTENDENTE Per
di qua, per di qua…
SINDACO
Ma dove andiamo? Mamma mia che buio, qua sotto…ma qua son tutte tombe…ah, c’è
una mummia, sicuro, è là…Io scappo via, ho paura.
CORO CINESI Non
è conveniente scappaLe in questo fLangente…Licoldati delle elezioni! E poi
dietLo di te c’è il bloggel ScLivotutto…
PRESIDENTE Ma
chi lo ha chiamato, quello?..Oh, ma ci sono le mummie…davvero!
SOVRINTENDENTE Non
bisogna farsi vedere impauriti. E soprattutto, inventiamo delle storie, così
loro saranno contente…
CORO DELLE MUMMIE ETRUSCHE Ecco i costruttori, ecco i distruttori! Ma insomma, lasciate
ci in pace, che ci tormentate?
SOVRINTENDENTE
Parla tu, sindaco.
SINDACO Dunque,
dunque…noi, non costruiremo più il Megastore Senzatir sopra.
PRESIDENTE (A voce bassa). Non ti sbilanciare
troppo, eh.
CORO ETRUSCO
E’ vero, questo?
Dietro il coro etrusco spunta la testa dell’operaio
scavatore.
OPERAIO Non
li credete!
PRESIDENTE Ma
questo è l’operaio?!
SOVRINTENDENTE Ma non dovevi mandarlo sulla Salerno-Reggio
Calabria?
PRESIDENTE
(All’operaio). Cosa ci fai tu qui? Torna a casa! Tua moglie e i tuoi figli ti
aspettano….
CORO ETRUSCO
Non è più sposato, è il nostro innamorato. Non lo toccare, altrimenti, finisce male.
CORO CINESE
VostLo innamorato? Che bella stoLia d’amoLe sotto il megastoLe…
SINDACO Silenzio,
voi…Piuttosto, cercate di aiutarmi, che devo fare?
CORO CINESE Non
è conveniente scappaLe in questo fLangente…Licoldati delle elezioni! E poi
dietLo di te c’è il bloggel ScLivotutto, che scLive tutto e fa cattiva pubblicità.
SINDACO
Ma questo l’avete già detto…è la battuta prima.
CORO CINESI E’
vero…scusaci, amoLe…
SINDACO State
zitte, non è questo il momento…(Al coro etrusco). Dunque, mie care…
CORO ETRUSCO Non siamo care che al nostro amore,
l’operaio scavatore…
SINDACO Dicevo
per dire…insomma, se voi mi aiutate, vi faccio avere un posticino in comune…
CORO ETRUSCO Comune?
SINDACO .... in provincia…
CORO ETRUSCO Provincia?.....
SINDACO E se non basta anche in Regione o al Parlamento…
CORO ETRUSCO Comune?
SINDACO .... in provincia…
CORO ETRUSCO Provincia?.....
SINDACO E se non basta anche in Regione o al Parlamento…
SOVRINTENDENTE E’ troppo, è troppo…
SINDACO Bisogna pur convincerle...
PRESIDENTE
Mamma mia quanto sono brutte…come fa l’operaio scavatore a…
OPERAIO
Non vi fidate, mie adorate. Vogliono comprarvi.
CORO ETRUSCO Di
che si tratta, di che si tratta?
SINDACO
Di un ufficio grande e importante sull’archeologia…
SOVRINTENDENTE
Ma questo non è possibile, e allora io che ci sto a fare? Vabbene, ho capito, ci vogliono eliminare...
SINDACO (Al
Sovrintendente). Ma questa è solo una scusa, stai tranquillo.
SOVRINTENDENTE
Magari le mummie ci credono davvero… e allora che si fa? Bisogna dar loro un ufficio, un incarico, fare il decreto. La cosa sarebbe comunque complicata.
PRESIDENTE Troppe chiacchiere, non perdiamo tempo. Farò un assegno.
OPERAIO Qui non ci sono banche.
PRESIDENTE Sei sicuro, traditore?
CORO ETRUSCO Chi parla male del nostro amore, è nemico del cuore...Non ci sono banche, qua! Tie' beccati 'sto reperto. (Colpiscono il presidente).
PRESIDENTE Ma io vi avrei pagato bene...maledette...
PRESIDENTE Troppe chiacchiere, non perdiamo tempo. Farò un assegno.
OPERAIO Qui non ci sono banche.
PRESIDENTE Sei sicuro, traditore?
CORO ETRUSCO Chi parla male del nostro amore, è nemico del cuore...Non ci sono banche, qua! Tie' beccati 'sto reperto. (Colpiscono il presidente).
PRESIDENTE Ma io vi avrei pagato bene...maledette...
SINDACO (Al
coro cinese). Possono votare le mummie?
CORO CINESI Non ci LisuLta che possano votaLe, peLò potLebbe
esseLe…
Ma pLima dovete daLcelo a noi, il voto, LicoLdi? Quando anche i cinesi potlanno votaLe...
PRESIDENTE Non facciamo confusione, sindaco! Qui bisogna
costruire, punto e queste mummie le dobbiamo mettere a tacere. I soldi non li vogliono, non vogliono niente, non possiamo comprarle, che facciamo?
CORO ETRUSCO
Ma cosa dicono?
OPERAIO Vi vogliono fregare, ecco cos’è…vorrebbero darvi la possibilità di votare...E allora sarebbe fatta, vi avrebbero già in pugno e col cemento sopra... Una
volta col cemento in testa, non ci sarà più nulla da fare per noi. Saremo
sepolti per sempre.
CORO ETRUSCO
Andatevene, abbiamo capito. Noi non voteremo il sindaco, né nessuno. Se
costruirete il Megastore Centro Senzatir noi ci vendicheremo. Basta!
CORO CINESI Non
vi aLLabbiate, cugine! Venite qui.
Volete massaggio?
CORO ETRUSCO
Noi siamo mummie, non abbiamo bisogno di massaggi.
CORO CINESI
Forse opeLaio vuole massaggio?
CORO ETRUSCO Non provate a toccare il nostro amore,
l’operaio scavatore…(Se ne vanno, portando via l’operaio)..
SOVRINTENDENTE
E ora?
PRESIDENTE
Non mi importa niente, io costruisco e basta!
SINDACO Calmati, bisogna costruire però bisogna
dire che non si costruisce.
SOVRINTENDENTE Eh, la fate facile voi. Io comunque devo tutelare il paesaggio,
sono in un bel guaio…Per me è più difficile: devo tutelare però non lo devo
fare. Come faccio? Ci vuole un finanziamente ad hoc, la materia è difficile!
SINDACO E
io, che tra poco ci sono le elezioni? Devo tirar fuori questa città etrusca e
però non la devo tirar fuori…Ah, questa umidità mi uccide…(Guardando il blogger
Scrivotutto, ancora in disparte). Ma cosa vuole, quello là, cosa vuole? Non mi fai, paura, capito? Scrivi pure quello che ti pare...(Alle cinesi). Non ce
la faccio più, sono esaurito…
CORO Ci vuole
un bel massaggino al pisellino, eh!
SINDACO Zitte,
zitte, ora non è il momento…
PRESIDENTE Ma come facevano prima, le mummie?
Scusa, se stanno sotto, non possono continuare a stare qua sotto; che gliene
importa del cemento, eh.
SOVRINTENDENTE
Già.
PRESIDENTE Ma glielo avete detto, questo? Gliel’avete
detto? Che gliene importa a loro dei metri cubi di cemento? Sono secoli che
stanno sotto, ora gl’è venuta la voglia di stare all’aria aperta, ma dico…e poi…magari
all’aria aperta scompaiono, si liquefanno, si disintegrano, si scompongono…Metter loro paura. Potrebbe essere, no?
(Segue...) (©)
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