Anche quest'anno, durante la Festa della Poesia a La Baracca, i poeti hanno letto vari componimenti e parlato della propria esperienza poetica.
Alcuni momenti importanti sono stati: il recitare in coro, come una sorta di preghiera laica, L'infinito di Leopardi; conosciuto, tramite la lettura di un suo componimento, la splendida poetessa iraniana Forough Farrokhzad; interpretato il passo di Ovidio: "La poesia nasce semplice da una mente in pace".
Quattro le poesie premiate, ex-aequo, delle diciotto arrivate, che abbiamo diviso in due gruppi:
uno letterario, con ricerca stilistico-metrica e a contenuto metafisico;
l'altro, della poesia dell'istinto, dell'emozione immediata.
I vincitori del premio La Baracca 2018 sono, del primo gruppo:
Ettore Toscano, con Litoranea jonico-salentina;
Sauro Sardi, con La rosa di Gramsci,
per la accurata ricerca stilistica, la limpidezza del verso, il colore delle immagini, e per l'immedesimarsi in una natura che offre conforto, corrispondenza ritrovata fra microcosmo e macrocosmo:
Del secondo gruppo:
Dunia Sardi, con Sono una farfalla;
Andrea Aterini, con Parlami, padre mio,
per la chiarezza, la freschezza delle visioni poetiche, popolari, dirette e sapienti al tempo stesso, con intenso impatto emozionale:
Questi i commenti sulla serata scritti sul "Libro del gradimento":
"Se tutte le prime volte danno le stesse sensazioni che ho avuto stasera, ben vengano, perché per me è la prima volta che vengo a La Baracca. Grazie. "(Giuliana Mulinacci).
" E' importante continuare a creare luoghi di condivisione. Bella serata, grazie". (Senza firma).
"Bella serata, continuate a coltivare a questi spazi di collettività e umanità" (Clara?)
"Grazie per la serata e per il nutrimento dell'anima ricevuto" (Lucia Biti).
Altri commenti, che ci riempiono di gioia e poesia, ricevuti via e-mail o pubblicati altrove:
Agliana, 25 Marzo 2018
Carissimi Maila e Gianfelice, dopo l’appena trascorsa serata dedicata alla poesia, vi confesso che ho ritrovato molte cose che credevo smarrite e devo rivedere la mia idea di immaginare l’altro mondo come unica possibilità per realizzare e condividere arte, fantasie, progetti importanti o cose semplici, elementari. La Baracca non è solo teatro in prima fila ma è un luogo che ci riporta meravigliosamente a quando si usciva la sera per incontrarci e parlare, dire di noi e del mondo, raccontare come si sogna la bella vita mentre affrontiamo la vita puttana. Credo che sia un privilegio il poter dire qualcosa ad altri che a loro volta fanno altrettanto. Tutto questo ai piedi di una scena che va ben oltre le sue reali dimensioni per quanto siamo attratti e coinvolti dalla vostra recitazione e dai testi, fino a diventare una prateria nel dibattito che tra le tante cose, riassume l’identità dell’arte come uno dei più confortevoli aspetti della vita.
Un grazie e un abbraccio da Sauro Sardi
Carissimi Maila e Gianfelice,
“Potranno tagliare tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera” (P. Neruda)
Ieri sera nel vostro teatro, dove con “La festa della primavera” si rendeva omaggio alla poesia, mi è tornato in mente questo verso.
Penso che, davvero, la forza della poesia sia così grande che nessuno, tantomeno gli editori che si rifiutano di pubblicarla, sarà capace di fermare la penna dei poeti.
Grazie per la bellissima serata passata insieme e per quanto vi siete prodigati per questo evento.
Un abbraccio
Dunia Sardi
È stata una bella serata di condivisione e leggerezza, dove ogni voce ha avuto il suo significato e il suo colore.
Grazie per aver aperto la porta della Baracca alla poesia, così sorella del teatro.
Grazie per la vostra gentile ospitalità.
Grazia Frisina
Per noi da Sei anni imperdibile momento di libera condivisione. Grazie teatro La Baracca! (Sylva Batisti)
Sentirsi a casa. Non è un luogo comune è una realtà che si vive al teatro la BARACCA, con semplicità, amicizia e cultura. Grazie. (Giuliana Mulinacci).