venerdì 23 marzo 2018

Viaggio erotico

In macchina - la utilizzo in gran parte per lavoro ormai - vado in giro senza navigatore.
Ogni tanto mi perdo, raramente per la verità, e non succede niente.
Provo un senso di smarrimento, se è notte un po' di paura, ma di solito mi arrabbio con me stessa, perché capisco che lo sbaglio di direzione che ho fatto era stupido e poteva essere evitato prestando maggiore attenzione.

Mi situo con la vecchia cartina, seguo le indicazioni (quando ci sono) e quando non so come fare, chiedo. La gente è ancora molto disponibile ed è felice di parlare, di essere d'aiuto.

La cartina va interpretata, e devi capire dove sei, più o meno avere una idea dei punti cardinali. Alla guida vai più piano, ti guardi attorno, in certi momenti godi il paesaggio. Lo penetri. Ti fermi. Entri in contatto con le persone. 
Questo è il viaggio erotico. Con il navigatore arrivi e basta. L'erotismo non c'è.
Per questo quando vado in giro per lavoro, per i miei spettacoli, parto molto prima del dovuto. Non mi importa. E' tutto tempo e spazio, tanto spazio, guadagnato. 
E ogni tanto, al ritorno, imbocco strade diverse.
E anche per questo la radio in macchina per me è superflua, e spesso fastidiosa.

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