venerdì 9 gennaio 2015

Oriana Fallaci, il terrore dei bigotti

Oggi si torna a parlare della Fallaci dopo l'eccidio francese nella redazione di Charlie Ebdo. 
E' nota la sua posizione anti-islamica, e le polemiche che ne sono derivate.
Noto però come la Fallaci sia diventata un tabu, e se ne possa parlare solo in senso negativo, come fanno alcuni che nemmeno hanno letto i suoi libri e la liquidano utilizzandola per le loro beghine partigianerie.

Molti anni fa la Fallaci era per le femministe un 'must'. E idolatrata, non solo perché aveva scritto "Lettera a un bambino mai nato", ma anche per il suo impegno contro la Grecia dei Colonnelli o la dittatura messicana.

Quando morì mi fu chiesto di fare una lettura dei suoi testi, e lessi anche quegli ultimi suoi libri che tanto avevano causato scandalo nella sinistra e che nemmeno io amavo, per le sue prese di posizione contro l'Islam fondamentalista o anche contro i 'no global' a Firenze nel 2002. Ricordo bene la querelle fra lei e la Guzzanti, che fu davvero poco carina, augurandole un cancro dal palco fiorentino che aveva già.
Roba da prime donne.

Ho quindi potuto ripercorrere tutta la vicenda Fallaci, e non per questo mi sono trovata sempre d'accordo con lei, né mi sono piaciute tutte le sue prese di posizione...

Tuttavia ho apprezzato quel suo tentativo di pensare con la sua testa, di non appartenere a nessun partito, nessuna chiesa (anche se dicono che negli ultimi tempi si avvicinasse alla cattolica per contrastare l'Islam eccetera), per quel suo essere una intellettuale donna, non conformista. Per essere davvero una ribelle.

Invece, nonostante con alcuni suoi oppositori mi possa trovare d'accordo, li osservo molto più conformisti, bigotti e faziosi di lei, convinti insomma di aver loro sempre ragione con la loro bontà, mentre lei invece avrebbe torto marcio.

Ma sì, ce l'avrà anche, però davvero non mi piacciono i bravi ragazzetti che poi vanno a leccare il culo al potere di turno e da bravi catechisti fanno il compitino per loro.

Insomma, in Italia si prende la matitina e si sfila per Charlie Ebdo, e poi si strumentalizza (come ha fatto certa Destra maligna o Sinistra Destra, quella che ha sbolognato Luttazzi, insomma) o si attacca (come gli s-bigottini di Sinistra) un personaggio italiano, uno dei pochi che aveva, se non le stesse idee, almeno sì lo stesso modo spregiudicato e senza paura, non sottomesso, di quei disegnatori  che sono stati massacrati.

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