Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sconfessano i loro rappresentanti parlamentari sulla questione del reato di clandestinità.
Personalmente ero rimasta sorpresa da questa nuova presa di posizione dei 'grillini' sulla questione immigrazione, ma ora il blog di Beppe Grillo ha rimesso le cose 'a posto' affermando che l'abolizione del reato di clandestinità non fa parte del programma del movimento.
Mi colpisce la frase:
Dunque loro non vogliono educare i cittadini, ma solo essere strumento dei cittadini. Lo diceva già Schopenhauer che è follia educare la cittadinanza, in particolare il popolino, e dunque è vecchia storia. Tuttavia la politica, anche quella del M5S, si basa proprio su questa 'favola' della modificazione dell'esistente (concetto molto vicino all'educazione), favola che serve a tutti, partiti o movimenti che siano, per portare con sé i cittadini e quindi per diventare portavoce di questa presunta volontà popolare, sintagma che abbiamo molto udito nel passato, per poi finire ai posti di comando.
Anche il partito di Forza Italia ha fatto riferimento a questa 'volontà popolare' quando ha voluto difendere Berlusconi a causa dei suoi problemi giudiziari; addirittura qualcuno ha affermato che non si può togliere dalla Parlamento una persona che ha ricevuto tutti questi consensi dalla volontà popolare.
La Lega di Bossi, ugualmente, fa spesso riferimento alla 'volontà popolare'.
Qualcuno definisce tutto questo 'populismo', anche se si esplicita attraverso forme mediatiche differenti.
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