lunedì 13 febbraio 2017

Prendi Prato

Non c'è niente di più noioso scontato disperante che vivere nelle nostre cittadelle italiane.
Prendi Prato.

Ogni anno, la sfilata del capodanno cinese e la questione dell'integrazione, irrisolta. Intanto l'illegalità prospera, e non solo in campo cinese. Anche perché anche la legalità è spesso illegale. Il vero lavoro, quello che io osservo ogni giorno, è principalmente illegale. O non l'ha detto anche santa CGIL? I soldi che contano sono quelli di carta, i cinesi lo sanno bene, come anche sanno le banche. La valle della moda pratese (omamma!) dei cicciobelli benpensanti sarà eventualmente solo così. Dicartaeannero.

Ogni anno, le sfilate dei carri di carnevale nelle località di Paperino e Aiolo (che toponimi irripetibili, da tutelare come il nostro sito archeologico!).  La novità però quest'anno c'è stata: la presenza del sindaco Biffoni al Carnevale di Paperino nella veste di sé stesso. Arcibaci e abbracci.
E' passato il tempo in cui si odiavano le sfilate del carnevale, come ai tempi di Luconi assessore, e per qualcuno quest'antipatia è stato il suo più grande merito. D'altronde il 2018 è vicino, bisogna cominciare a lavorare per il gioco elettorale, e stringere mani, e arcibaci e abbracci, come in un filmetto edificante di provincia.

Ogni anno, le stesse storie. E ciclicamente, le varianti dei periodi elettorali... Potrei ripubblicare certi 'post' di qualche tempo fa. Niente aria nuova, nessuna energia, nessun progetto futuro concreto per toglierci dalla disperazione di un eterno ritorno di certi figuri...(O santi numi mantovani, ritorneranno? I progetti -di fiume di parco di mondi alternativi - si leggono poi solo nei titoli dei menu internettiani, imbanditi a mo' d'antipasto di mare e terra  dall'assessore al sogno -o incubo?- Barberis).
L'aria 'odoreggia' di fritto e rifritto,  non solo da padella cinese.

Il potere sta sempre là dove è sempre stato. Lo si vede bene. E ci sono sempre i suoi mastini guardiani, il bau bau è allo stesso posto. Bau bau.
Bisogna che la città mantenga il suo giusto degrado, il grasso squallore di sempre, e le sfilate con gli innocui insignificanti burattini, altrimenti i bau bau intervengono. Il troppo può stroppiare. E il mediocre servilismo è sempre il benvenuto.
C'è ora qualche fantasista naturista. Dolce e tenero, come il suo nome.
L'assessore Alessi ha annunziato che il fornaccio crematorio non si farà, a Prato no.  I parenti afflitti per ' i tristi viaggi' possono attendere. Non c'è spazio, il rischio di inquinamento è alto, la provincia è..."piccola per noi, piccola per noi, troppo piccolina! ...".
Che bel regaluccio, assessore.
D'altronde il 2018 è vicino,  bisogna cominciare a lavorare per il gioco elettorale,  dire cose sensate, come in un copione di filmetto di provincia perbene. Bene bravo bis.


1 commento:

Unknown ha detto...

A sentire Barberis Prato è un bengodi di creatività, sperimentazione, visione condivisa. Magari fosse così davvero. Quello che sfugge all'assessore che ci delizia continuamente con report su quanto sulle riviste specializzate sia esaltata la città come cantiere di futuri (reali o utopici) progetti, é che sulla gestione ORDINARIA Prato é un disastro. E basta scaricare il barile su Alia per i rifiuti, sulla regione per altre magagne...Quando per gestire i giardinetti della Passerella bisogna passare per 2 anni di tentennamenti e passaggi a vuoto, quando per collocare una opera d 'arte in Piazza Ciardi di nuovo passano 2 anni, quando la tenuta del giornaliero è degna di un paesone, è molto difficile immaginare un futuro tipo Berlino o Nord Europa per la sola realizzazione di un paio di interventi (per quanto grandi). Si dimostra continuamente di non saper governare e curare ciò che già c è... Dove vogliamo andare? Meno ambizione e un po' di umiltà, caro Assessore. Anche nel recepire le critiche, perché lei come tanti nella sua giunta proprio non digerite obiezioni. O con voi o siamo tutti brutti sporchi e cattivi.

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