mercoledì 4 dicembre 2019

Il violentatore della lingua italiana

C...o!
L'unica parola ormai
per condire il sentimento
emozione e accadimento.
Non ne esiste altra più.
Lui è penetrato
dappertutto
ha imbastardito
col suo seme
l'ente tutto;
solo lui
espressione di dominio
e di disprezzo,
sgorga dalla bocca
come un pazzo.
C...o!

Non c'è altro suono
che staziona nell'orecchio;
ha penetrato
fonemi
sememi
semantemi,
lingue e parole
campo e crisantemi!
e talmente è entrato,
che ormai
anche la f..a
si scorda di sé stessa
(quando delle pudenda
era lei la principessa!),
e sbrigativa
non dice che con quello
come se solo lui
fosse... il bello.

Ognuno ha trasformato
del linguaggio
ogni andatura,
e uniformato a lui,
che  c...o!,
declina la sua lingua:
al duro
al virile
al razzo
d'ogni detto;
e nulla più si scocca
senza che, prepotente, lui
s'accampi sulla bocca.
Violentator del lessico italiano,
distruttore di sinonimi e contrari,
non teme temerari
che osin spodestarlo,
nessun che prenda mano!
e sul trono del legnoso parlo
sta seduto re,
motto padreterno,
ovunque tarlo!


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