venerdì 9 marzo 2018

Le autostrade dell'altrove

Viaggiando per l'Italia ri-scopro un paese assalito dai TIR impazienti, dalle automobili sfreccianti, dall'aggressività macchinica.
Non c'è spazio per il tempo lento, il viaggio come conoscenza si è dissolto. L'importante è arrivare, e consumare tutto in fretta, anche la strada. Mangiarla, letteralmente, con le ruote.

Ma ci sono anche momenti  inaspettati: per passare l'Appennino tutti, camionisti e automobilisti, percorrono la "Variante di Valico"; nessun TIR e pochissime macchine si immettono in quella che ora è chiamata  "Panoramica", ma che una volta era l'unica autostrada, perché non è funzionale all'avidità macchinica. Infatti rispetto al vecchio percorso la Variante promette e mantiene un risparmio di tempo di 15 minuti. E' un 'affare'.

Come per ogni aspetto della vita, anche nel rapporto con la strada si assiste allo stesso comportamento: solo quello che appare vantaggio concreto, convenienza, muove la folla.

L'altrove è ancora fortunatamente tutto libero.

Nessun commento:

Quarta replica de "Ti mando ai celestini"

  La Nazione, oggi. Una delle poche volte in cui pubblica la locandina dello spettacolo. Anzi, nel mio caso, è la prima volta in assoluto. P...