domenica 8 dicembre 2019

Gonfienti, una grandissima opportunità per Prato

"Cara Maila,

la presentazione pubblica delle 1313 firme (ma già stamani salite a 1325) raccolte con la petizione popolare ci dice che la comunità pratese e non solo quella vuole fruire del Parco Archeologico di Gonfienti, quando si potrà aprire, insieme ai i suoi reperti come un unico binomio, inscindibile.

Per la tutela dei beni culturali non esiste conservazione senza valorizzazioneE Gonfienti è un’eccellenza dell’archeologia!

Questo stretto rapporto tra i beni culturali e una loro più ampia condivisione sociale marca un processo ormai assodato, direi irreversibile per un paese che intenda progredire. Con tutto questo anche a Prato si dovrà ripartire il prossimo anno, specialmente dopo  l’annunciata ripersa degli scavi che il MiBACT ha in programma. Una ripresa che farà definitivamente uscire Gonfienti dall’emarginazione e dal rischio dell’obliterazione.
Si può affermare che il futuro dell’area archeologica cominci adesso, grazie anche agli esiti della petizione,  nella consapevolezza che i tesori pregressi e quelli che si andranno a scoprire si moltiplicheranno in modo esponenziale nei prossimi anni.
Sono convinto che, nel segno degli Etruschi,  il 2020 segnerà una svolta epocale per il territorio pratese e per la Piana tutta a cominciare dalla perimetrazione degli ambiti di salvaguardia del Parco Agricolo della Piana che comprende anche il Parco Archeologico di Gonfienti e il suo collegamento ciclopedonale con il Parco delle Cascine di Tavola. Confidando su un’adeguata sistemazione della Fattoria Laurenziana, quale porta del parco, e sulla costituzione dell’Antiquarium in prossimità dell’area degli scavi, si potrà realizzare un’asse di straordinario interesse ambientale e culturale. Campi Bisenzio ha già proposto la perimetrazione delle aree agricole e delle piste ciclabili ed avrà comunque, com’è giusto che sia,  il suo museo alla Rocca con i reperti dell’Età del Bronzo  scoperti nei sedimi della Mezzana- Perfetti Ricasoli.  Il Comune di Prato dovrà nei prossimi mesi redigere la Variante al Piano Strutturale per seguire lo stesso itinerario che la Regione Toscana ha pianificato. Quale migliore occasione per la città per strutturare uno scenario funzionale intorno all’area archeologica di Gonfienti sia in termini di servizi, accessibilità e spazi espositivi? Nel frattempo una parte consistente dei reperti di Gonfienti farà  a breve bella mostra e per alcuni mesi a Bologna nella grande esposizione che si sta realizzando sul mondo etrusco. A rendere ancor più evidente la centralità e l’importanza dell’insediamento etrusco pratese si può vedere  nella foto un’anteprima di una delle vetrine (in allestimento) che saranno dedicate all’area archeologica bisentina. Nel frattempo la città avrà tutto il tempo per preparare un congruo percorso di valorizzazione dei suoi tesori, un tempo utile per allestire quel museo fortemente richiesto dal cittadini, rafforzando il suo messaggio attraverso il coinvolgimento di altri spazi in città in primis il Museo del Pretorio, come pure, auspicabilmente a seguire, gli altri monumenti eccellenti dell’archeologia medievale e industriale (dal Castello dell’Imperatore alla Cementizia).
Questo non è un sogno ma una grandissima opportunità che adesso si offre per rilanciare la storia della città e i suoi incommensurabili valori"

Giuseppe Centauro
  

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