mercoledì 9 ottobre 2013

La Scaveide, II Atto


Riassunto del primo atto: si sta costruendo il megastore Senzatìr e improvvisamente si scopre una città etrusca, ma si vuole ricoprire tutto. Le mummie etrusche non ci stanno e si ribellano e minacciano la stabilità della città.

II ATTO
I scena

Nel sottosuolo, nella sepolta città etrusca.

Entrano il sindaco con il coro delle cinesi, il presidente della società Senzatir e il Sovrintendente.  Separato da tutti il blogger attivista  Scrivotutto, sempre in silenzio.

CORO DELLE CINESI           Oh, quanta umidità, quanta umidità. Non è buono per la salute!

SINDACO            State zitte…

PRESIDENTE                        Io un po’ di paura ce l’ho…

SOVRINTENDENTE            Per di qua, per di qua…

SINDACO            Ma dove andiamo? Mamma mia che buio, qua sotto…ma qua son tutte tombe…ah, c’è una mummia, sicuro, è là…Io scappo via, ho paura.

CORO CINESI                            Non è conveniente scappaLe in questo fLangente…Licoldati delle elezioni! E poi dietLo di te c’è il bloggel ScLivotutto…

PRESIDENTE                        Ma chi lo ha chiamato, quello?..Oh, ma ci sono le mummie…davvero!

SOVRINTENDENTE                         Non bisogna farsi vedere impauriti. E soprattutto, inventiamo delle storie, così loro saranno contente…

CORO DELLE MUMMIE ETRUSCHE  Ecco i costruttori, ecco i distruttori! Ma insomma, lasciate ci in pace, che ci tormentate?

SOVRINTENDENTE  Parla tu, sindaco.

SINDACO  Dunque, dunque…noi, non costruiremo più il Megastore Senzatir sopra.

PRESIDENTE              (A voce bassa). Non ti sbilanciare troppo, eh.

CORO ETRUSCO   E’ vero, questo?

Dietro il coro etrusco spunta la testa dell’operaio scavatore.

OPERAIO            Non li credete!

PRESIDENTE                          Ma questo è l’operaio?!

SOVRINTENDENTE    Ma non dovevi mandarlo sulla Salerno-Reggio Calabria?

PRESIDENTE            (All’operaio). Cosa ci fai tu qui? Torna a casa! Tua moglie e i tuoi figli ti aspettano….

CORO ETRUSCO   Non è più sposato, è il nostro innamorato. Non lo toccare, altrimenti, finisce male.

CORO CINESE  VostLo innamorato? Che bella stoLia d’amoLe sotto il megastoLe…

SINDACO            Silenzio, voi…Piuttosto, cercate di aiutarmi, che devo fare?

CORO CINESE            Non è conveniente scappaLe in questo fLangente…Licoldati delle elezioni! E poi dietLo di te c’è il bloggel ScLivotutto, che scLive tutto e fa cattiva pubblicità.

SINDACO            Ma questo l’avete già detto…è la battuta prima.

CORO CINESI  E’ vero…scusaci, amoLe…

SINDACO            State zitte, non è questo il momento…(Al coro etrusco). Dunque, mie care…

CORO ETRUSCO              Non siamo care che al nostro amore, l’operaio scavatore…    

SINDACO  Dicevo per dire…insomma, se voi mi aiutate, vi faccio avere un posticino in comune…

CORO ETRUSCO    Comune?

SINDACO   .... in provincia…

CORO ETRUSCO      Provincia?.....

SINDACO     E se non basta anche in Regione o al Parlamento…

SOVRINTENDENTE              E’ troppo, è troppo…

SINDACO   Bisogna pur convincerle...

PRESIDENTE  Mamma mia quanto sono brutte…come fa l’operaio scavatore a…

OPERAIO            Non vi fidate, mie adorate. Vogliono comprarvi.

CORO ETRUSCO  Di che si tratta, di che si tratta?

SINDACO   Di un ufficio grande e importante sull’archeologia…

SOVRINTENDENTE  Ma questo non è possibile, e allora io che ci sto a fare? Vabbene, ho capito, ci vogliono eliminare...

SINDACO  (Al Sovrintendente). Ma questa è solo una scusa, stai tranquillo.

SOVRINTENDENTE   Magari le mummie ci credono davvero… e allora che si fa? Bisogna dar loro un ufficio, un incarico, fare il decreto. La cosa sarebbe comunque complicata.

PRESIDENTE   Troppe chiacchiere, non perdiamo tempo. Farò un assegno.

OPERAIO   Qui non ci sono banche.

PRESIDENTE   Sei sicuro, traditore?

CORO ETRUSCO   Chi parla male del nostro amore, è nemico del cuore...Non ci sono banche, qua!  Tie' beccati 'sto reperto.  (Colpiscono il presidente).

PRESIDENTE  Ma io vi avrei pagato bene...maledette...

SINDACO  (Al coro cinese). Possono votare le mummie?

CORO CINESI    Non ci LisuLta che possano votaLe, peLò potLebbe esseLe…
Ma pLima dovete daLcelo a noi, il voto, LicoLdi? Quando anche i cinesi potlanno votaLe...

PRESIDENTE Non facciamo confusione, sindaco! Qui bisogna costruire, punto e queste mummie le dobbiamo mettere a tacere. I soldi non li vogliono, non vogliono niente, non possiamo comprarle, che facciamo?

CORO ETRUSCO   Ma cosa dicono?

OPERAIO Vi vogliono fregare, ecco cos’è…vorrebbero darvi la possibilità di votare...E allora sarebbe fatta, vi avrebbero già in pugno e col cemento sopra... Una volta col cemento in testa, non ci sarà più nulla da fare per noi. Saremo sepolti per sempre.

CORO ETRUSCO   Andatevene, abbiamo capito. Noi non voteremo il sindaco, né nessuno. Se costruirete il Megastore Centro Senzatir noi ci vendicheremo. Basta!

CORO CINESI  Non vi aLLabbiate, cugine!  Venite qui. Volete massaggio?

CORO ETRUSCO  Noi siamo mummie, non abbiamo bisogno di massaggi.

CORO CINESI  Forse opeLaio vuole massaggio?

CORO ETRUSCO Non provate a toccare il nostro amore, l’operaio scavatore…(Se ne vanno, portando via l’operaio)..

SOVRINTENDENTE   E ora?

PRESIDENTE   Non mi importa niente, io costruisco e basta!

SINDACO   Calmati, bisogna costruire però bisogna dire che non si costruisce.

SOVRINTENDENTE    Eh, la fate facile voi.  Io comunque devo tutelare il paesaggio, sono in un bel guaio…Per me è più difficile: devo tutelare però non lo devo fare. Come faccio? Ci vuole un finanziamente ad hoc, la materia è difficile!

SINDACO   E io, che tra poco ci sono le elezioni? Devo tirar fuori questa città etrusca e però non la devo tirar fuori…Ah, questa umidità mi uccide…(Guardando il blogger Scrivotutto, ancora in disparte). Ma cosa vuole, quello là, cosa vuole? Non mi fai, paura, capito? Scrivi pure quello che ti pare...(Alle cinesi). Non ce la faccio più, sono esaurito…

CORO  Ci vuole un bel massaggino al pisellino, eh!

SINDACO  Zitte, zitte, ora non è il momento…

PRESIDENTE            Ma come facevano prima, le mummie? Scusa, se stanno sotto, non possono continuare a stare qua sotto; che gliene importa del cemento, eh.

SOVRINTENDENTE            Già.

PRESIDENTE     Ma glielo avete detto, questo? Gliel’avete detto? Che gliene importa a loro dei metri cubi di cemento? Sono secoli che stanno sotto, ora gl’è venuta la voglia di stare all’aria aperta, ma dico…e poi…magari all’aria aperta scompaiono, si liquefanno, si disintegrano, si scompongono…Metter loro paura. Potrebbe  essere, no?

(Segue...) (©)

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