sabato 24 marzo 2018

Più che la cultura che resiste, la cultura perseguitata

Copio un articolo su di noi de La Nazione pubblicato sotto il titolo "La cultura che resiste". 
Domando: a chi interessa, la cultura che resiste? Mah. A pochi. Ai più interessa la cultura che vince. La cultura brillante e splendente, quella ricca e famosa.
Tutti gli enti pubblici ci snobbano: la Regione ha tolto ogni sostegno, ormai da anni; il Comune, idem (a parte qualche ingaggio qua e là per puro senso di...carità); i teatri non ci considerano, almeno non quelli toscani, e nessun circuito, nessuno ci ha mai chiamato, se non per sbaglio, e siamo qui dal 1993...E il teatro è attivo come tale dal 1994!
Per esempio non abbiamo MAI recitato al Metastasio di Prato.
Quasi una persecuzione, un tabu, e, soprattutto, negli anni è stata messa in opera una derisione continua, ora no ma fino a pochi anni fa sì, anche da parte di gente, politici o professionisti, che MAI avevano visto il nostro lavoro.
Per lavorare, a parte a La Baracca, ormai dobbiamo uscire dalla Regione Toscana!
Grazie, comunque, per lo spazio, che si chiama 'visibilità'.
(Ma bando a tutto il resto, stasera ci ritroviamo a La Baracca per La Festa della Poesia).




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